Lucaweb Posted May 28, 2009 Share Posted May 28, 2009 di Massimo Turconi Stefano Pillastrini non ha alcuna voglia di giocare coi doppi sensi, ce ne sarebbero a iosa, regalati dal match di questa sera contro Brindisi. Anzi è giusto rimarcare con forza che il tecnico della Cimberio Varese, fin dal primo giorno del suo arrivo a Varese, ha preferito tenere un profilo basso e, anche nei momenti di massima esaltazione collettiva, ha sempre inteso ricordare lo spessore complessivo del suo mandato triennale: ridare senso alle scelte societarie e tecniche, costruire una base solida e affidabile per formare e lanciare i giovani. Per tutte queste ragioni la partita contro l'Enel Brindisi, agli occhi di Pillastrini, rappresenta solo la giornata numero 28: nulla di più, nulla di meno. «Il nostro campionato - osserva Pillastrini - continua ad avvolgere temi consueti e, rispetto a qualche mese fa, l'unica variabile nei discorsi che faccio ai giocatori o agli addetti ai lavori è legata al tempo. Adesso, ovviamente, non posso più dire che il campionato è ancora lunghissimo ma, a tre giornate dalla fine, la sostanza è rimasta invariata: tra le mani non possiamo stringere nulla e, anzi, proprio in situazioni, come quella che stiamo vivendo, occorre alzare i livelli di attenzione e vigilanza». Anche dopo la vittoria ottenuta a Reggio Emilia? «E’ stato un successo importante che ci avvicina ancora di più al traguardo ma, come avevo già detto alla vigilia del match al PalaBigi, niente di decisivo». - Quali le riflessioni dopo la vittoria colta contro la Trenkwalder in un finale allo spasimo? «Ho solo considerazioni positive perchè, se è vero che abbiamo rischiato di perdere a Reggio Emilia, è altrettanto vero che siamo stati bravi e lucidi nel volerla vincere a tutti i costi. Certo, giocarsi tutto punto a punto all'ultimo tiro può essere rischioso ma bisogna essere capaci di arrivare fino in fondo e, a quel punto, saper trovare le energie mentali e la forza del gruppo per riuscire a vincere le partite. La mia squadra, in questo campionato, ha dimostrato più e più volte di possedere queste qualità e - commenta filosoficamente Pilla -, se è vero che due indizi fanno una prova...». - Giuri che non finirà nello stesso modo anche contro l'Enel Brindisi. «Su queste cose non si giura né si fanno scommesse anche perchè, in tutta onestà, Brindisi è una formazione che prenderemo con le molle e che sicuramente ci impegnerà nello stesso modo in cui ci hanno tenuto sulla corda Venezia e Pavia. Innanzitutto, le motivazioni psicologiche della gara sono tutte dalla parte dei pugliesi che potranno scendere sul parquet del PalaWhirlpool senza alcune pressione. Loro, insomma, a testa libera e sgombra. Noi, al contrario, con tutto da perdere sotto il profilo mentale. Ci aspettiamo una partita durissima: mentalmente siamo pronti anche a dover rincorrere un avversario che ha in organico giocatori di grandissima qualità». - Come quel Killingsworth che, nell'andata, vi fece trascorrere un pessimo Natale. «Il lungo del team brindisino ha la taglia e le caratteristiche ideali per farci soffrire: mezzo ruolo, molto atletico, agile ma tosto fisicamente, in grado di spaziare lungo tutto l'area. A Brindisi non riuscimmo mai a prendergli le misure e lui, molto bravo, ci mangiò in testa prendendoci rimbalzi e facendo un grosso bottino nei pressi dell'area. Ma non possiamo tralasciare un talento come Hatten, un attaccante come Gioulekas e diversi buoni giocatori come Binetti, Parente, Cardinali. Tuttavia, e concludo, la gara dello scorso dicembre ci deve servire solo come monito: allora ci presentammo a Brindisi con una squadra stanca, in sofferenza fisica e con un roster ridotto. Rispetto ad allora noi siamo cresciuti tantissimo fino a meritarci un primato che non vogliamo perdere o, peggio, gettare alle ortiche». Quindi dimostrare la propria superiorità “spegnendo” la luce all'Enel è davvero il minimo... Link to comment Share on other sites More sharing options...
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