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«Mian ha la mentalità giusta»


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di Giuseppe Sciascia

Giornata da "spettatori interessati" per l’intero staff dirigenziale di Varese, presente sulle tribune del Campus per seguire le gesta del neo-acquisto biancorosso Fabio Mian, impegnato con la Nazionale Under 18 di Alessandro Ramagli e "Cedro" Galli nella doppia seduta di allenamento che ha permesso a un manipolo di tifosi di fare la conoscenza diretta del tiratore del 1992. Acquisto importante soprattutto in ottica futura per il club di via Sanvito che con l’arrivo del talento friulano - iscritto il prossimo anno al quarto anno del liceo scientifico - ha scommesso su un elemento tra i più interessanti nell’elenco dei prospetti disponibili nel panorama nazionale, segnale di una politica che sull’asse Vescovi-Pillastrini si sviluppa a 360 gradi sul fronte della ricerca e dello sviluppo dei giovani italiani:

«Seguivamo Mian da mesi e quando siamo riusciti a strappargli l’impegno di venire a Varese mi sono convinto che Fabio sarebbe stato il nostro acquisto più importante - spiega Max Ferraiuolo -. L’aspetto più importante è il segnale forte che lanciamo all’intero movimento: il fatto che un ragazzo come lui, con la testa sulle spalle e una famiglia solida alle spalle, abbia optato per la nostra proposta è una dimostrazione della credibilità che la Pallacanestro Varese ha riguadagnato all’interno del panorama nazionale».

Soddisfatto anche Cecco Vescovi che nel tiratore friulano intravede un elemento interessante non solo sotto il punto di vista tecnico ma anche sul piano della personalità e della voglia di sfondare: «Mian rappresenta un investimento in chiave futura. Sappiamo che ha bisogno di lavorare tanto ma è un ragazzo che ha la personalità e soprattutto la "fame" giusta per crescere e diventare un giocatore vero. Non possiamo aspettarci che sin dall’inizio della sua esperienza varesina riesca a ritagliarsi un ruolo importante ma non dimentichiamo che cosa fece lo scorso anno Martinoni, partendo senza troppi squilli di tromba ma diventando col passare del tempo una pedina fondamentale grazie al lavoro in palestra».

E l’investimento effettuato dalla società biancorossa - che per assicurarsi l’esterno friulano ne ha acquistato a titolo definitivo il cartellino stipulando con lui un contratto pluriennale - è "avallato" da Cedro Galli, il coach varesino che lavora ormai da 4 settimane con Mian nei vari raduni dell’Italia Under 20: «Al momento Fabio è principalmente un attaccante che ha tanti modi per andare a canestro: deve migliorare in tanti aspetti e velocizzare la meccanica di tiro, ma ha doti fisiche e atletiche sufficienti a spostarsi dal ruolo di ala a quello di guardia, oltre ad avere grande disponibilità al lavoro e la mentalità giusta per diventare un giocatore. Tra i disponibili sul mercato giovanile era uno dei migliori in assoluto».

Intanto prosegue lo "stallo" sui fronti caldi Galanda e Martinoni. Soprattutto sul conto del pivot friulano, Vescovi sembra aver fretta di chiudere la trattativa: «Al ritorno del giocatore dalle vacanze, la settimana prossima, andremo a fondo della situazione chiamando Giacomo a Varese. Non possiamo più aspettare perchè la riconferma del capitano è strategica per altre trattative, e anche se non abbiamo ancora preso in considerazione possibilità alternative è tempo di arrivare al dunque».

Discorso non troppo diverso per l’ala del 1989, top scorer della Nazionale Under 20 che ieri sera ha esordito negli Europei di categoria (13 punti con 2/4 da 2 e 3/6 da 3 nella sconfitta azzurra per 67-74 contro la Francia). Negli ultimi giorni la Benetton sembra aver nuovamente cambiato indirizzo sul fronte del terzo straniero, dunque le possibilità che l’atleta mancino faccia parte del roster biancoverde sembrano in netta crescita.

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