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«Lauwers "chiave" per Childress»


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di Giuseppe Sciascia

Cercasi disperatamente produzione offensiva per una Cimberio che ha assoluto bisogno di punti perimetrali per rimettere in moto un attacco biancorosso nuovamente asfittico.

A fare il punto della situazione ci prova Stefano Pillastrini analizzando dettagliatamente la situazione della batteria degli esterni: «All'inizio della stagione abbiamo vinto giocando anche peggio rispetto alle ultime esibizioni, facendo leva su una difesa solida e facendo le cose giuste nei momenti chiave delle partite grazie alle iniziative di Childress, Passera e Cotani. Ora Simone è stato spostato sempre più da numero 4 e comunque ha avuto una flessione legata ai suoi problemi fisici, mentre Randy ha giocato male le ultime partite e Marco non è stato disponibile: è chiaro che ci manca impatto offensivo dagli esterni, ma la situazione non è preoccupante in senso assoluto. Faccio affidamento sul ritorno a buoni livelli di Nikagbatse e Boscagin, due elementi che per lunghi tratti non hanno potuto allenarsi a pieno regime e ancora debbono recuperare la condizione ottimale, mentre Lauwers è appena arrivato ma da lui mi aspetto molto per liberare spazi nei quali potrà agire Childress».

Nonostante "fatturati" offensivi troppo ridotti da parte degli esterni biancorossi (12,4 punti per Childress, 8,2 per Passera, 7,7 per Nikagbatse e 5,8 per Boscagin), il coach romagnolo resta comunque fiducioso sui margini di crescita tecnica della squadra: «Tempo e lavoro giocano dalla nostra parte, perchè comunque il pacchetto degli elementi a disposizione ha già dimostrato in passato di poter offrire certe garanzie. Aspettiamo il pieno ritorno ad alto livello di Giorgio e Misan in attesa che anche Passera possa tornare a pieno regime in tempo per la partita casalinga con Pistoia. Ad onor del vero, nelle ultime due gare è stato Gergati l'unico esterno in grado di garantire vivacità e impatto offensivo, mentre Childress fa sicuramente fatica pur con la scusante che le difese sono interamente adeguate su di lui, molto più di quanto non accadeva all'inizio dell'anno. Fisicamente Randy è a posto, non voglio essere troppo protettivo nei suoi confronti ma sono certo che potrà sbloccarsi in tempi relativamente ristretti, auspicando che l'impatto di Lauwers possa avere sbocchi positivi anche per lui, mai così importante per una mia squadra come quest'anno dove è la prima opzione dell'attacco».

E proprio per liberare Childress dalle "tagliole" delle difese avversarie Pillastrini auspica che il tiratore italo-belga possa diventare in tempi rapidi un importante riferimento offensivo: «Da Dimitri mi aspetto tantissimo, sperando che il suo impatto offensivo possa aumentare di importanza col passare delle settimane. Penso che con un tiratore del suo calibro da accoppiare a Childress le difese dovranno distribuire diversamente le loro attenzioni, attualmente concentrate per intero su Randy; tutto sommato, nonostante queste problematiche tecniche, ci siamo giocati la partita alla pari sul campo di una squadra in grande ascesa come Veroli e questo mi fa pensare comunque che la squadra abbia ancora grandissimi margini di crescita, auspicando finalmente di poter lavorare in palestra al completo per poterli mettere in pratica».

Pillastrini pone comunque l'accento sulla necessità di concentrarsi sul match casalingo di domenica contro Roseto come "chiave di sblocco" dell'impasse attuale per rilanciare l'azione biancorossa nel girone di ritorno: «Siamo riusciti a conquistare quattro vittorie esterne nella fase iniziale della stagione ed è sicuramente stato un bel patrimonio sul quale abbiamo costruito le nostre fortune iniziali; certamente dovremo tornare a imporci lontano da Masnago per sognare in grande, ma il campionato è sempre più difficile ed equilibrato e vincere fuori casa è complicatissimo. Per il momento concentriamoci sulla partita di domenica contro Roseto, che ha già dimostrato di essere avversaria temibile in trasferta. E' una partita da vincere a tutti i costi per ritrovare fiducia e dare un segnale forte: continuiamo a dare la sensazione di essere superiori ma di fatto non lo siamo, se non riusciamo a fare sì che ci sia una differenza netta tra i nostri valori e quelli degli avversari...».

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