Lucaweb Posted June 8, 2009 Share Posted June 8, 2009 (G.S.) - Dopo tante rimonte vincenti è stata la Cimberio a fare la "parte della lepre" nel match dei due volti disputato domenica a Cremona che ha costretto il team di Pillastrini a rinviare le velleità di promozione diretta allo "spareggio senza appello" di domenica contro Veroli. Dopo 15 minuti dominati in lungo e in largo grazie alle giocate di classe e di esperienza del duo Childress-Galanda, Varese ha progressivamente subìto l'energia e l'aggressività riversate in campo dalla Vanoli. E soprattutto ha commesso il grave errore di tenere in partita Soresina, prestando il fianco alla rimonta dei padroni di casa in un finale di primo tempo nel quale i biancorossi - pur già penalizzati dalla situazione falli dei lunghi - hanno dilapidato gran parte del gruzzolo costruito in avvio (solo 4 punti di margine all'intervallo lungo dopo il più 14 del 16'), permettendo alla squadra di Cioppi di acquistare sicurezza ed imporre la sua pallacanestro in una ripresa giocata "all'arma bianca". Certo nell'economia della partita hanno sicuramente pesato i soli 12 minuti di gioco disputati da capitan Galanda, probabilmente il più "avvelenato" di tutto il clan varesino contro il metro arbitrale utilizzato dal trio Provini-Terreni-Calbucci: «A mio avviso siamo stati decisamente superiori a Soresina e avremmo meritato la vittoria, ma la direzione arbitrale ci è stata avversa con un metro penalizzante soprattutto nel finale, quando non ci hanno proprio fatti giocare...», il commento del centro friulano, che ha chiuso anzitempo la sua partita buscando anche un tecnico per proteste dopo la paletta numero 5 alzata quando sul tabellone mancavano ancora 5 minuti abbondanti. E' sicuramente vero però che i cambi sistematici della difesa biancorossa sul pick&roll della Vanoli - sui quali il lungo ex Milano ha speso quarto e quinto fallo - sono costati parecchio in termini di penalità ai lunghi della squadra di Pillastrini (alla fine out anche Martinoni e Dickens, a loro volta presto gravati di quattro penalità). Una scelta tattica che rappresenta una "colonna portante" del sistema di gioco della Cimberio che in questo caso è stata colpita con particolare virulenza dall'interpretazione assai fiscale dei contatti dei direttori di gara, mentre Varese non ha potuto usufruire dello stesso trattamento nonostante la stessa Soresina abbia utilizzato lo stesso tipo di cambio sui "giochi a due" dell'attacco biancorosso, accontentandosi un po' troppo del tiro da 3 punti (con esiti decisamente infausti, visto il 7/27 totale di cui 1/13 nella ripresa) senza attaccare l'area colorata. Tutte situazioni basate su concetti tecnici che debbono allontanare qualsiasi sospetto legato ad una eventuale compensazione arbitrale dopo i fatti legati al canestro convalidato "fuori tempo massimo" a Childress nella partita contro Brindisi. I direttori di gara del match del PalaSomenzi sono stati insufficienti e un poco casalinghi in molte interpretazioni (35 liberi tirati dalla Vanoli nel solo secondo tempo sono un dato assolutamente inusuale a qualsiasi livello...), ma non certo "scientifici" nelle loro valutazioni. Per questo la Cimberio deve evitare qualsiasi "vittimismo" legato alle valutazioni arbitrali e concentrarsi interamente sulla necessità di interpretare nella maniera corretta l'opportunità di chiudere i conti davanti al suo pubblico nella sfida di domenica contro Veroli. Una Varese tecnicamente e mentalmente pronta ha tutte le possibilità di dimostrare di essere la squadra più forte. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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