Lucaweb Posted June 8, 2009 Share Posted June 8, 2009 di Giuseppe Sciascia Non vede l'ora che arrivi domenica un Lorenzo Gergati letteralmente "carico come una molla" in vista della sfida-promozione contro Veroli. Conquistare la serie A1 davanti al pubblico "amico" di Masnago sarebbe la ciliegina sulla torta di un'annata memorabile per il "ragazzo di città" cresciuto nelle giovanili del Campus, poi lanciato dalla Robur et Fides. «Quest'anno mi sono già tolto mille soddisfazioni, dall'aver dimostrato di poter tenere il campo da protagonista in LegAdue ai canestri finali in gare importanti contro Venezia e Pavia. Per coronare quello che, fin da ora considero la stagione più bella della mia vita, manca solo la promozione in A1: domenica al PalaWhirlpool scenderò il campo con l'obiettivo di dare tutto ma, per un varesino, come me, festeggiare davanti ai tifosi della mia città sarebbe davvero il massimo». - Al di là delle qualità della sorprendente Prima il peggior nemico di Varese "rischia" d’essere la tensione nervosa per la necessità di giocarsi in soli 40 minuti la promozione diretta in A1, dopo aver stabilmente guidato la classifica dalla prima giornata di campionato... «Questa è la settimana più lunga della vita dopo l’infausto verdetto di Cremona che va accettato, ora ci giochiamo, persino giustamente, in una sola gara, un campionato così equilibrato. Una cosa del genere non era mai capitata nella breve storia della LegAdue: l'attenzione di tutti è concentrata sull’evento di domenica prossima, cercheremo di essere all'altezza delle aspettative di un grande tifoseria per dimostrare d’essere i più forti, soprattutto dopo aver fatto l'andatura per 29 giornate consecutive». - Gergati sottolinea l'importanza fondamentale dell'aspetto emotivo e nervoso nel preparare una partita nella quale la tecnica avrà un ruolo relativo rispetto a quello mentale. «La sfida contro Veroli è come una gara cinque di una finale playoff: la classica partita senza domani nella quale ogni giocatore prova a mettere in campo qualcosa in più, le motivazioni viaggiano a mille facendo passare in secondo piano tecnica e tattica. Per vincere queste partite servono testa, carattere e attributi: chi entra più affamato ha ottime possibilità di imporsi, poi ovviamente conta anche il talento ma l'aspetto nervoso è assolutamente determinante». - In vista del match di domenica Gergati dovrà pescare a piene mani nel suo "bagaglio personale" di esperienza di sfide senza appello (due "scudettini" giovanili, proprio contro la Milano di Andrea Trinchieri, attuale coach di Veroli... «A livello personale sono abituato a partite dalla posta in palio pesante e proprio questi sono i momenti che preferisco: le emozioni forti danno senso alla ragione secondo cui il basket è uno sport stupendo. In più avremo un grande pubblico, a darci una carica supplementare». Gergati, ora come ora, non considera i play off, adesso come un "calice amaro" da lasciare agli avversari. «Durante l'anno Varese - spiega Lorenzo - ha alternato prestazioni eccellenti a gare davvero scialbe come in occasione del match casalingo contro Brindisi. Ciò dimostra che siamo giocatori abituati a questo tipo di partite, ora per esprimere tutto il nostro potenziale serviranno fiducia nei nostri mezzi e serenità. Ai play off adesso non vogliamo pensarci. Se c'è una giustizia anche terrena, dovremo vincere noi che guidiamo la graduatoria dalla prima giornata». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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