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Cittadino Onorario


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Bob Morse varesino onorario

Il Comune darà la cittadinanza al signore dei canestri

VARESE - Varesino lo è già, nel cuore dei tifosi di basket. E presto (entro la fine del mese) lo diventerà a tutti gli effetti: il Comune darà la cittadinanza onoraria a Bob Morse, il "signore dei canestri" che ha fatta grande la città, sportiva, in tutta Europa. Tutti i gruppi politici sono concordi. Il provvedimento sarà portato in Consiglio forse la prossima settimana per la ratifica. La varesinità sarà conferita con una cerimonia.

Pasquale Martinoli

Sarebbe bello se la cerimonia avvenisse al palazzetto in occasione di una partita casalinga.

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Guest Paul The Rock

Ci penserà il sindaco Attilio Fontana il 25 maggio prossimo, un lunedì, a colmare una lacuna rimasta aperta per troppo tempo. Quel giorno infatti Bob Morse riceverà a Palazzo Estense la cittadinanza onoraria di Varese, un atto davvero doveroso verso un uomo e un atleta che ha permesso - insieme ai suoi compagni di allora - di far diventare sempre più grande e conosciuto il nome della nostra città e della sua squadra di pallacanestro.

Quattro scudetti, tre Coppe dei Campioni, alcuni altri trofei, migliaia di palloni infilati nei canestri di tutta Europa: questa è la storia di Morse, giunto alla Ignis di Nikolic nell'estate del '72 a sostituire l'amatissimo Raga (che rimase come "straniero di coppa") e rimasto anche nell'epoca MobilGirgi ed Emerson.

Morse ora è un apprezzato professore universitario che insegna italiano, non ha più quella chioma bionda che ammaliò anche la parte femminile del tifo varesino ma ha conservato l'amore per la sua città adottiva tanto da palpitare per la ritrovata Serie A della Cimberio. Qui Bob ha conservato una lunga lista di amici oltre naturalmente tanto affetto da parte degli appassionati di basket: quando a inizio anno è rimbalzata la notizia che il campione americano era stato ricoverato per un serio problema di salute, tutta Masnago ha intonato il suo nome a squarciagola. Come avverrà il prossimo 25 maggio, questa volta a palazzo comunale.

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il mio secondogenito si chiama OSCAR (ed immaginate perche ?????) adoro i giocatori che sono decisamente superiori in attacco.

MORSE era una cosa clamorosa...... riusciva ad avere una meccanica lenta ma inesorabile, OSCAR era nervoso e intenso, ARIJAN era meccanico e perfetto.

come giocatore io ero esattamente il contrario, per mancanza di talento e doti naturali ho scavato nella motivazione e ho creato dei talenti..... loro erano cosi' prob di natura.

Bentornato ROBERT !

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