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Ecco Varese riabilitata. Il presidente Castiglioni già pensa al futuro


Lucaweb

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di GIANCARLO PIGIONATTI

Prima il purgatorio e non l’inferno, ora il paradiso. Già, la LegaDue, con i suoi scenari di pena, è un inferno ma Pillastrini e i suoi uomini, subito al comando del campionato, hanno dato la percezione d’un limbo necessario a Varese nell’emendare vecchi peccati. Claudio Maria Castiglioni, presidente di un club redento dopo una sola stagione (un primato per la LegaDue in otto stagione), all’indomani e a testa fredda, mira e rimira la Coppa (una spirale dorata) che, sul suo tavolo, ricorda i meriti sofferti di un’intera stagione, cui dà il significato di una nuova frontiera biancorossa: «Su questa conquista, anzi riconquista, che ripaga squadra e tifoseria, si può costruire un avvenire misurato nella realtà attraverso scelte mirate e ponderate, equilibrate e credibili, come ne facemmo l’estate scorsa. La fortuna, non a caso, ci ha aiutato sin dagli inizi, avendola noi cercata coraggiosamente in virtù di un progetto chiaro e attendibile, serio e non velleitario. E con persone capaci e oneste intellettualmente come Cecco Vescovi e Massimo Ferraiuolo: non conoscevo l’uno come dirigente né l’altro come uomo, evidentemente la scelta di persone così coerenti e decise nelle loro idee è stata premiata».

- Il giovane presidente può finalmente specchiarsi in un trionfo, seppur riparatore...

«A suo tempo sbagliai ma non scappai né mi rivolsi al papà per trovare una scorciatoia e sottrarmi al terribile onere di una rivincita dovuta. Avendoci messo la mia faccia, mi rimisi in discussione, tant’è che, in questa stagione, mai ho potuto godere delle partite vinte, pensando solo al successo finale che, a febbraio, per le aspettative della piazza e al di là dei nostri programmi (ben diversi), era diventato un comandamento da non violare. Credo d’aver dimostrato di essere un uomo e qui sta il mio vero compiacimento».

- Castiglioni da ammirare, visto quel che sta facendo Snaidero. Già, è stata una "festa della liberazione", molto personale per i Castiglioni e per i dirigenti (mai abbiamo visto Vescovi così commosso, nemmeno nella notte della sua Stella), aggrediti da un’ansia popolare che non ammetteva variabili... In realtà se la Cimberio avesse perso questo tram per il capolinea, si sarebbe rovinata nei play off, lo pensava anche Recalcati che ha fatto il tifo per Varese.

«Sono d’accordo sulla improrogabilità dell’esito, questa squadra, da tempo in riserva di energie nervose, non poteva fallire ed è stata perfetta e puntuale nell’atmosfera magica di Masnago. Dicevo delle fortune che pagano le capacità: ecco Pillastrini (che ha portato Childress), invece di Ramagli, poi Nikagbatse e Dickens trovati a spasso, infine Lauwers che mi piacerebbe confermare a patto che il suo costo non sia esagerato. I tempi suggeriscono una sana dieta, chiamala se vuoi realismo, voglio dire che, d’ora in poi, questa società non butterà soldi per beniamini o nomi ma spenderà il giusto per quel saggio rapporto tra qualità e prezzo. Sicuramente non promuoveremo tutti e nessuno si stupisca poi».

- Sono buone premesse queste, una volta ignorate, al di là delle simpatie o dei sentimentalismi della piazza, tant’è che questa Cimberio, quinta di LegaDue per ingaggi, ha vinto il campionato...

«Già le scelte di questa stagione sono state ponderate, costandoci meno, per assurdo, alcuni giocatori più importanti di altri già a libro paga. L’esempio di Boscagin fa scuola, grazie anche al modo di pensare di Vescovi che, su questo argomento, mi sembra irremovibile».

- Ah proposito di quattrini, un certo immaginario (di coloro che sanno sempre tutto) quando la squadra perdeva, raccontava di stipendi non pagati: una baggianata colossale e offensiva della realtà visto che, domenica, la Cimberio, pur non pagata puntualmente, ha demolito la baldanza di Veroli

«Ne ho sentite tante e cattive, anche in questa stagione, persino di americani all’aeroporto con le valigie in mano, poi richiamati. La mia famiglia - è sempre il presidente che parla - ha sempre onorato i propri impegni, con soldi veri e tanti, al di là dei pettegolezzi da bar che ci fanno male ma che non ci scoraggiano».

- Una domanda è d’obbligo. Ci toccherà un’estate demenziale, come quella dell’anno scorso per voci false e tendenziose, soprattutto sulla resa dei Castiglioni, vagheggiata dall’esterno?

«La mia famiglia si prende ora una decina di giorni per "ripulire" i bilanci datati, viste regole e scadenze, oggi più rigorose d’una volta, anche per capire quanto potremo investire nella gestione della Pallacanestro Varese. La quale appartiene alla città, cioè ai suoi tifosi il cui abbonamento si traduce in un vero azionariato popolare (altri discorsi sono "panzanate") e alle aziende sponsor i cui apporti fanno la somma presumibile e potenziale di un credibile budget. Noi Castiglioni, come sempre, dovremo metterci il resto per ripianare possibili deficit o per far lievitare un impegno di gestione per una squadra competitiva. Per anni abbiamo scucito di tasca due o tre milioni, oggi è diverso con alcune aziende in cassa integrazione, peraltro la stessa Whirlpool, la Far e la Cimberio, dalla quale mi aspetto comunque una conferma, non garantiscono per l’avvenire, sicchè faremo i nostri conti e stabiliremo l’entità del nostro impegno. Basterà per una bella squadra? Se così non sarà, si faccia pure avanti qualcuno ma con bigliettoni veri da far svolazzare davanti agli occhi, sennò la gente può pensare, come spesso ha fatto, a una nostra resistenza nonostante un possibile disimpegno, attuabile se Varese, davvero, finisse in potenti mani. In questi anni la mia famiglia ha sempre mostrato grande spirito di servizio sportivo alla città nel garantire continuità alla sua squadra più illustre e famosa nel mondo ma non ce l’ha ordinato il dottore. Qualcuno magari dirà: siamo alle solite. Siamo noi, semmai, a voler essere chiari: se qualcuno s’aspetta uno squadrone da scudetto, si rivolga alla Montepaschi».

Così ha parlato il presidente, da persona seria.

Scadenze biancorosse

Marco Passera giugno 2010

Lorenzo Gergati giugno 2009

Randy Childress giugno 2009

Dimitri Lauwers giugno 2009

Salvatore Genovese giugno 2010

Misan Nikagbatse giugno 2009

Simone Cotani giugno 2010

Kaniel Dickens giugno 2009

*Niccolò Martinoni giugno 2009

Riccardo Antonelli giugno 2011

Giacomo Galanda giugno 2009

**Andrea Marusic giugno 2010

* prestito da Treviso

** prestito a Castelletto

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