Jump to content

Pillastrini non si scompone: siamo indietro coi giocatori chiave, ma sono difficoltà preventivate


Lucaweb

Recommended Posts

(G.S.) - Disamina lucida e serena...ma comunque non preoccupata da parte di Stefano Pillastrini al termine della "due giorni" di Castelfiorentino che ha fotografato comunque un ritardo palese della condizione della Cimberio: nulla di allarmante dopo tre settimane di carico atletico su ritmi sostenuti, ma è chiaro che per vedere la vera Varese ci vorrà ancora qualche settimana...

«L’impressione generale è che siamo molto indietro con i giocatori chiave: ieri non c’era neppure Galanda, mentre Childress è fisiologicamente stanco ed è normale che sia quello meno brillante dopo i carichi iniziali della preparazione. Cotani e Slay debbono ancora smaltire un po’ di sovrappeso, mentre Thomas è a sua volta carico di lavoro ed infatti non ha tirato bene anche se fisicamente è il più a posto degli elementi del gruppo, infine Morandais è appena arrivato ed ancora si deve inserire nel sistema. Gli altri si sono battuti ed hanno fatto il possibile, ma dipendendo molto da certi giocatori al momento siamoa ancora lontani dalla forma migliore...»

Pesante soprattutto la sconfitta inaugurale contro la MPS (sulla quale ha sicuramente pesato anche la stanchezza del viaggio), mentre la Banca Tercas si è rivelata un ostacolo meno "indigesto" per i biancorossi:

«Contro Siena non siamo stati presentabili: ad onor del vero non so chi al momento attuale lo possa essere, ma tra questi sicuramente non ci siamo noi. Contro Teramo abbiamo lottato con grinta e soprattutto siamo andati un po’ meglio sotto il profilo difensivo, ma per arrivare pronti al campionato ci manca ancora tantissimo. La strada è lunga, ma abbiamo 4 settimane disponibili e quelle ci debbono bastare perchè arrivare pronti all’esordio in stagione regolare è fondamentale per il nostro cammino-salvezza».

Il bilancio finale del coach romagnolo è comunque improntato all’insegna dell’ottimismo, valutando comunque in maniera positiva il primo impatto con il "pianeta-A1" dei giovani biancorossi:

«La cosa che conta più di tutte è quella di raggiungere la condizione ottimale, al momento ancora lontana tra i carichi di lavoro pesanti e alcuni aspetti su cui lavorare. Poi le problematiche tecniche sono quelle normali in questo periodo dell’anno: c’è tanto da fare per crescere ma per qualsiasi discorso di progresso sia offensivo che difensivo serve la brillantezza. Quando comunque Teramo ci ha lasciato eseguire senza aggredirci qualcosa di buono si è visto, ma non è che la Banca Tercas fosse poi più brillante di noi: semplicemente a livello individuale Amoroso ed Hoover hanno inventato canestri difficili con le mani in faccia. I giovani? Nel complesso benino, direi comunque Martinoni meglio sabato che ieri ed in generale si vede che stanno migliorando. Di certo però andranno valutati quando saranno pronti i titolari: inutile pensare che tocchi a loro caricarsi la squadra sulle spalle...».

Link to comment
Share on other sites

×
×
  • Create New...