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«Varese va giudicata dopo l’11 ottobre»


Lucaweb

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di Giuseppe Sciascia

Usa liberamente la consueta espressione "cantiere aperto" Stefano Pillastrini per fare il punto della situazione sullo "stato dell’arte" attuale di una Cimberio francamente difficile da valutare nella sua versione rimaneggiata ed "appesantita" dai carichi atletici che nel Trofeo Lombardia di Desio ha aggiunto altre due sconfitte sul suo "personalissimo tabellino" del precampionato.

«Non solo il cantiere è apertissimo, ma è totalmente da allestire - conferma il tecnico biancorosso - Nelle due partite brianzole siamo stati del tutto ingiudicabili: è chiaro che le condizioni particolari degli esterni, specie nella finale contro Milano, hanno generato problemi offensivi a dir poco evidenti, ma si tratta di situazioni facilmente risolvibili quando le cose andranno a posto. E anche le cose buone sono difficilmente commentabili, perchè frutto di intensità ed iniziative personali più che di soluzioni di squadra: a mio avviso però le due gare del PalaDesio fanno testo soltanto in minima parte...».

Il coach romagnolo "spegne" dunque sul nascere le preoccupazioni degli "iper-pessimisti" dopo le 4 sconfitte su altrettante gare di precampionato contro future avversarie di serie A: palese il ritardo della Cimberio tra un Childress visibilmente "provato" dai carichi atletici (i 37 anni si fanno sentire, ma a quell’età i ritmi delle amichevoli "si amministrano"...) e un Morandais che sta scontando le fatiche classiche della "riattivazione" ritardata dopo il suo arrivo "in corsa" all’interno di un gruppo che stava già lavorando per crescere.

«In questo momento Randy è improponibile perchè fatica a smaltire il lavoro ed inoltre ha dolore alle ginocchia, ma il suo valore lo conosciamo tutti ed è fuori discussione: non sono certo preoccupato per le sue condizioni che sono fisiologiche in questo momento della stagione. Così come sono fisiologiche quelle di Morandais, brillante nei primi allenamenti ma ora affaticato più degli altri. Sinceramente non sono nè contento nè scontento: semplicemente penso al lavoro che ci manca da fare e ragiono solo in funzione di arrivare pronto al derby dell’11 ottobre con Milano...». Non mancano comunque le notazioni positive per gli amanti del "bicchiere mezzo pieno": gli iper-ottimisti possono invece tornare "confortati" da Desio sia per l’atteggiamento sempre positivo del gruppo anche in condizioni di gioco "proibitive", che per il buon impatto dei giovani (specie Martinoni, ma anche Antonelli) con il livello di gioco di categoria superiore.

«L’esecuzione offensiva è stata discreta quantomeno perchè diligente, e viste le difficoltà in attacco la voglia di lavorare in retroguardia ha dato segnali promettenti. Però si tratta di aspetti a loro volta migliorabili, anche se è positivo rilevare che ci stiamo provando; è chiaro però che finchè ci manca la pericolosità offensiva dei terminali designati non possiamo affidarci a chi in condizioni normali deve trovare soluzioni negli spazi aperti dai titolari. Certamente ho apprezzato comunque il piglio con il quale i giovani hanno tenuto il campo, sfruttando bene l’occasione di fare esperienza».

A partire da oggi però gli allenamenti di Varese dovrebbero "cambiare registro" passando ad un regime meno atletico e più tecnico: registrare i particolari di gioco è una tappa indispensabile per crescere, approfittando dello "scarico" legato al prossimo ciclo di amichevoli (da martedì 22 a sabato 3 ottobre la Cimberio scenderà in campo ben sei volte) per andare in forma giocando.

«Per vedere la vera Varese serve che entrino in condizione i giocatori deputati a dare qualità al nostro attacco. Ora però l’impostazione del sistema di lavoro entra da una fase generale ad un contesto più specificamente tecnico attraverso questo ciclo di amichevoli che ci permetteranno di curare di più e meglio i particolari. Spero che a poco a poco le condizioni fisiche del gruppo permettano alla squadra di tornare al completo, perchè per crescere abbiamo bisogno di lavorare insieme e tutti. Varese va giudicata dall’11 ottobre in poi, adesso sono solo partite di allenamento...».

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