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Vescovi: Obiettivo salvezza, sognando i play off


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di Giuseppe Sciascia

Già tempo di bilanci di fine mercato per una Cimberio Varese che ha definitivamente "staccato la spina" dopo l’accordo di massima raggiunto per il rinnovo contrattuale di Giacomo Galanda. Tocca dunque a Cecco Vescovi tirare le somme di una campagna-acquisti nella quale la società biancorossa ha operato soltanto alcuni ritocchi sulla base del gruppo "campione" della LegAdue 2008/2009:

«Abbiamo costruito la squadra sulla stessa falsariga dello scorso anno: l’obiettivo era quello di allestire un quintetto solido ed affidabile, mentre alle spalle ci saranno elementi che dovranno rappresentare il nostro valore aggiunto, aumentando a poco a poco il loro rendimento nell’arco della stagione - commenta il GM biancorosso - Sono convinto che compatibilmente alle risorse disponibili non si poteva fare meglio: così come in LegAdue il lavoro di crescita in palestra e l’esperienza accumulata sul campo dovranno essere la chiave per far migliorare dei ragazzi cui abbiamo dato una grande occasione di mettersi in mostra in un campionato quasi nuovo per molti di loro. Noi li abbiamo messi nelle condizioni per poter dimostrare il loro valore; starà ad essi capire l’importanza di questa opportunità e lavorare per sfruttarla al meglio».

Il tema delle risorse disponibili è comunque assolutamente "strategico" per una Varese che dopo aver risanato le problematiche del recente passato non vuole rischiare nuovi "tracolli": nei mesi scorsi piu che sul mercato-giocatori Vescovi e Ferraiuolo hanno agito sul fronte nuovi sponsor, con l’esigenza di operare nuovamente a settembre per garantire una continuità presente ed una floridità futura ai conti del club...

«Ripresentarci dopo un anno in serie A1 campionato con un bilancio in ordine, tra i costi ridotti dello scorso anno e gli sforzi compiuti a giugno dalla proprietà, è certamente una base di partenza importante per costruire qualcosa di duraturo. Ora dovremo stare attenti a non sbagliare di nuovo perchè tornare a superare le nostre possibilità economiche potrebbe essere pericoloso: per questo abbiamo operato sul mercato con oculateza, tenendo conto che l’obiettivo di coprire il fabbisogno economico della squadra con le risorse disponibili non è ancora stato centrato al 100 per cento anche se la situazione è decisamente migliorata. Speriamo ovviamente che le disponibilità possano aumentare in corso d’opera approfondendo i numerosi contatti avviati tra giugno e luglio: di sicuro meno ci sarà bisogno dell’intervento della proprietà e meglio è per tutti, anche in ottica futura dovremo fare in modo che i conti non pesino soltanto sulle spalle della famiglia Castiglioni».

Tra necessità economiche e "scelta di campo" a livello di strategia dunque la volontà del club di rilanciare una politica "giovanilistica" che comunque - con la presenza in panchina di un "conclamato" istruttore come Stefano Pillastrini - ha garantito a Varese una identità ben precisa nel mondo del basket:

«Per una società dalle disponibilità limitate come la nostra la politica di scommettere sui giovani è l’unica via per sopravvivere affidandoci ad una programmazione. Sicuramente i risultati dello scorso anno con la crescita di Martinoni, Antonelli e dello stesso Gergati hano dato ragione alla nostra scelta, ed in generale abbiamo guadagnato credibilità dato che dagli agenti ci arrivano richieste di visionare giocatori dai 18 ai 20 anni. Ragazzi come Mian o eventualmente Pleiss rappresentano investimenti che con lavoro e pazienza possono diventare risorse tecniche ed economiche in chiave futura».

A livello di obiettivi sul campo Vescovi non va oltre una tranquilla salvezza, ovviamente auspicando che la crescita dei giovani possa permettere alla Cimberio di "scalare" posizioni nell’attuale ranking dell’A1:

«Con le premesse attuali l’obiettivo non potrà essere altro che la salvezza, sperando che arrivi il più presto possibile ed in maniera serena. L’obiettivo minimo sarà il quattordicesimo posto con il sogno di arrivare ottavi, ma partendo da neopromossi dovremo andarci con i piedi di piombo cercando di sfruttare il vantaggio iniziale di un organico confermato per 7 decimi e dei tre americani che potranno giocare a memoria. Anche su questa logica abbiamo contato scegliendo Thomas e Slay, dei quali conosciamo già bene pregi e difetti senza che ci fosse il rischio di sorprese di sorta...».

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