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Paperon de Paperoni


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Florentino Perez ha preso in pochissimo tempo Kakà e Cristiano Ronaldo per una somma globale di ca. 185 milioni di euro :mellow: ma come fanno all'estero ad arrivare a cifre così esorbitanti, forse ormai in Italia siamo talmente in basso che tra un pò ci escluderanno dagli 8 paesi più industrializzati del mondo...

D'altronde se a Varese terra di Lombardia tra le più ricche d'Italia non ci sono imprenditori in grado di investire in realtà come il basket dove il tetto varia da 3 a 10 milioni di euro (Ua seconda della squadra che vuoi impostare...) vuol dire che:

1. o sono tutti sparagnini con il braccio corto

2. o sono tutti poco più che salumieri...

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Per parlare di investimento deve esserci un ritorno.

Qual'è il ritorno di un investimento da milioni di euro nella pallacanestro Varese?

Siamo onesti.

D'accordo non vi è ritorno se investi 5 milioni di euro a Varese...ma che ritorno ha Perez x investire in un battibaleno 250 milioni di euro ? Costruirà Madrid 2, Madrid 3 ecc. ecc. ?

Oppure investe per far si che qualcosa gli torni indietro e poi per puro piacere di fede calcistica....

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forse che il real solo di diritti televisivi e partecipazioni paga tutto kakà? forse che essendo la squadra più famosa del mondo venderà tante magliette da pagarci mezzo ronaldo? forse che in spagna hanno le tasse nettamente più basse?

solo un folle pieno di soldi investirebbe nella serie a italiana dove peraltro servono tanti tanti soldi per vincere. in teoria serviranno almeno un paio d'anni per scalzare siena dal vertice... minimo 20 milioni di euro prima di raccolgiere un risultato, coppe italia a parte. visibilità zero, vittorie zero = soldi buttati. io ne avessi da spendere quasi quasi mi metterei in b1-b2. dove almeno si può vincere.

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ok...e nel calcio italiano invece ? la visibilità ecc. dovrebbe essere uguale ed invece nessuno innova e nessuno è vicino alle cifre che spendono Real - Barcellona - Manchester U. - Chelsea..

Altra domanda allora a Siena sono tutti matti ?

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ok...e nel calcio italiano invece ? la visibilità ecc. dovrebbe essere uguale ed invece nessuno innova e nessuno è vicino alle cifre che spendono Real - Barcellona - Manchester U. - Chelsea..

Ma , scusa , quanto ha speso moratti solo quest'anno ?

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ok...e nel calcio italiano invece ? la visibilità ecc. dovrebbe essere uguale ed invece nessuno innova e nessuno è vicino alle cifre che spendono Real - Barcellona - Manchester U. - Chelsea..

La Spagna rispetto all'Italia ha una detrazione fiscale per le squadre di calcio nettamente più agevole. Galliani ha anche parlato di competizione sleale. Anche se, detto proprio da lui, sinceramente mi fa un po' sorridere.

Questa detrazione fiscale è l'unica differenza tra noi e loro. Una differenza però notevole. Leggevo che Kaka guadagnerà 10 milioni l'anno e al Real costerà 14. In Italia per dargli la stessa cifra si dovrebbero investirne 19...

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Ma , scusa , quanto ha speso moratti solo quest'anno ?
Niente, ogni centesimo di aumento della benzina, lui paga 3 giocatori.....

Detto che il Real e il suo presidente sono una follia di questi tempi folli (e le follie finiscone sempre, molto, molto male....)

sono anche io del parere che nello sport minore italico abbiamo una situazione altrettanto oscena , che si protrae da almeno una decina di anni....

Basta petrolieri, basta calcio. :ermm:

Edited by ROOSTERS99
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Questa detrazione fiscale è l'unica differenza tra noi e loro. Una differenza però notevole. Leggevo che Kaka guadagnerà 10 milioni l'anno e al Real costerà 14. In Italia per dargli la stessa cifra si dovrebbero investirne 19...

Permettimi di dubitare del fatto che quando uno spende 65 (o 94!) milioni di euro per un giocatore di calcio lo faccia perchè poi ne risparmia 5 di tasse sull'ingaggio...

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non ci sarà qualcuno in questo forum che pensa davvero che in spagna stiano messi meglio che da noi, economicamente parlando, vero????

Ci sono molte perplessita anche in Spagna sui soldi spesi dal Real ...

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Permettimi di dubitare del fatto che quando uno spende 65 (o 94!) milioni di euro per un giocatore di calcio lo faccia perchè poi ne risparmia 5 di tasse sull'ingaggio...

Il Real Madrid è un'Associazione sportiva, non una SPA.

Ha tanti soci, probabilmente pari al debito accumulato in questi anni che è di oltre 500 milioni (ho detto MILIONI) di euro. Gli è che oltre a un fiscalità agevolata, soprattutto per gli sportivi che arrivano dall'estero, hanno anche delle leggi permissive sull'accumulo dei debiti. In Italia, un qualsiasi "Pirla spa" con quel debito (conclamato), sarebbe stata costretta a ricapitalizzare, come penso Tu sappia e meglio di me.. La stessa cosa, all'incirca, succede in England: Il Man UTD ha 790 milioni (MILIONI) di debiti...... In Italia, un qualsiasi moratti-galliani-montezemolo-castiglioni, nel momento in cui non riescono a fare i bilanci con il gioco delle tre carte, devono aprire il portafoglio e pagare la differenza.

Trattasi, secondo me, di concorrenza sleale.

Perchè se posso fare n-milioni di debiti, che tanto non succede nulla, l'anno prossimo compro Varese e prometto di ingaggiare:

Poeta-Ale Div.

Jasi-Sato

D.Nicholas-Moss

Stonerutt-Martinoni

Batiste-Galanda.

(sono a posto con i visti??)

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Permettimi di dubitare del fatto che quando uno spende 65 (o 94!) milioni di euro per un giocatore di calcio lo faccia perchè poi ne risparmia 5 di tasse sull'ingaggio...

Risparmia anche sui 65 (o 94) perché (sempre per voce di Galliani) anche sugli acquisti hanno degli sgravi doppi ai nostri. Non ho accertato se sia vero, ma anche oggi sulla Gazzetta mister pelato insiste su questo ragionamento

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Il Real Madrid è un'Associazione sportiva, non una SPA.

Ha tanti soci, probabilmente pari al debito accumulato in questi anni che è di oltre 500 milioni (ho detto MILIONI) di euro. Gli è che oltre a un fiscalità agevolata, soprattutto per gli sportivi che arrivano dall'estero, hanno anche delle leggi permissive sull'accumulo dei debiti. In Italia, un qualsiasi "Pirla spa" con quel debito (conclamato), sarebbe stata costretta a ricapitalizzare, come penso Tu sappia e meglio di me.. La stessa cosa, all'incirca, succede in England: Il Man UTD ha 790 milioni (MILIONI) di debiti...... In Italia, un qualsiasi moratti-galliani-montezemolo-castiglioni, nel momento in cui non riescono a fare i bilanci con il gioco delle tre carte, devono aprire il portafoglio e pagare la differenza.

Trattasi, secondo me, di concorrenza sleale.

Perchè se posso fare n-milioni di debiti, che tanto non succede nulla, l'anno prossimo compro Varese e prometto di ingaggiare:

Poeta-Ale Div.

Jasi-Sato

D.Nicholas-Moss

Stonerutt-Martinoni

Batiste-Galanda.

(sono a posto con i visti??)

Con i visti si, ma se posso davvero fare tutti quei debiti preferisco trovare un sostituto ad Ale Div :D

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Il Real Madrid è un'Associazione sportiva, non una SPA.

Ha tanti soci, probabilmente pari al debito accumulato in questi anni che è di oltre 500 milioni (ho detto MILIONI) di euro. Gli è che oltre a un fiscalità agevolata, soprattutto per gli sportivi che arrivano dall'estero, hanno anche delle leggi permissive sull'accumulo dei debiti. In Italia, un qualsiasi "Pirla spa" con quel debito (conclamato), sarebbe stata costretta a ricapitalizzare, come penso Tu sappia e meglio di me.. La stessa cosa, all'incirca, succede in England: Il Man UTD ha 790 milioni (MILIONI) di debiti...... In Italia, un qualsiasi moratti-galliani-montezemolo-castiglioni, nel momento in cui non riescono a fare i bilanci con il gioco delle tre carte, devono aprire il portafoglio e pagare la differenza.

Trattasi, secondo me, di concorrenza sleale.

Perchè se posso fare n-milioni di debiti, che tanto non succede nulla, l'anno prossimo compro Varese e prometto di ingaggiare:

Poeta-Ale Div.

Jasi-Sato

D.Nicholas-Moss

Stonerutt-Martinoni

Batiste-Galanda.

(sono a posto con i visti??)

Infatti io sono convinto che molto presto, forse una sola stagione basterà, salteranno per aria, con gran frastuono !!

BUM ! E tanti saluti ai contratti di Kaka, Ronaldo Ibra o come cazz' si chiamano 'sti qui......

Consiglierei vivamente chi vende ora , di farsi dare denaro "contante" o contropartite concretissime....

Edited by ROOSTERS99
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Con i visti si, ma se posso davvero fare tutti quei debiti preferisco trovare un sostituto ad Ale Div :angry:

sto c....avolo :angry: la squadra è mia, il pallone lo porto io e quindi ci gioco io!! :P

Vuoi fare l'undicesimo?? Tanto con quelli lì penso non ci sarebbe rischio ......... :D

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Infatti io sono convinto che molto presto, forse una sola stagione basterà, salteranno per aria, con gran frastuono !!

BUM ! E tanti saluti ai contratti di Kaka, Ronaldo Ibra o come cazz' si chiamano 'sti qui......

Consiglierei vivamente chi vende ora , di farsi dare denaro "contante" o contropartite concretissime....

Ti do ragione sul discorso contanti: subito, schifosi maledetti sporchi, ma subito! Vedere denaro, dare cammello .................

Sul discorso che esplodano .... dubito fortemente... finchè fanno utili, quelli non li tocca nessuno.. (non vorrei dire la cagata delle 12.50, ma forse addirittura per i soci puffatt sono previste agevolazioni fiscali... ma questa è una cosa su cui devo ancora indagare... mi sembra così assurda!!!)

Detto questo ...... chiedo ai nostri esimi avvocati se un passaggio da SPA ad Associazione Sportiva (come erano una volta all'incirca le nostre squadre sportive) non possa significare la sopravvivenza degli sport minori (ma non minorati....)

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sto c....avolo :D la squadra è mia, il pallone lo porto io e quindi ci gioco io!! :lol:

Vuoi fare l'undicesimo?? Tanto con quelli lì penso non ci sarebbe rischio ......... :queen:

E ai 40 punti si cambia campo :D

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12 giugno 2009

La crisi non è Real

Perché a Madrid è normale spendere così tanto per il giocatore più forte

L’affare Cristiano Ronaldo viaggia sulla direttrice Madrid-Barcellona. Arriva da Manchester, per caso. Sarebbe potuto arrivare da Milano o da Roma per andare sempre sulla stessa strada. Perché Cristiano Ronaldo giocava in Inghilterra. Ma il Real torna immenso, spende 150 milioni di euro più ingaggi tra Kaká e Ronaldo, solo per togliere spazio, visibilità e possibilmente trofei al Barcellona. E’ la storia che si riprende la storia, il Real che torna Real: due affari e una presidenza multimiliardaria sono nient’altro che una nuova edizione del potere madrileno nato con questa squadra che non è una squadra, ma un partito, un’associazione, un’identità. Il Real è il potere, è la Spagna monarchica e castigliana che tiene a bada gli indipendentismi: così gli avversari sono quelli dell’Athletic Bilbao e quelli del Barcellona.

Solo che i baschi non potranno mai più competere, mentre i catalani sì. Anzi i catalani hanno vinto in un anno, l’ultimo, campionato, coppa del Re e Champions League. Il Real non sopporta, Madrid nemmeno. Florentino Peréz è tornato per rimettere le cose a posto e forse anche per dare un’immagine diversa alla squadra che nel mondo rappresenta più di ogni altra la Spagna. Cioè un paese in crisi, con il mercato del lavoro ai minimi da decenni, con il settore immobiliare crollato, senza soldi e senza più miracoli. Un Paese che annaspa e però spende. Per qualcuno è immorale che un club di calcio spenda tanto in un momento così. Per Madrid no, per il Real nemmeno. Ha bisogno di tornare grande per sentirsi di nuovo potente. E’ così che va, è così che sono abituati.

Quando nacque il pallone mondiale, cioè la Fifa, a Parigi si sedettero allo stesso tavolo i rappresentanti delle federazioni nazionali di Francia, Belgio, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Spagna. Madrid, però, mandò a trattare non un dirigente del calcio nazionale, ma un rappresentante del Real. Da allora questo club è stato un simbolo più che una squadra. Ora che il Barcellona è diventato più grande, il Real non può tollerare. Kaká e Cristiano Ronaldo sono i nuovi Di Stefano e Puskas, anche loro presi negli anni Cinquanta per limitare la crescita della squadra catalana. Non è cambiato niente. Andare a fare la spesa in Europa significa svuotare gli altri e riempirsi. E’ la teoria nazionalista, politica ed economica del Real: spendere per diventare più grandi, spendere per diventare più ricchi, spendere per umiliare il Barcellona. Il resto, compresa la crisi, non appartiene a questo mondo.

_________________________________

Mah, secondo me finisce che lo fanno il botto.......

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12 giugno 2009

La crisi non è Real

Perché a Madrid è normale spendere così tanto per il giocatore più forte

L’affare Cristiano Ronaldo viaggia sulla direttrice Madrid-Barcellona. Arriva da Manchester, per caso. Sarebbe potuto arrivare da Milano o da Roma per andare sempre sulla stessa strada. Perché Cristiano Ronaldo giocava in Inghilterra. Ma il Real torna immenso, spende 150 milioni di euro più ingaggi tra Kaká e Ronaldo, solo per togliere spazio, visibilità e possibilmente trofei al Barcellona. E’ la storia che si riprende la storia, il Real che torna Real: due affari e una presidenza multimiliardaria sono nient’altro che una nuova edizione del potere madrileno nato con questa squadra che non è una squadra, ma un partito, un’associazione, un’identità. Il Real è il potere, è la Spagna monarchica e castigliana che tiene a bada gli indipendentismi: così gli avversari sono quelli dell’Athletic Bilbao e quelli del Barcellona.

Solo che i baschi non potranno mai più competere, mentre i catalani sì. Anzi i catalani hanno vinto in un anno, l’ultimo, campionato, coppa del Re e Champions League. Il Real non sopporta, Madrid nemmeno. Florentino Peréz è tornato per rimettere le cose a posto e forse anche per dare un’immagine diversa alla squadra che nel mondo rappresenta più di ogni altra la Spagna. Cioè un paese in crisi, con il mercato del lavoro ai minimi da decenni, con il settore immobiliare crollato, senza soldi e senza più miracoli. Un Paese che annaspa e però spende. Per qualcuno è immorale che un club di calcio spenda tanto in un momento così. Per Madrid no, per il Real nemmeno. Ha bisogno di tornare grande per sentirsi di nuovo potente. E’ così che va, è così che sono abituati.

Quando nacque il pallone mondiale, cioè la Fifa, a Parigi si sedettero allo stesso tavolo i rappresentanti delle federazioni nazionali di Francia, Belgio, Danimarca, Svezia, Paesi Bassi e Spagna. Madrid, però, mandò a trattare non un dirigente del calcio nazionale, ma un rappresentante del Real. Da allora questo club è stato un simbolo più che una squadra. Ora che il Barcellona è diventato più grande, il Real non può tollerare. Kaká e Cristiano Ronaldo sono i nuovi Di Stefano e Puskas, anche loro presi negli anni Cinquanta per limitare la crescita della squadra catalana. Non è cambiato niente. Andare a fare la spesa in Europa significa svuotare gli altri e riempirsi. E’ la teoria nazionalista, politica ed economica del Real: spendere per diventare più grandi, spendere per diventare più ricchi, spendere per umiliare il Barcellona. Il resto, compresa la crisi, non appartiene a questo mondo.

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Mah, secondo me finisce che lo fanno il botto.......

Questo comunque non spiega dove prendono i soldi, sono d'accordo che prima o poi faranno il botto.

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