Lucaweb Posted July 7, 2009 Share Posted July 7, 2009 di Giuseppe Sciascia E' ancora il tempo degli adempimenti burocratici ed "amministrativi" per una Pallacanestro Varese impegnata a predisporre documentazioni e mettere in ordine conti in vista delle varie scadenze "tecniche" per archiviare la "pratica" 2008/2009 e predisporre l’iscrizione alla serie A1 prossima ventura. Nell'attuale situazione di stallo in attesa di certezze definitive sotto il profilo delle risorse disponibili, l'asse tecnico Vescovi-Pillastrini si muove più che altro sotto il profilo dei "contatti esplorativi" per avere materiale utile su cui lavorare nel momento in cui la proprietà farà scattare il "semaforo verde" per l'avvio delle operazioni legate all'anno sportivo 2009/2010. Esplorativo ma "sostanzioso" però il contatto avviato con il giovane talento Fabio Mian, 17enne guardia-ala della Cbu Udine (la stessa "alma mater" di Giacomo Galanda) messosi in luce a Varese nel periodo pasquale, quando con la sua squadra giovanile ha vinto il titolo di miglior realizzatore del Memorial "Barilà" ad oltre 34 punti di media-gara. L'atleta del 1992, già membro della Nazionale Under 16 che lo scorso anno ha disputato gli Europei di categoria, piace moltissimo a coach Pillastrini, che "caldeggia" l'investimento di un "gruzzoletto" - tra acquisto a titolo definitivo del cartellino e contratto pluriennale per legarlo a Varese a lungo termine - sul giocatore cresciuto nell'Asar Romans. Un'operazione che secondo il tecnico romagnolo non avrebbe soltanto degli interessanti risvolti futuri, ma potrebbe già pagare dividendi dalla stagione prossima ventura secondo l'intenzione del coach di Varese di ritagliare al possibile biancorosso Mian - attualmente impegnato nei playoff di C2 friulana con Udine, nei quali sta viaggiando ad oltre 25 punti di media - un posto tra i 10 dell'organico dell'A1: «Le sensazioni su Mian sono molto buone: a mio avviso si tratta di un giocatore che ha buone qualità a livello tecnico ed atletico, oltre che mentale - commenta Pillastrini - Ritengo che su un atleta del genere convenga rischiare con un investimento a lungo termine: secondo me Fabio è un talento molto interessante, ed arrivare a giocatori pronti con i mezzi a nostra disposizione è impossibile. L'unica strada per crescere è quella di scommettere oggi su di lui, potendogli garantire sin dall'anno prossimo un piccolo spazio nelle rotazioni pur senza alcuna pressione, auspicando nella sua crescita all'interno del nostro progetto». Nella logica del progetto-squadra "in cantiere" secondo l'asse Vescovi-Pillastrini il giovane talento nativo di Gorizia dovrebbe occupare lo "spot" del sesto esterno, fungendo da cambio di un Simone Cotani confermato "a furor di popolo" nel ruolo di ala piccola titolare nel quale dovrebbe trovare spazio anche Niccolò Martinoni, ipotetico cambio del "4" con licenza di "scivolare" anche da "numero 3" nell'ipotesi di una Varese che verrà basata sul possibile rinnovo del prestito del talento di scuola Robur et Fides da parte della Benetton Treviso (a tal proposito più i biancoverdi vanno avanti nel tabellone playoff, avvicinandosi all'accesso all'Eurolega 2009/2010, più scendono le chances di un "rientro alla base" dell'atleta del 1989). Negli altri "spot" perimetrali, considerando virtualmente decaduta la pista-Antonutti che sembra orientato verso Montegranaro, le conferme di Childress, Passera e Gergati sono punti fermi nelle intenzioni della società; il dialogo con il "Professore" e la sua agenzia dovrebbe riprendere a breve, così come è verosimile che in tempi rapidi si possa rinnovare l'accordo con "Lollo", mentre sul play di Casciago Pillastrini ribadisce la sua fiducia "condizionata" a maggiori garanzie di continuità di rendimento (»Se lui accetta il ruolo che ho in mente e capisce che ha ancora margini di miglioramento per me è confermato, però da Marco mi aspetto un salto di qualità su standard di rendimento più costanti ed elevati»). Sul fronte degli "interni", oltre alla volontà di confermare Galanda e Martinoni e cercare un "4" americano con punti nelle mani ed impatto atletico, si valutano prospettive di lunghi italiani giovani e con margini di crescita tecnica ulteriore come Marco Cusin (24enne centro di scuola triestina passato da Biella ed ora in LegAdue a Soresina) e Tommy Rinaldi (anch'egli classe 1985, consacratosi quest'anno a Rimini). Tutte idee comunque legate a filo doppio alle conferme di Childress e Galanda, considerati come "pilastri" tecnici ed umani del progetto-Varese: se tutti gli obiettivi dovessero essere centrati si tratterebbe di una squadra giovane, allenabile ed italiana come piace a "Pilla", pur con il valore assoluto del roster legato a filo doppio alla qualità dei due stranieri nei ruoli di guardia ed ala forte che saranno verosimilmente gli ultimi due elementi "pescati" sul mercato: «Di partenza cerchiamo giocatori italiani, ma non vogliamo essere ottusi e se non troveremo elementi che facciano al caso nostro ci rivolgeremo al mercato dei comunitari che offre comunque molti elementi interessanti soprattutto sul fronte lunghi - conferma Pillastrini - Se tutti gli obiettivi di mercato prefissi verranno raggiunti la scelta dei due stranieri sarà l'ultima operazione da effettuare sul mercato, anche perché su di loro dovremo investire una parte importante del budget sul quale ad oggi non abbiamo ancora certezze definitive». 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