Ale Div. Posted June 12, 2009 Share Posted June 12, 2009 Sono svariate decine di azionisti, pardon, associati, piuttosto benestanti .... e non dimentichiamoci che è Real in quanto squadra del Re di Spagna ......... il botto non lo faranno mai ... Piuttosto servirebbe, per il calcio, un regolamento UEFA che riporti alla pari la concorrenza ... anche se a me ... più di tanto ... non è che ne freghi .... Mi piacerebbe di più sapere se e come sia possibile riportare le squadre di basket ai livelli di Associazione Sportiva (fermo restando che per il codice civile italiano esista una differenza tra Associazione Sportiva ed SPA). Link to comment Share on other sites More sharing options...
ROOSTERS99 Posted June 12, 2009 Share Posted June 12, 2009 venerdì 12 giugno 2009, 07:00 Pérez, l’ultimo imperatore di una Spagna che non c’è più di Beppe Di Corrado Florentino Peréz risponde al telefono e parla con un amico italiano: «Tony, guarda che non è finita. Abbiamo ancora cento milioni». Li spenderà per avere molto, se non tutto. Non si lascia niente nel piatto del calciomercato, l’ha imparato la prima volta che diventò presidente del Real: prese Figo, Zidane, Beckham, Ronaldo, Owen, Robinho. Perché Florentino realizza i vostri sogni. Quelli di Madrid e quelli di chiunque altro. Diranno che non funziona, che tutti quei galli faranno scoppiare il pollaio, che riempiranno l’album delle figurine ma non la bacheca. Sicuri? Perez con il primo Real dei Galacticos vinse due campionati, una Champions, una Intercontinentale, una Supercoppa europea. Non capisce tanto di calcio, capisce tutto della vita: Pérez è quello che promette e dà. Stavolta l’ha detto: «Puntiamo a prendere Cristiano Ronaldo». Ha fatto fare il prezzo, ha trattato, ha vinto. I soldi li ha anche se a Barcellona non sanno da dove arrivino e cominciano a rodere dentro. I prossimi li userà per prendere David Villa o qualcun altro. Uno forte, di sicuro, perché il suo Real prende chi fa vincere e fa vendere, anche se significa giocare con qualcuno fuori ruolo. Una volta Jorge Valdano raccontò una chiacchierata con Florentino: «Mi disse: “Scusami Jorge, ma io vedrei bene una squadra con tre difensori, tre centrocampisti – Zidane, Figo e Beckham – e quattro attaccanti, due laterali e due centrali. Poi tre centrocampisti e altrettanti attaccanti. Dobbiamo segnare, giusto?”». Valdano è tornato, stavolta c’è pure Zidane, cioè l’uomo che spiega la filosofia di Florentino: Zidanes y Pavones, cioè campioni e ragazzini cresciuti nel Real come Pavon, un difensore centrale scarso ma che in quella squadra sembrava forte. La logica non è cambiata e non cambierà: Florentino vuole vincere e vuole battere il Barcellona. Vuole portare Madrid oltre, come un imperatore di un Paese che non c’è più. Non come prima, almeno. Il Real e il suo presidente sono la faccia distorta di una Spagna che ha perso il suo miracolo economico e sociale per sprofondare in una recessione più forte che in ogni altro Stato europeo. Colpa di Zapatero, pensa don Florentino, colpa dei socialisti e delle loro bugie. Lui sta dall’altra parte, amico di Aznar e dei Popolari. Il Real di Peréz è una carta politica, vale di più della vittoria di un seggio alle Cortes. Florentino lo sa perché le candidature con l’Unione di Centro democratico nel 1979 e poi col partito riformista democratico nel 1986 non sono paragonabili a quella per la presidenza del Real. In tutte c’è stata la mano di Aznar col quale condivide anche la passione per il Madrid. L’ex premier spagnolo voleva candidarsi alla presidenza del club quest’anno. Non ha potuto perché bisogna essere soci da 10 anni. Così largo a un Florentino bis e magari un’entrata dalla finestra di José Maria: vicepresidente, cioè una carica che non prevede requisiti particolari. Amici, alleati, «madrilisti dal grembo della mamma», come dice Florentino. L’ingegner Florentino, che la politica ha portato alla direzione generale del servizio infrastrutture del ministero dei Trasporti, del Turismo e delle Telecomunicazioni del governo centrale e poi alla segreteria generale del Prd. A parte questo, il resto. Cioè le aziende, quindi l’Acs, il più importante gruppo immobiliare spagnolo. Il Real è arrivato dopo, nel 2000. Aveva tutto pronto: la vendita della ciudad deportiva del Real, nel centro della città. Prima aveva già ottenuto una riqualificazione edilizia del terreno, con una variante al piano regolatore arrivata al primo Consiglio comunale utile. Nuovo valore: 390 milioni, 110 in più rispetto al buco ereditato da Sanz. Neanche un euro rosso, anzi contanti da usare subito per il primo acquisto: Luis Figo 90 sono stati usati per mettere su la nuova cittadella del club, la ciudad del Madrilismo, una tenuta di 120 ettari a due passi dall’aeroporto di Barajas. Comoda e ultramoderna, praticamente miele per gli sponsor. Si sono buttati tutti: Adidas, Siemens, Pepsi. Florentino l’ha fatta dividere a lotti e ognuno l’ha venduto al miglior offerente: 200 milioni di euro in tasca. Non hanno ancora venduto tutto ed è da lì che prendono i soldi per Kakà, Ronaldo e gli altri: «Chi viene a giocare qui viene nel posto dove s’inventa il futuro del calcio. Viene a giocare con i migliori del mondo. Se giochi da un’altra parte puoi essere bravo, ma per essere un campione devi essere del Real». Kakà e Cristiano Ronaldo erano giù campioni. Florentino è l’uomo che può renderli immortali. _________________________ IO resto molto, molto scettico....non saprei se più scettico o più disgustato... Link to comment Share on other sites More sharing options...
corny Posted June 12, 2009 Share Posted June 12, 2009 venerdì 12 giugno 2009, 07:00 Pérez, l’ultimo imperatore di una Spagna che non c’è più di Beppe Di Corrado Florentino Peréz risponde al telefono e parla con un amico italiano: «Tony, guarda che non è finita. Abbiamo ancora cento milioni». Li spenderà per avere molto, se non tutto. Non si lascia niente nel piatto del calciomercato, l’ha imparato la prima volta che diventò presidente del Real: prese Figo, Zidane, Beckham, Ronaldo, Owen, Robinho. Perché Florentino realizza i vostri sogni. Quelli di Madrid e quelli di chiunque altro. Diranno che non funziona, che tutti quei galli faranno scoppiare il pollaio, che riempiranno l’album delle figurine ma non la bacheca. Sicuri? Perez con il primo Real dei Galacticos vinse due campionati, una Champions, una Intercontinentale, una Supercoppa europea. Non capisce tanto di calcio, capisce tutto della vita: Pérez è quello che promette e dà. Stavolta l’ha detto: «Puntiamo a prendere Cristiano Ronaldo». Ha fatto fare il prezzo, ha trattato, ha vinto. I soldi li ha anche se a Barcellona non sanno da dove arrivino e cominciano a rodere dentro. I prossimi li userà per prendere David Villa o qualcun altro. Uno forte, di sicuro, perché il suo Real prende chi fa vincere e fa vendere, anche se significa giocare con qualcuno fuori ruolo. Una volta Jorge Valdano raccontò una chiacchierata con Florentino: «Mi disse: “Scusami Jorge, ma io vedrei bene una squadra con tre difensori, tre centrocampisti – Zidane, Figo e Beckham – e quattro attaccanti, due laterali e due centrali. Poi tre centrocampisti e altrettanti attaccanti. Dobbiamo segnare, giusto?”». Valdano è tornato, stavolta c’è pure Zidane, cioè l’uomo che spiega la filosofia di Florentino: Zidanes y Pavones, cioè campioni e ragazzini cresciuti nel Real come Pavon, un difensore centrale scarso ma che in quella squadra sembrava forte. La logica non è cambiata e non cambierà: Florentino vuole vincere e vuole battere il Barcellona. Vuole portare Madrid oltre, come un imperatore di un Paese che non c’è più. Non come prima, almeno. Il Real e il suo presidente sono la faccia distorta di una Spagna che ha perso il suo miracolo economico e sociale per sprofondare in una recessione più forte che in ogni altro Stato europeo. Colpa di Zapatero, pensa don Florentino, colpa dei socialisti e delle loro bugie. Lui sta dall’altra parte, amico di Aznar e dei Popolari. Il Real di Peréz è una carta politica, vale di più della vittoria di un seggio alle Cortes. Florentino lo sa perché le candidature con l’Unione di Centro democratico nel 1979 e poi col partito riformista democratico nel 1986 non sono paragonabili a quella per la presidenza del Real. In tutte c’è stata la mano di Aznar col quale condivide anche la passione per il Madrid. L’ex premier spagnolo voleva candidarsi alla presidenza del club quest’anno. Non ha potuto perché bisogna essere soci da 10 anni. Così largo a un Florentino bis e magari un’entrata dalla finestra di José Maria: vicepresidente, cioè una carica che non prevede requisiti particolari. Amici, alleati, «madrilisti dal grembo della mamma», come dice Florentino. L’ingegner Florentino, che la politica ha portato alla direzione generale del servizio infrastrutture del ministero dei Trasporti, del Turismo e delle Telecomunicazioni del governo centrale e poi alla segreteria generale del Prd. A parte questo, il resto. Cioè le aziende, quindi l’Acs, il più importante gruppo immobiliare spagnolo. Il Real è arrivato dopo, nel 2000. Aveva tutto pronto: la vendita della ciudad deportiva del Real, nel centro della città. Prima aveva già ottenuto una riqualificazione edilizia del terreno, con una variante al piano regolatore arrivata al primo Consiglio comunale utile. Nuovo valore: 390 milioni, 110 in più rispetto al buco ereditato da Sanz. Neanche un euro rosso, anzi contanti da usare subito per il primo acquisto: Luis Figo 90 sono stati usati per mettere su la nuova cittadella del club, la ciudad del Madrilismo, una tenuta di 120 ettari a due passi dall’aeroporto di Barajas. Comoda e ultramoderna, praticamente miele per gli sponsor. Si sono buttati tutti: Adidas, Siemens, Pepsi. Florentino l’ha fatta dividere a lotti e ognuno l’ha venduto al miglior offerente: 200 milioni di euro in tasca. Non hanno ancora venduto tutto ed è da lì che prendono i soldi per Kakà, Ronaldo e gli altri: «Chi viene a giocare qui viene nel posto dove s’inventa il futuro del calcio. Viene a giocare con i migliori del mondo. Se giochi da un’altra parte puoi essere bravo, ma per essere un campione devi essere del Real». Kakà e Cristiano Ronaldo erano giù campioni. Florentino è l’uomo che può renderli immortali. _________________________ IO resto molto, molto scettico....non saprei se più scettico o più disgustato... Qualche cosa di vero c'è. Anche in Spagna stanno prendendo sempre più voti movimenti separatisti simili alla Lega Nord italiana, al grido di Madrid ladrona .... Link to comment Share on other sites More sharing options...
tatanka Posted June 15, 2009 Share Posted June 15, 2009 Si però anche Kaka che tutto sto casino e poi va a fare il "secondo" giocatore. Che smacco. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Franz#12 Posted June 15, 2009 Share Posted June 15, 2009 Di solito quando visito una città e il suo stadio, divento un pochino tifoso. A Madrid non è successo, anzi... la visita al Bernabeu ha ampliato la mia antipatia verso il Real, che nemmeno la foto di Drazen ha placato. La foto alla Coppa dei Campioni con inciso cinque volte il nome di Varese su 10 edizioni mi ha ulteriormente riempito di orgoglio una volta di più. E spero che il Barca li sistemi ancora per benino. f12 Link to comment Share on other sites More sharing options...
ROOSTERS99 Posted June 15, 2009 Share Posted June 15, 2009 Comunque, più i giorni passano e meno è chiaro da dove cacchio vengano tutti quei soldi.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mangusta Posted June 15, 2009 Author Share Posted June 15, 2009 non ci sarà qualcuno in questo forum che pensa davvero che in spagna stiano messi meglio che da noi, economicamente parlando, vero???? Nooooooooooo la spagna è il terzo mondo... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mangusta Posted June 15, 2009 Author Share Posted June 15, 2009 Comunque, più i giorni passano e meno è chiaro da dove cacchio vengano tutti quei soldi.... Sembra che le banche diano copertura di 400 milioni di euro a Perez Link to comment Share on other sites More sharing options...
ROOSTERS99 Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Sembra che le banche diano copertura di 400 milioni di euro a Perez Ah beh, se coprono le banche spagnole non c'è problema...... Link to comment Share on other sites More sharing options...
corny Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Comunque, più i giorni passano e meno è chiaro da dove cacchio vengano tutti quei soldi.... Lo hai postato tu ... ...A parte questo, il resto. Cioè le aziende, quindi l’Acs, il più importante gruppo immobiliare spagnolo. Il Real è arrivato dopo, nel 2000. Aveva tutto pronto: la vendita della ciudad deportiva del Real, nel centro della città. Prima aveva già ottenuto una riqualificazione edilizia del terreno, con una variante al piano regolatore arrivata al primo Consiglio comunale utile. Nuovo valore: 390 milioni, 110 in più rispetto al buco ereditato da Sanz. Neanche un euro rosso, anzi contanti da usare subito per il primo acquisto: Luis Figo 90 sono stati usati per mettere su la nuova cittadella del club, la ciudad del Madrilismo, una tenuta di 120 ettari a due passi dall’aeroporto di Barajas. Comoda e ultramoderna, praticamente miele per gli sponsor. Si sono buttati tutti: Adidas, Siemens, Pepsi. Florentino l’ha fatta dividere a lotti e ognuno l’ha venduto al miglior offerente: 200 milioni di euro in tasca. Non hanno ancora venduto tutto ed è da lì che prendono i soldi per Kakà, Ronaldo e gli altri: «Chi viene a giocare qui viene nel posto dove s’inventa il futuro del calcio. Viene a giocare con i migliori del mondo. Se giochi da un’altra parte puoi essere bravo, ma per essere un campione devi essere del Real». Kakà e Cristiano Ronaldo erano giù campioni. Florentino è l’uomo che può renderli immortali. Link to comment Share on other sites More sharing options...
alberto Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Nooooooooooo la spagna è il terzo mondo... pigli per il culo? Link to comment Share on other sites More sharing options...
ROOSTERS99 Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Lo hai postato tu ......A parte questo, il resto. Cioè le aziende, quindi l’Acs, il più importante gruppo immobiliare spagnolo. Il Real è arrivato dopo, nel 2000. Aveva tutto pronto: la vendita della ciudad deportiva del Real, nel centro della città. Prima aveva già ottenuto una riqualificazione edilizia del terreno, con una variante al piano regolatore arrivata al primo Consiglio comunale utile. Nuovo valore: 390 milioni, 110 in più rispetto al buco ereditato da Sanz. Neanche un euro rosso, anzi contanti da usare subito per il primo acquisto: Luis Figo 90 sono stati usati per mettere su la nuova cittadella del club, la ciudad del Madrilismo, una tenuta di 120 ettari a due passi dall’aeroporto di Barajas. Comoda e ultramoderna, praticamente miele per gli sponsor. Si sono buttati tutti: Adidas, Siemens, Pepsi. Florentino l’ha fatta dividere a lotti e ognuno l’ha venduto al miglior offerente: 200 milioni di euro in tasca. Non hanno ancora venduto tutto ed è da lì che prendono i soldi per Kakà, Ronaldo e gli altri: «Chi viene a giocare qui viene nel posto dove s’inventa il futuro del calcio. Viene a giocare con i migliori del mondo. Se giochi da un’altra parte puoi essere bravo, ma per essere un campione devi essere del Real». Kakà e Cristiano Ronaldo erano giù campioni. Florentino è l’uomo che può renderli immortali. Sì, postato ma per nulla convinto... Pre che i soldi di quella "operazione immobiliare" siano molto meno, e già tuttti spesi; difficile sapere dove sta il vero... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maurizio Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Sì, postato ma per nulla convinto...Pre che i soldi di quella "operazione immobiliare" siano molto meno, e già tuttti spesi; difficile sapere dove sta il vero... Lo scopriremo solo vivendo, se il real il prossimo anno non vince una cippa, lo vedo male...... Link to comment Share on other sites More sharing options...
tricky Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Lo scopriremo solo vivendo, se il real il prossimo anno non vince una cippa, lo vedo male...... Il Real non è nuovo a investimenti assurdi. Basti pensare cosa pagò Zidane. E' una società che moralmente si potrà anche discutere, ma non avrà ripercussioni di tipo fallimentare nel caso non portasse a casa nulla. E se non va sul mercato per un difensore centrale con le contropalle rischia davvero che sia così. Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maurizio Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Il Real non è nuovo a investimenti assurdi. Basti pensare cosa pagò Zidane. E' una società che moralmente si potrà anche discutere, ma non avrà ripercussioni di tipo fallimentare nel caso non portasse a casa nulla. E se non va sul mercato per un difensore centrale con le contropalle rischia davvero che sia così. Parliamo di anni fa, ora bisogna fare i conti anche con la crisi economica,comunque ca@@i loro, io gli auguro " zero tituli"...... Link to comment Share on other sites More sharing options...
tricky Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Parliamo di anni fa, ora bisogna fare i conti anche con la crisi economica,comunque ca@@i loro, io gli auguro " zero tituli"...... se per questo anch'io Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maurizio Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 se per questo anch'io Copione...... Link to comment Share on other sites More sharing options...
corny Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Il Real non è nuovo a investimenti assurdi. Basti pensare cosa pagò Zidane. E' una società che moralmente si potrà anche discutere, ma non avrà ripercussioni di tipo fallimentare nel caso non portasse a casa nulla. E se non va sul mercato per un difensore centrale con le contropalle rischia davvero che sia così. Anche perchè ha speso 160 milioni di euro per 2 giocatori che giocano praticamente nello stesso ruolo ..... Link to comment Share on other sites More sharing options...
alberto Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Anche perchè ha speso 160 milioni di euro per 2 giocatori che giocano praticamente nello stesso ruolo ..... se uno è destro e l'altro mancino non è una brutta scelta. se gli buttano in mezzo lo zingaro dell'inter, direi ottimo. detto questo, forza barça tutta la vita... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Maurizio Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 se uno è destro e l'altro mancino non è una brutta scelta. se gli buttano in mezzo lo zingaro dell'inter, direi ottimo.detto questo, forza barça tutta la vita... Devono però giocare con 3 palloni.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
tricky Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 se uno è destro e l'altro mancino non è una brutta scelta. se gli buttano in mezzo lo zingaro dell'inter, direi ottimo.detto questo, forza barça tutta la vita... Ma anche se in mezzo recuperano Van Nisteroy dall'infortunio non sono rose e fiori per le difese avversarie... Io gli eventuali soldi per Ibra li spenderei per un centrale in difesa e uno in mezzo al campo a fare filtro... Link to comment Share on other sites More sharing options...
corny Posted June 16, 2009 Share Posted June 16, 2009 Ma anche se in mezzo recuperano Van Nisteroy dall'infortunio non sono rose e fiori per le difese avversarie...Io gli eventuali soldi per Ibra li spenderei per un centrale in difesa e uno in mezzo al campo a fare filtro... Mea culpa per aver iniziato il discorso, ma in questo forum non si parla di calcio ... Link to comment Share on other sites More sharing options...
corny Posted June 17, 2009 Share Posted June 17, 2009 mercoledì, 17 giugno 2009 I soldi del Real Madrid E' stata la domanda della settimana (scorsa). Ed è ancora di attualità. 'Ma dove prende il Madrid tutti 'sti soldi?'. La risposta, dettagliata, è arrivata dalle colonne de 'El Confidencial'. Il neopreisdente Perez ha ottenuto 152 milioni, 76 a testa, da due istituti di credito: Banco Santander e Caja Madrid. Si era parlato con ironia anche di un aiuto alla cotruzione del nuovo Madrid da parte della catalana Caixa, ma in realtà l'istituto di Barcellona ha solo concesso la copertura alla fideiussione necessaria a Florentino per presentarsi alle elezioni del Real, oltre 57 milioni di euro. Il calcio d'inizio, d'accordo, ma non una partecipazione attiva nella costruzione finanziaria della nuova galassia blanca. Perez ha dunque ricevuto 152 milioni di euro, e in 4 giorni ne ha spesi 155 per acquistare Kakà e Cristiano Ronaldo. Il Madrid aveva soldi in cassa, e i pagamenti a Milan e Manchester United sono dilazionati. I due istituti di credito hanno concesso il prestito al Real Madrid ancorandolo ai 600 milioni di euro che la Casa Blanca riceverà nei prossimi anni per il nuovo contratto televisivo firmato con Mediapro. Inizialmente Perez pensava di investire in questa calda estate circa 300 milioni d euro. Ora la cifra è scesa a circa 250. Saranno necessari nuovi prestiti, ma la questioone non sembra presentare alcun problema: il Real ha un fatturato annuo superiore ai 400 milioni di euro e proprietà di grande rilievo come il Bernabeu e la Ciudad Deportiva di Valdebebas. Boh, ma le banche spagnole non erano in crisi nera? ...... Link to comment Share on other sites More sharing options...
ROOSTERS99 Posted June 17, 2009 Share Posted June 17, 2009 (edited) Io sento puzza di crack, ma di quelli da paura.... Ho la sensazione che le vicende degli ultimi 12 mesi non abbiano insegnato nulla a certa gente... bah !!! Edited June 17, 2009 by ROOSTERS99 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Silver Surfer Posted June 17, 2009 Share Posted June 17, 2009 ... la questioone non sembra presentare alcun problema: il Real ha un fatturato annuo superiore ai 400 milioni di euro e proprietà di grande rilievo come il Bernabeu e la Ciudad Deportiva di Valdebebas.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
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