Pillastrini figura centrale anche nella costruzione della nuova squadra

[Lucaweb]

(G.S.) - Guarda già verso l’avventura nel grande basket una Cimberio chiamata a "pianificare" già dai prossimi giorni la rinnovata "operazione-A1". Sbagliato guardare avanti proprio mentre "impazza" la festa per il ritorno al "piano di sopra" della squadra di Pillastrini? Decisamente no, vista l'esigenza di predisporre in anticipo le strategie di una stagione 2009/2010 da affrontare all'insegna della programmazione, nel rispetto di limiti di budget ben precisi - almeno nell'attuale situazione societaria a livello di proprietà - decisamente più simili a quelli della LegAdue appena vinta che alle spese "faraoniche" ma troppo spesso dall'orizzonte limitato degli anni precedenti (compreso quello dei quarti-playoff con Milano di due stagioni fa, costato in totale quasi il doppio rispetto alla spesa per tornare in serie A1).

A prescindere da conferme e volti nuovi, la Varese che verrà - con ogni probabilità ancora "griffata" Cimberio, vista la volontà di proseguire il rapporto espressa a parole dall'attuale main sponsor - dovrà essere costruita con il medesimo equilibrio nella gestione delle risorse che quest'anno è stata una delle carte vincenti dell'accoppiata Vescovi-Pillastrini, chiamata a confermarsi anche nella costruzione di una Varese da A1 dopo le numerose scommesse vinte nell'estate 2008. Dal punto di vista squisitamente "contrattuale" la Cimberio ripartirà al "piano di sopra" con un numero assai limitato di accordi già in essere che le consentirà di avere "mano libera" sul mercato: solo Cotani e Passera - oltre ai giovani Antonelli e Genovese cui va aggiunto Marusic, attualmente in prestito a Castelletto Ticino - sono legati al club biancorosso oltre il 30 giugno, al di là dell'opzione sul rinnovo del prestito di Martinoni qualora Treviso non decida di richiamare alla "casa madre" il talento varesino e ritenga opportuno prestare l'ala del 1989 ad un'avversaria in A1 (ma nell'ipotesi di una conferma non c'è dubbio che il "Golden Boy" di scuola Robur avrebbe spazi e responsabilità importanti nel "progetto-squadra" di Pillastrini).

Logico comunque ragionare su eventuali conferme nell'ottica di conservare il lavoro della stagione 2008/2009, che ha permesso la costruzione di un valido "zoccolo duro" italiano, pur senza farsi prendere dall'emotività del campionato vinto nella scelta di chi continuerà a far parte del progetto; ma il nuovo corso societario è economicamente più vicino a situazioni ottimali nel rapporto costi-rendimenti come quello di Gergati che a triennali onerosi come quello in scadenza con Galanda, pur se il rapporto ormai consolidato tra la città-Giardino e il capitano biancorosso rende possibile una prosecuzione del rapporto in termini differenti da quelli sottoscritti nell'estate del 2006.

Di sicuro la Cimberio dovrà spendere con oculatezza le sue risorse, tenendo conto delle scadenze immediate che l'attendono a livello "amministrativo" (primi "step" da compiere al 30 aprile e al 30 maggio per l'iscrizione al campionato oltre ai 250mila euro da sborsare entro luglio come "tassa di ingresso" nella Lega Basket). La sensazione comunque è che la "base di partenza" della Varese che verrà avrà ancora una forte matrice tricolore (le regole dell'A1 prossima ventura prevedono 3 extracomunitari, 3 comunitari senza distinzione tra cittadini UE e non-UE e 6 italiani di cui 2 passaportati), non escludendo la possibilità di ulteriori operazioni in "stile-Martinoni" grazie alla presenza di un allenatore che nei giovani crede veramente come Pillastrini, figura centrale nel progetto tecnico e societario. Ma per centrare il traguardo di una tranquilla salvezza in serie A1 - l'obiettivo credibile cui Varese può ambire visti gli attuali "chiari di luna" - servono stranieri giusti ai prezzi giusti nei posti-chiave del roster: allo "zoccolo duro" italiano servirà poi "instradare" i nuovi arrivati sulla via del lavoro duro in palestra col sorriso sulle labbra, sfruttando l'onda lunga dell'entusiasmo per il campionato vinto…