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Arbitraggi pro-Varese? Panzana che non fa ridere


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di Francesco Caielli

VARESE Si è scatenato il finimondo, e forse c'era da aspettarselo. Dagli alla capolista, tutti contro Varese, con la stampa nazionale che tutto d'un tratto si è accorta dell'esistenza della LegaDue proprio ora che c'è da montare su una bella polemica. Le immagini del canestro di Childress che ha regalato alla Cimberio l'ennesima vittoria sulla sirena hanno fatto il giro d'Italia, sono finite su internet e amplificate da Facebook: tutti a gridare allo scandalo, tutti a immaginare non meglio identificate macchinazioni di palazzo per spingere Varese in A1.

I fatti sono davanti agli occhi di tutti, e nessuno (o meglio, noi no) si è nascosto dietro a un dito: il tiro di Childress è partito quando la sirena stava già suonando, ed era da annullare. Gli arbitri lo hanno convalidato, e hanno sbagliato. Ma nessuno si permetta di dire che la Cimberio ha rubato la partita di giovedì, perché sarebbe davvero in malafede: negli ultimi minuti i tre uomini in grigio non ci hanno capito nulla, un fischio sbagliato dietro l'altro, una compensazione dietro l'altra, un errore dietro l'altro. Una volta a favorire Varese, una volta a favorire Brindisi: prima della magia di Childress sono stati proprio gli arbitri a rimettere in partita i pugliesi sanzionando un fallo in attacco a Nikagbatse assolutamente inventato, ingannati da un tuffo del brindisino Cardinali, degno del migliore Inzaghi.

MA QUALE COMPLOTTO

E allora, per cortesia, non scherziamo: è giusto dire la verità, ma è giusto dirla tutta. Dire che Varese gode dei favori degli arbitri, sostenere la tesi di un disegno volto a riportarla in A1 è fuori luogo e inaccettabile. Dallo scippo del signor Pasetto nella semifinale scudetto del 1989 contro Pesaro fino ad arrivare al furto di Scafati per mano dell'arbitro Sabetta, sono decine gli episodi in cui i biancorossi sono stati penalizzati. Ogni volta ci si è incazzati, ma non si è mai ceduto alla tentazione di andare a scomodare i massimi sistemi ignorando la più grande delle verità: gli arbitri possono sbagliare, e spesso lo fanno. Varese sta vincendo questo campionato, legittimando la sua superiorità con i risultati sul campo e una classifica che parla chiaro, con la squadra di Pillastrini capolista fin dalla prima giornata. La Cimberio ha vinto le sue partite sul campo, tutte: spesso grazie a una buona dose di fortuna (la stessa che era clamorosamente mancata lo scorso anno), sempre perché ha avuto la forza di crederci più degli altri e fino alla fine. Anche giovedì scorso: a un secondo e venti dalla fine durante l'ultimo time out Pillastrini, ancora una volta decisivo, disegnava lo schema per far tirare Childress. Dall'altra parte i giocatori di Brindisi erano troppo impegnati a festeggiare una vittoria presunta per ascoltare il loro allenatore.

ESODO BIANCOROSSO

La lotta continua: la festa promozione è distante ormai soltanto due punti, da conquistare nelle prossime due partite. L'imprevedibilità del basket consiglierebbe la tranquillità, e sarebbe davvero il caso di chiudere la pratica a Cremona contro Soresina domenica 19 aprile. Per evitare di giocarsi poi tutto nell'ultima di campionato, quando con Veroli sarebbe una finale secca e rischiosissima. A Cremona per vincere, quindi: e i tifosi si stanno già mobilitando per quello che sarà un esodo d'altri tempi. Un pullman e mezzo sono già stati riempiti, ma l'intenzione della Gioventù Biancorossa è quella di mobilitare tutti gli appassionati varesini per una trasferta vera, da fare tutti insieme, l'ultras di fianco al padre di famiglia. Nessuno dovrà mancare, per spingere la squadra in uno dei momenti più importanti della storia della società. Tutti insieme verso una promozione ancora tutta da strappare, e poi sarà festa grande: poi sarà tempo di mettersi a tavolino per schiarire ogni dubbio sul futuro. Ma verrà il tempo per parlare anche di questo.

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