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Varese deve vincere la "battaglia del grano"


Lucaweb

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C’è un altro successo da conquistare per Varese, che dopo la promozione ottenuta sul campo deve ora pensare a vincere la "battaglia del grano" affinchè il ritorno immediato in serie A1 rimanga un evento da festeggiare e non diventi un problema di difficile risoluzione alla luce delle aumentate esigenze economiche per mantenere il patrimonio tecnico-sportivo riconquistato con merito dalla truppa di Pillastrini.

All'indomani dell'appello lanciato su queste colonne dal presidente Castiglioni, già qualcuno si è fatto vivo con Cecco Vescovi, al momento il miglior "garante" - per indiscussa qualità professionale ed un lunghissimo "stato di servizio" da "bandiera" del basket cittadino - sul quale contare per assicurare la serietà del programmi futuri del club nei confronti di nuovi potenziali "investitori". A dispetto del contratto in scadenza al 30 giugno l'attuale GM biancorosso ha garantito la sua massima disponibilità a rimanere a fianco della proprietà e provare a mettere le basi per una stagione 2009/2010 meno "disagiata" rispetto alle attuali prospettive incerte. Ma le risorse da "canalizzare" nelle casse della Pallacanestro Varese per garantire una stagione dignitosa in serie A1 sono comunque parecchie (secondo il massimo dirigente biancorosso mancherebbe all'appello almeno un milione di euro), non dimenticando l'impellente ed inderogabile necessità attuale di presentarsi con i conti in ordine all'appuntamento con gli adempimenti burocratico-amministrativi per l'iscrizione al campionato, ed il "balzello" da 350mila euro da versare nelle casse di Lega Basket (sempre che l'Anti-trust non decida altrimenti…) per rientrare nel consesso delle "big".

Costi accessori che rischiano di "dragare" ulteriori risorse da un budget cui - per operare in condizioni di relativa tranquillità, secondo gli operatori di mercato - servirebbe comunque un ritocco "al rialzo" tra il 15 ed il 20 per cento rispetto al "tetto di spesa" della LegAdue 2008/2009. Non si parla certo di spese folli o di cifre che pure qualche anno fa erano all'ordine del giorno per il club di via Sanvito, che anzi - ancor prima del grido di allarme del suo massimo dirigente - stava impostando un programma sulla base del contenimento dei costi a partire dalle riduzioni di ingaggio dei "pilastri" Childress e Galanda. E la prospettiva di operare senza prospettive economiche "sovrabbondanti" non spaventa comunque Stefano Pillastrini, che pure focalizza qualche differenza tra una squadra "a rischio" ed una stagione "allo sbaraglio":

«Sono conscio di una situazione ancora da definire dal punto di vista delle disponibilità: alla luce di questo un pizzico di preoccupazione c'è, in attesa di conoscere l'effettiva entità delle risorse economiche con le quali operare - commenta il tecnico biancorosso - Affrontare una stagione con un budget basso non mi spaventa, tant'è che le basi in via di definizione sono all'insegna di questo tipo di situazione. Ma operare in condizioni molto al di sotto di un minimo tetto di spesa diventa praticamente impossibile: sono un allenatore, non un mago…».

Al momento attuale comunque il coach romagnolo resta la "pietra angolare" del progetto tecnico della Varese che verrà, sebbene in caso di budget davvero "ridotto all'osso" potrebbero cambiare gli scenari a dispetto degli altri due anni di contratto che lo legano al team biancorosso. Ma si tratta di una ipotesi davvero "estrema" per scongiurare la quale basta considerare l’attività costante di Pillastrini per pianificare la stagione ventura

In attesa di garanzie economiche "definitive" l’asse composto da GM e tecnico sta comunque muovendosi lungo le direttrici già tracciate nelle settimane scorse, per mettere delle basi concrete in attesa del "semaforo verde" della proprietà per la firma dei contratti: proseguono infatti i contatti per il rinnovo di Childress, mentre nei prossimi giorni la società parlerà anche con Galanda.

E a metà settimana dovrebbe arrivare in città il giovane Fabio Mian, il 17enne "prospetto" sul quale si è focalizzata l'attenzione di Pillastrini. I contatti con le società proprietarie del cartellino dell'azzurrino di classe 1992 paiono a buon punto, e la visita a Varese per prendere visione dell'eventuale sistemazione logistica fa pensare che la trattativa possa chiudersi con esito positivo, sebbene sul giocatore friulano ci siano svariate attenzioni (Treviso e Reggio Emilia su tutte). Anche perché il club biancorosso sarebbe l'unico disposto ad acquistare Mian a titolo definitivo ed a sottoporgli un accordo pluriennale "da professionista", scommettendo sulle potenzialità future del tiratore del 1992 nel quale il coach romagnolo crede ciecamente al punto da proporgli sin d'ora un ruolo tra i 10 della serie A1.

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