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«Varese ha i nervi saldi»


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di Giuseppe Sciascia

Inusuale ma utile l'appuntamento agonistico di metà settimana per una Cimberio che ha sfruttato l'occasione del "galoppo" di ieri con Treviglio per riprendere il ritmo-partita a sei giorni dal tiratissimo successo casalingo contro Brindisi e a quattro di distanza dalla trasferta domenicale di Cremona. Soddisfatto degli esiti dell'amichevole il coach varesino Stefano Pillastrini:

«L'amichevole con Treviglio è servita perfettamente allo scopo: in questo periodo della stagione trascorrere 10 giorni giocando solo tra di noi era eccessivo, dunque provare le nostre cose contro un'avversaria vera era utile per "rodarsi" in vista della partita di domenica. E, al di là della febbre di Dickens, che speriamo di recuperare presto, gli altri hanno ribadito di essere in buona condizione».

Superato a pieni voti il "test-Intertrasport", il tecnico emiliano invita il gruppo a concentrarsi unicamente sulla sfida del PalaSomenzi e alla possibilità di archiviare la pratica-promozione con un eventuale successo, evitando di pensare, almeno per il momento, all'eventuale "spareggio" del 26 aprile contro Veroli: «In questo momento non abbiamo tempo e modo di pensare se il fatto di avere due possibilità di chiudere i conti sia un vantaggio oppure no: dobbiamo solo concentrarci sul prossimo impegno come abbiamo sempre fatto finora, anzi a maggior ragione mancando solo una vittoria al traguardo la necessità è quella di pensare unicamente a giocare al meglio in occasione della trasferta di Cremona. Alla classifica guarderemo soltanto domenica sera, ragionando sulla gara contro Veroli soltanto nel caso in cui ce ne fosse bisogno. Oggi la sfida contro la Prima non è una opzione che stiamo considerando: lo diventerà soltanto nel caso malaugurato in cui non dovessimo vincere sul campo della Vanoli».

Sfida comunque insidiosa sul campo della terza forza della LegAdue per una Cimberio chiamata a ripetere l'impresa dei laziali di Trinchieri - sinora gli unici a violare il parquet della Vanoli - per chiudere anzitempo il discorso-promozione:

«Sappiamo che ci aspetta un compito difficile considerando le qualità casalinghe di Soresina che, davanti al suo pubblico, ha vinto 13 gare su 14: si tratta di una squadra che, rispetto all'andata, ha migliorato l'organico e, al di là di quello, è diversissima tra la versione interna e quella "da trasferta". Per imporci al PalaSomenzi servirà una grandissima partita ma, a mio avviso, siamo pronti per disputare una prova degna dell'importanza dell'evento».

Ed a ribadire l'ottimo stato di forma di Varese c'è il ruolino di marcia degli ultimi due mesi: le otto vittorie conquistate nelle ultime 9 giornate dalla truppa biancorossa, capace di "sfatare" il tabù esterno della fase centrale della stagione con la serie di imprese sui campi di Jesi, Sassari e Reggio Emilia, confermano le sensazioni positive di Pillastrini in vista della volata conclusiva:

«Le condizioni sono quelle ottimali perchè in questo finale di stagione si possa finalmente raccogliere il frutto degli sforzi compiuti per arrivare al traguardo. Lungo l'arco della stagione abbiamo dato al gruppo un'immagine positiva e vincente, valorizzando le risorse locali e creando un rapporto di identificazione tra pubblico e squadra: tutti obiettivi raggiunti in maniera ottimale ma in questo momento tutto passa in secondo piano di fronte alla possibilità di conquistare la promozione».

In vista del match del PalaSomenzi il general manager Cecco Vescovi - ieri in "visita di cortesia" al main sponsor Renzo Cimberio, anch'egli in trepida attesa di festeggiare il ritorno in A1 dopo le ultime due retrocessioni consecutive vissute a Novara e Varese - si concentra invece sugli aspetti "motivazionali" della gara, sottolineando la necessità di incanalare nei binari giusti la logica tensione legata al peso della posta in palio: «Più che sentire la pressione per l'importanza della partita, da parte nostra c'è tanta voglia di chiudere i conti dopo aver comandato la classifica per 28 giornate: dovremo gestire nel modo migliore la situazione e presentarci con il giusto approccio in vista della partita di domenica. Il modo migliore per prepararsi è quello di lavorare, come se fosse una settimana normale, e sotto questo profilo, stiamo facendo le cose giuste. Il potere logora chi ce l'ha o chi non ce l'ha? Lo scopriremo sul campo ma, secondo me, è meglio essere nei nostri panni, con 4 punti di vantaggio a due giornate dalla fine, che all'inseguimento...».

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