Lucaweb Posted August 23, 2005 Posted August 23, 2005 Segnalo questa coinvolgente intervista realizzata da Silver in una delle maggiori università americane Possibilità di cogliere ottime opportunità per il basket varesino http://www.varesefansbasket.it/news/viewar...6&idpag=1&pag=1
ROOSTERS99 Posted August 23, 2005 Posted August 23, 2005 Grande Silver, ambasciatore del basket varesino in USA !!!
goldenhands Posted August 23, 2005 Posted August 23, 2005 Segnalo questa coinvolgente intervista realizzata da Silver in una delle maggiori università americanePossibilità di cogliere ottime opportunità per il basket varesino http://www.varesefansbasket.it/news/viewar...6&idpag=1&pag=1 25180[/snapback] complimentoni paolo, con una punta di invidia per la tua visita al Pauley...
tatanka Posted August 23, 2005 Posted August 23, 2005 Bella Silver. Però non gli hai parlato di VFB. Secondo me lo conosce.
alegg Posted August 23, 2005 Posted August 23, 2005 bravo veramente il nostro moderatore, sempre al lavoro anche in vacanza!!!
Silver Surfer Posted August 23, 2005 Posted August 23, 2005 Bella Silver.Però non gli hai parlato di VFB. Secondo me lo conosce. 25191[/snapback] Non volevo auto-incensare nell'articolo Varesefansbasket...ma eccome se ne abbiamo parlato. Anzi si è segnato sia varesefansbasket.it , sia pallacanestrovarese.it ...! Ma naturalmente, essendo ambedue siti in italiano, non potranno sortire grande effetto. Se posso però mi riprometto di tradurre l'articolo in modo che Scott & Co. possano comprendere il tutto...! Comunque, che ne dite della possibilità di avere dei giovani talenti di 17/18 anni a Ucla...? Secondo Voi interesserebbe alle varie Società varesine...? Opinioni? P.S.: grazie per le immeritate lodi.
goldenhands Posted August 23, 2005 Posted August 23, 2005 Non volevo auto-incensare nell'articolo Varesefansbasket...ma eccome se ne abbiamo parlato. Anzi si è segnato sia varesefansbasket.it , sia pallacanestrovarese.it ...! Ma naturalmente, essendo ambedue siti in italiano, non potranno sortire grande effetto. Se posso però mi riprometto di tradurre l'articolo in modo che Scott & Co. possano comprendere il tutto...!Comunque, che ne dite della possibilità di avere dei giovani talenti di 17/18 anni a Ucla...? Secondo Voi interesserebbe alle varie Società varesine...? Opinioni? P.S.: grazie per le immeritate lodi. 25264[/snapback] secondo me sono prevenuti verso gli italiani, soprattutto in università prestigiose come UCLA, e sempre a mio parere l'unico italiano giovanissimo (quindi già escludo Bargnani, Belinelli che potrebbero essere scelti già al piano di sopra) è Da Tome, che potrebbe avere questo interesse, ma forse ne ha già abbastanza in Italia...
Silver Surfer Posted August 23, 2005 Posted August 23, 2005 secondo me sono prevenuti verso gli italiani, soprattutto in università prestigiose come UCLA, e ... 25265[/snapback] Eh eh...allora non mi sono spiegato bene... No no...ha espressamente chiesto se conosco ragazzi meritevoli nelle giovanili VARESINE e/o italiane...assicuro! Mi ha fatto capire che avrebbero anche la possibilità di dare borse di studio che possano coprire completamente le altissime rette universitarie...!
Ale Div. Posted August 23, 2005 Posted August 23, 2005 Comunque, che ne dite della possibilità di avere dei giovani talenti di 17/18 anni a Ucla...? Secondo Voi interesserebbe alle varie Società varesine...? Opinioni? P.S.: grazie per le immeritate lodi. 25264[/snapback] Solo dopo un abbondante cura di proteine e vitamine. La tecnica ci può anche stare, il fisico meno. Oltre al fatto che (parlando di una realtà di almeno 8/10 anni fa), uno si sente arrivato anche solo se passa dalla Pallacanestro Gallarate alla Robur e incomincia a fare il figo all'infinito... Atteggiamento che ti può portare a una serie D con rimborsi spese per mantenersi all'università, ma che ti farebbe diventare più appetibile di un pollo arrosto fra negri assatanati e affamati di canestri e parquet pronti a tutti per spuntare un ingaggio professionistico. Pura utopia, per me. Se a livello professionistico gli europei hanno raggiunto le seconde linee dell'NBA, a livello giovanile/universitario c'è ancora un abisso.
Silver Surfer Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 (edited) E' vero, AleDiv: nella media, abbiamo giovani più viziati rispetto a lituani, croati, serbi, francesi di origine africana. Ma non mi sembra giusto fare di tutta un'erba un fascio. Ed anche il discorso fisico: studiando le gaussiane sarà anche vero, ma ci sono e ci sono stati fior di atleti anche tra gli europei/italiani. Mindgauskas Katelynas, ad es., ha vinto qs.anno il titolo come miglior schiacciatore, che gli è valso il nickname di "Flying Lith"...! E Marco Bonamico non era forse soprannominato "Il Marine", ed Antonello Riva "Nembo Kid"? O mi sbaglio? Crosariol era forse anni fa più considerato tecnicamente e fisicamente di...boh...un due/tre varesini spesso citati molto positivamente anche nel ns.Forum? Eppoi, ragazzi, mettiamo anche che subiscano nel 1° anno la strapotenza fisica e/o il contraccolpo psicologico del campionato NCAA: - il programma permetterebbe loro di crescere (l'Università, salvo imprevisti, dura 4 anni...); - sarebbe un modo per capire se un Campione lo è solo in potenza, oppure se vale veramente. E probabilmente in quel Mondo perderebbe un pò della prosopopea e della superbia che si stà ascrivendo... Non so. Però mi pare una bella cosa, una buona opportunità. Anche oltre al discorso basket: - esperienza comunque di vita; - imparare bene una lingua straniera importante; - aver iniziato un contatto con gente sicuramente seria, che potrebbe alla lunga aiutare con consigli, facilitazioni a fare arrivare in Italia buoni giocatori magari non pronti per l'NBA ma interessanti per l'Europa (mi ha detto che la A1 è molto valutata, al pari della Spagna e poco altro...), ... Esempio: Tyus Edney è arrivato in Europa allo Zalghiris. Se ci fosse stato un contatto già con Varese al tempo, magari...una via preferenziale... Comunque io sono solo un povero babbeo. La parola spetta ai veri Sapienti. Ora mi ritiro in sordina, perchè ho già detto forse troppe stupidate. Buona notte. Edited August 24, 2005 by Silver Surfer
Lucaweb Posted August 24, 2005 Author Posted August 24, 2005 (edited) Sono strade in un certo senso inesplorate che potrebbero aprire, in ogni caso, contatti con un mondo col quale non farebbe male poter dialogare. I motivi sono numerosi: l'esempio fatto da Silver può essere valido in questo senso....e poi chi si ricorda il rapporto preferenziale che aveva Bulgheroni con Colangelo? Era certamente un fiore all'occhiello che Varese poteva vantare e di sicuro una finestra su quel pianeta che manca da un bel pò. Quanto ai giovani non mi fossilizzerei sulla fotografia attuale: oggi non sò (bisogna conoscere bene i giovani dei vivai), ma in futuro...? Edited August 24, 2005 by Lucaweb
Dragonheart Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 - sarebbe un modo per capire se un Campione lo è solo in potenza, oppure se vale veramente 25316[/snapback] Nei giorni scorsi ho indegnamente bazzicato i campetti a lato Campus, dove un paio di giovani giocatori già ben noti alle cronache locali curavano la loro crescita tecnico-agonistica in questo modo: a) l'uno, giocando a calcetto; l'altro, esibendosi come un gigante fra i nani, più circo che basket. Diciamo che se si tratta di capire cosa valgono veramente, lo dico anche per loro, magari farebbero meglio a cercare contesti di maggiore competitività (per la tecnica no, meglio il Vecchio Continente, di solito): e un'Università americana vale certo più dei nostri campionati junior o della tanta panchina che gli fanno fare tra i senior. Questo, in linea di principio: credo però che una realtà professionistica non possa oggettivamente permettersi di mandare i suoi migliori giovani oltreoceano, sapendo che, se eplodono, li perderà; e se prima che partano firmano qualcosa, un vincolo, un impegno, poi di là non giocano (meglio: non dovrebbero giocare, poi tutto il mondo è paese...).
Massud Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 Quante società italiane sono disposte a perdere a cuor leggero i loro migliori prospetti giovanili per quattro anni, rinunciando alla possibilità di competere in importanti competizioni quali i titoli nazionali di categoria?
Silver Surfer Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 Scusate, ma mi prendo ora un pò l'impegno del Bastian Contrario, o dell'Avv. del Diavolo: 1- avete mai visto investimenti che rendano e che siano a breve scadenza? A meno che siano speculazioni. Ma quelle lasciano il tempo che trovano e non fanno certo crescere l'economia... 2- non ci deve essere in atto un contratto professionistico; ovvero economico...ma se ci fosse un semplice vincolo...allora...o mi sbaglio? 3- per essere "rapito" dall'NBA dovrebbe essere un grande talento; ed allora, comunque, se ne andrebbe. Ma se ci fosse la verifica del punto 2-, allora... 4- se un ragazzo vale, sia scolasticamente sia tecnicamente/fisicamente, non pensate che, così premiandolo, si fidelizzi pure e dimostri riconoscenza? Non esistono solo bas****i a qs. mondo...eppoi, diciamolo chiaro: non si può tarpare le ali castrando ogni attività che porti a crescere, magari anche a rischiare che possa andarsene, ma a mio parere il gioco può valere la candela, anche per il punto 1-!
tatanka Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 Secondo me più che l'impedimento delle società il problema è la poca "fame" dei nostri giovani come scritto da altri. Comunque mio figlio ha quasi 9 anni ed è 1.42. Non sa minimamente giocare a Basket ma questo lo si risolverà una volta là.
Massud Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 Tutto vero, caro Silver. Ma io mi riferivo alla volontà delle società nostrane di privarsi dei propri talenti. Insomma, tanto per fare un esempio. La Robur sarebbe felice di lasciare andar via, dall'oggi al domani, che so un Padova, per riaverlo, anche migliorato, tra quattro anni? Poi è vero anche il discorso della fame dei nostri, senz'altro
Dragonheart Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 (edited) 2- non ci deve essere in atto un contratto professionistico; ovvero economico...ma se ci fosse un semplice vincolo...allora...o mi sbaglio?4- pensate che, così premiandolo, si fidelizzi pure e dimostri riconoscenza? Non esistono solo bas****i a qs. mondo...eppoi, diciamolo chiaro: non si può tarpare le ali castrando ogni attività che porti a crescere, magari anche a rischiare che possa andarsene, ma a mio parere il gioco può valere la candela, anche per il punto 1-! 25340[/snapback] Supponiamo che fosse Tuo figlio, Paolo: gli faresti firmare una carta con cui s'impegna a stipulare il primo contratto professionistico europeo, concluso il college, solo con la società x alla cifra y (perchè di cifre bisognerà pur parlare...)? Ammesso, ma non concesso, che un impegno simile regga alla prova di un Tribunale del lavoro... La riconoscenza è una bella cosa, ma dubito che possa resistere a pressioni superiori a 50.000,00 eur, ehm, atmosfere... Sarò pessimista, ma la via che Tu indichi può avere senso soprattutto per il singolo giocatore che decida di percorrerla: una società professionistica come Varese potrà trarne indiretto vantaggio a livello di contatti, conoscenze, immagine; sotto il profilo tecnico, considerato il livello medio dei giocatori di college, capiterà il caso dell'americano che faccia al caso nostro e per questo venga instradato verso le Prealpi, ma sarà appunto un caso isolato. Detto questo, l'idea è bellissima e percorribile, ma appunto senza aspettative e come "marketing intercontinentale": sapendo che se il giovane è davvero buono, andrà altrove comunque... Edited August 24, 2005 by Dragonheart
Silver Surfer Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 (edited) ... per fare un esempio. La Robur sarebbe felice di lasciare andar via, dall'oggi al domani, che so un Padova, per riaverlo, anche migliorato, tra quattro anni?... 25345[/snapback] Non so. Al limite, se dovesse poi dimostrarsi un'esperienza negativa, potrebbe tornarsene anche dopo 2 anni, ad es.! Avrebbe comunque imparato l'inglese molto bene, ed avrebbe potuto avere la possibilità di giocare ad un livello comunque superiore rispetto alla B2...o comunque dando sicuramente più esperienza rispetto all'essere "panchinato" per 3-4 anni in teams di buon livello in A1. Voglio riportarti una esperienza mia recente: parlando con ragazzi stranieri, frequentanti altri Forums, è emerso un problema relativo ai teams italiani: ovvero il far crescere giocatori di valore ma ancora giovani, inesperti. Nei paesi baltici ed ex-Yugo, oltre al talento, alla faccia tosta ed alla fame c'è la possibilità di far giocare qs.ragazzi ad un alto livello, forse proprio perchè il potere economico della maggior parte delle squadre della loro 1a Lega è basso, e quindi si impone il rivolgersi necessariamente ai vivai. D'altro canto, in Spagna c'è forse la situazione opposta, ma che porta ad un simile risutato: molti soldi-->possibilità di fare squadre con ottimi giocatori, ma anche almeno un paio di prospetti per squadra, anche perchè tanto ci sono almeno altri 8 a poter proteggere loro le spalle. Forse il nostro "momento ibrido" ci mette con le spalle al muro: non abbiamo la Forza Economica della Spagna/Russia/(un paio della) Grecia, ma neanche la depressione delle slave/baltiche sopra citate. E non vogliamo mollare il vertice europeo. Ergo: non possiamo fare affidamento sui giovani che non siano già esplosi od abbiano comunque ancora dimostrato il loro valore assoluto. Non pensate che tutto qs., alla lunga, riveli una sorta di "economia dello sfruttamento delle risorse in senso speculativo", e non "di investimento oculato a lunga gittata"...? Il risultato è che sembrerebbe che da SLO, LIT, CRO, SER, ..., non siano forse più molto contenti di inviarci i loro buoni prospetti, soprattutto se non li vedono giocare. Sebbene la A1 ITA sia MOLTO considerata come valore relativo nel Mondo. Edited August 24, 2005 by Silver Surfer
Silver Surfer Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 (edited) Supponiamo che fosse Tuo figlio, Paolo: gli faresti firmare una carta con cui s'impegna a stipulare il primo contratto professionistico europeo, concluso il college, solo con la società x alla cifra y (perchè di cifre bisognerà pur parlare...)? Ammesso, ma non concesso, che un impegno simile regga alla prova di un Tribunale del lavoro...La riconoscenza è una bella cosa, ma dubito che possa resistere a pressioni superiori a 50.000,00 eur, ehm, atmosfere... So che è difficile parlare di un argomento in modo sincero e realista sino a quando non ne sei veramente dentro. Però ti risponderei "Sì!". Anche per un semplice fatto: da solo, potrei ottenere quello che l'aggancio dei Ns.Dirigenti ha potuto concretizzare? Negativo...e quindi sì. Certo, se dovesse esserci di mezzo un'immediato contratto NBA, allora...ma allora ci sarebbe una sorta di buy-out, e comunque in NBA sono ben contenti di vedere fare esperienza ad un giocatore buono in una Lega europea forte. Purchè giochi:ma se è veramente buono anche per l'NBA, allora giocherebbe anche qui a Varese...no? Sarò pessimista, ma la via che Tu indichi può avere senso soprattutto per il singolo giocatore che decida di percorrerla: una società professionistica come Varese potrà trarne indiretto vantaggio a livello di contatti, conoscenze, immagine; sotto il profilo tecnico, considerato il livello medio dei giocatori di college, capiterà il caso dell'americano che faccia al caso nostro e per questo venga instradato verso le Prealpi, ma sarà appunto un caso isolato. Appunto...dici poco? Detto questo, l'idea è bellissima e percorribile, ma appunto senza aspettative e come "marketing intercontinentale": sapendo che se il giovane è davvero buono, andrà altrove comunque... 25347[/snapback] Giusto. Però mi preme sottolineare una cosa: con tutto qs. non voglio dire che tecnicamente/fisicamente a Varese si preparino i giovani peggio che in USA...no! Il discorso è un altro, e si dovrebbe valutare su piani multipli: - esperienza di vita; - imparare una lingua straniera; - avere comunque una ottima istruzione; - avere comunque un'ottima Scuola cestistica; - possibilità di giocare ad un alto livello ad un punto in cui magari qui in Italia si potrebbe arrivare a segnare il passo (giusto giusto sui 17/20 anni...). Beh, insomma, non mi sembra che i vari Lorbek, Kaukenas, Jasikevicius, Kleiza, Katelynas, Badiane, Touriaf, ..., abbiano rovinato la propria carriera per esperienze in NCAA... Edited August 24, 2005 by Silver Surfer
Ale Div. Posted August 24, 2005 Posted August 24, 2005 Non so. Al limite, se dovesse poi dimostrarsi un'esperienza negativa, potrebbe tornarsene anche dopo 2 anni, ad es.! Avrebbe comunque imparato l'inglese molto bene, ed avrebbe potuto avere la possibilità di giocare ad un livello comunque superiore rispetto alla B2...o comunque dando sicuramente più esperienza rispetto all'essere "panchinato" per 3-4 anni in teams di buon livello in A1.... ecc ecc ... 25376[/snapback] Dici cose sagge e corrette, il discorso sui giovani è molto simile e paragonabile a quello che succede nel tennis italiano, dove i migliori talenti preferiscono vincere tornei nazionali da maestri di circolo piuttosto che rischiare figuracce in giro per il mondo crescendo però di livello. Rimango cmq della mia idea, cioè che un 18enne italiano sia ancora molto distante per fisico e voglia di mettersi in gioco con i pari età americani, spesso già adulti nel fisico... Al massimo si potrebbe organizzare un programma in collaborazione con qualche università americana per portare in nostri giovani ad essere pronti alla traversata nel giro di 3/4 anni. Ma che interesse avrebbero loro, gli Usa, che hanno un bacino enorme da cui prelevare risorse? La nostra debolezza economica cmq due anni fa ha portato due squadre in final four. L'anno scorso è stato disastroso, quest'anno credo che sarà uguale. Allora forse cominceremo a battere nuove vie. Da questo punto di vista Siena, ma anche Varese, si è già portata avanti, con una logica di mercato diversa e in linea con i tempi. Che prospettive possono avere Roma e milano sul medio breve periodo? Continuare a scornarsi con russi e spagnoli portando a casa le briciole? Siamo in un momento di transizione e non sappiamo cosa c'è dietro l'angolo, possiamo camminare spavaldi pensando che andrà tutto bene o prepararci ad un eventuale impatto doloroso...
Guest Paul The Rock Posted August 25, 2005 Posted August 25, 2005 Dici cose sagge e corrette, il discorso sui giovani è molto simile e paragonabile a quello che succede nel tennis italiano, dove i migliori talenti preferiscono vincere tornei nazionali da maestri di circolo piuttosto che rischiare figuracce in giro per il mondo crescendo però di livello. Rimango cmq della mia idea, cioè che un 18enne italiano sia ancora molto distante per fisico e voglia di mettersi in gioco con i pari età americani, spesso già adulti nel fisico... Al massimo si potrebbe organizzare un programma in collaborazione con qualche università americana per portare in nostri giovani ad essere pronti alla traversata nel giro di 3/4 anni. Ma che interesse avrebbero loro, gli Usa, che hanno un bacino enorme da cui prelevare risorse? La nostra debolezza economica cmq due anni fa ha portato due squadre in final four. L'anno scorso è stato disastroso, quest'anno credo che sarà uguale. Allora forse cominceremo a battere nuove vie. Da questo punto di vista Siena, ma anche Varese, si è già portata avanti, con una logica di mercato diversa e in linea con i tempi. Che prospettive possono avere Roma e milano sul medio breve periodo? Continuare a scornarsi con russi e spagnoli portando a casa le briciole? Siamo in un momento di transizione e non sappiamo cosa c'è dietro l'angolo, possiamo camminare spavaldi pensando che andrà tutto bene o prepararci ad un eventuale impatto doloroso... 25394[/snapback] Concordo in toto. Anch'io vedo difficile comunque questo "trasmigrare" dei giovani atleti per andare a fare esperienza. Gli italiani che giocano a basket adesso (mettiano intorno ai 16/17) spesso non hanno ancora idea se il basket sarà al loro vita o meno, ancor più da parte delle stesse famiglie che credo non vogliano privarsi del figlio per una possibile carriera cestistica tutta da valutare. Insomma secondo me manca la mentalità per fare una cosa del genere, mentalità che invece si trova in altri paesi. Figuriamoci che era difficile trovare un italiano affermato (o quantomeno decente) disposto ad andare a giocare all'estero in europa!
Lucaweb Posted August 25, 2005 Author Posted August 25, 2005 Gli italiani che giocano a basket adesso (mettiano intorno ai 16/17) spesso non hanno ancora idea se il basket sarà al loro vita o meno, ancor più da parte delle stesse famiglie che credo non vogliano privarsi del figlio per una possibile carriera cestistica tutta da valutare. 25416[/snapback] Bhè, ma anche se quell'ipotetico ragazzo non diventerà un campione del basket, avrà comunque fatto un'esperienza che certamente lo arricchirà in campo professionale. Non credo la sua famiglia potrà dire che il suo figliolo avrà buttato via tempo.
Guest Paul The Rock Posted August 25, 2005 Posted August 25, 2005 Bhè, ma anche se quell'ipotetico ragazzo non diventerà un campione del basket, avrà comunque fatto un'esperienza che certamente lo arricchirà in campo professionale. Non credo la sua famiglia potrà dire che il suo figliolo avrà buttato via tempo. 25418[/snapback] Hai ragione, però quante famiglie sono disposte a far partire il filgio sedicenne per gli USA per 3/4 anni? IMHO poche.
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