Lucaweb Posted January 28, 2009 Share Posted January 28, 2009 di Massimo Turconi Era l’inizio di questo secolo, giorno più o giorno meno, quando Matteo Formenti, allora ragazzino talentuoso e scapigliato, disputava, a Cassano d’Adda, con la maglie del Basket Desio, le finali della serie C2. Triplista insigne, potenzialità fisiche da "nero bianco" e, in testa, un solo traguardo: diventare giocatore professionista. Oggi, a distanza di otto anni, Formenti, capitano della Fastweb Casale Monferrato, ce l’ha fatta. Ha coronato il suo sogno e da tante stagioni gioca, si diverte e vive di, e con, la pallacanestro. «Il basket è sempre stato lo sport della mia vita fin da quando - ricorda Formenti - bambino piccolissimo, seguivo dalla tribuna le partite di Piero, mio padre (icona del basket minore con tanti campionati a Saronno e in giro per la Lombardia, n.d.r.). Sono cresciuto col pallone da basket in testa e ancora oggi la pallacanestro è soprattutto un divertimento o, se volete, un lavoro da privilegiati». - Una carriera cominciata, a livelli professionistici, molto presto. «Dopo l’esperienza desiana, gioco a Treviglio, in B1, per una sola stagione e in seguito approdo a Casale Monferrato, società per la quale gioco da sette stagioni. In Piemonte ho conquistato la promozione in LegaDue e quest’anno, dietro suggerimento del presidente e di coach Crespi, quasi a voler confermare la mia crescita costante sia in termini tecnici, sia umani, sono stato nominato capitano del gruppo. Un ruolo gratificante soprattutto nei rapporti di spogliatoio perché tocca a me il compito di accogliere, stare vicino, consigliare gli americani e, aspetto più importante, farli sentire parte del nostro progetto». - Lei, ogni estate, è uno dei giocatori più "chiacchierati" ed è segnalato in sicuro atterraggio presso palcoscenici più importanti… «Giocare in serie A rappresenta il mio sogno quotidiano, ma in tutta onestà devo aggiungere che non ho mai avuto contatti veri o trattative approfondite con qualche club. Tuttavia, restando in tema di sogni, devo dire che la massima aspirazione sarebbe quella di raggiungere la serie A con Casale Monferrato, perché questa società, oltre ad aver creduto in me ed avermi accolto nel migliore dei modi, in tutti questi anni ha sempre dimostrato fiducia nei miei confronti. Chiaro che, a questo punto, mi piacerebbe ripagare questi sentimenti positivi con un risultato storico». - Questa potrebbe essere la stagione giusta, visto che Casale è considerata una delle squadre "top"... «Devo essere sincero: tutta ‘sta pressione noi non la sentiamo perchè l’unica cosa che ci è richiesta è quella di giocare col massimo dell’impegno, senza badare troppo alla classifica. I conti, in questo senso, li faremo solo a fine campionato, anche se in ognuno di noi c’è la consapevolezza di poter fare molto bene, arrivare ai playoff e, una volta arrivati lì, giocarcela fino in fondo». - Sulla strada per la post-season troverete la Cimberio… «Sarà uno dei match più attesi dell’anno per un duplice motivo: affronteremo un avversario prestigioso come Varese che, non incidentalmente, è anche la capolista. In città avvertiamo grande fermento per questa partita che porta con sé un’atmosfera speciale». - Come entrerete in questo clima da "grande evento"? «Ci stiamo preparando bene sia tecnicamente, sia tatticamente per provare a mettere in difficoltà una squadra che unisce esperienza notevolissima a indiscutibili capacità. Varese non è solo Childress, Galanda, Cotani o Dickens, ma una squadra vera che, rispetto a quando la incontrammo in precampionato, è cresciuta in maniera esponenziale. Noi dovremo fare ricorso al nostro basket "stile-Crespi", fatto di intensità totale, grande aggressività sui due lati del campo, ritmo frenetico e soluzioni corali. Non sarà facile perché i varesini hanno doti sufficienti per leggere bene tutte le situazioni che proporremo ma - conclude Formenti - crediamo in un colpaccio che potrebbe rendere ancora più interessante il nostro cammino». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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