Lucaweb Posted June 8, 2009 Share Posted June 8, 2009 di Massimo Turconi La perfezione, ci hanno sempre fatto sapere, non è di questa terra. E' qualità trascendente ma, ogni tanto, ci vuole, rientrando nei desideri dell'uomo. Lasciatosi alle spalle un classico rito di purificazione, come quello pasquale, l'uomo Stefano Pillastrini, da almeno dieci giorni, quindi subito dopo il match vinto in modo rocambolesco contro Brindisi, è alla ricerca della sua perfezione, quella cestistica. Il coach della Cimberio, giunto con la sua spedizione ai piedi della “montagna” Vanoli, ne guarda i contorni, studia le asperità cercando eventuali punti deboli. «In vista della partita-chiave contro la Vanoli, siamo nella piena consapevolezza del compito - esordisce Pillastrini -. Sappiamo che tutto quel che abbiamo fatto fin qui è stato importante ma non ancora decisivo. Allora serviranno, da parte di tutti, un grandissimo sforzo e una gara perfetta o, semplicemente, la partita dell'intera stagione. Ripartendo ovviamente, per questo obiettivo, dal match contro l'Enel che mi ha lasciato con tanti dubbi e interrogativi. Mi basterebbe ricordare le troppe palle perse figlie di troppa, inutile, precipitazione». In vista dell'ascensione di Soresina vi siete preparati con la “salitella” di Treviglio... «Non volevo che tra Brindisi e la Vanoli trascorressero una decina di giorni senza stimoli agonistici. Allenarsi sulle nostre cose va bene ma in questo momento della stagione si rischia d’essere ripetitivi e, per quest'ultima ragione, ho preferito spezzare la monotonia, soprattutto quella mentale, proponendo qualcosa di diverso e utile per alzare non il livello generale di attenzione ma di tecnica». - In che senso? «Sotto il profilo motivazionale non muoverò nemmeno un dito perché - spiega Pillastrini - la squadra non ha bisogno di ulteriori parole o “spinte” che, peraltro, arrivano a fiumi da tutto l'ambiente che ci circonda. Ho solo chiesto ai miei giocatori di pensare a innalzare il focus solo su aspetti tecnico-tattici e abbassare contestualmente il livello di ansia: una “compagna” della quale non abbiamo assolutamente bisogno». - Dunque: solo considerazioni sul gioco. Quali le indicazioni per affrontare la Vanoli? «Innanzitutto dobbiamo sapere che stiamo per giocarcela con quella che, parlando di talento, è la miglior squadra del campionato. Seconda considerazione: dobbiamo sapere, ed essere preparati di conseguenza, ad affrontare una formazione completamente diversa da quella che incontrammo all'andata. La Vanoli, rispetto agli inizi di gennaio ha cambiato quasi totalmente aspetto inserendo nuovi giocatori giovani di sostanza e atletismo come Filloy e Aguiar, perdendone altri, ridisegnando, direi abbastanza bene, le sue gerarchie. Soresina, adesso, è davvero attrezzata, temibile e forte in ogni zona del campo e, di più, in casa davanti al suo pubblico corre con un record che parla da solo: 13 vinte in 14 disputate». - Sì, peccato che l'unica sconfitta sia stata proprio contro Veroli... «Ho rivisto quella gara, ovviamente, e anche se un “favore” contro i laziali ci avrebbe fatto comodo, devo dire che Soresina incappò nella classica giornataccia. Quella battuta d'arresto non fa testo e difficilmente si ripeterà. In definitiva, per battere Lollis e soci servirà la miglior Cimberio dell'anno. Io – concludo fiducioso Pilla -, ci conto». Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts