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Slitta il verdetto, Slay può giocare


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di Giuseppe Sciascia

BASKET Nessuna parola fine al caso-Slay da parte del Tas di Losanna: l’organismo internazionale si è riservato qualche settimana di tempo prima di emettere il verdetto circa il ricorso presentato dalla Wada sulla squalifica di un mese decisa dal Coni (e già scontata dal giocatore) dopo il “caso-antidoping” del novembre 2008 a Teramo. Di fatto, quella di ieri è stata una semplice audizione delle parti voluta dagli “arbitri” nominati dal tribunale: nel corso del dibattimento l’americano della Cimberio ha spiegato le sue ragioni, mentre in favore di Slay (e dell’ex compagno Diaz) hanno testimoniato Fabrizio Frates e Pierfrancesco Betti, ex coach e g.m. della Pepsi Caserta, oltre al medico sociale del club campano. Ascoltati anche i due dottori del Coni che hanno dato origine al provvedimento segnalando il mancato rispetto delle procedure antidoping da parte dell’atleta. A conclusione del procedimento i rappresentanti della Wada hanno proposto una squalifica di due anni (il massimo della pena prevista in tali casi, la stessa che Slay avrebbe subito in caso di positività al test effettuato a Teramo); invece gli avvocati della difesa hanno chiesto la conferma del provvedimento già irrogato dal Coni che non comporterebbe ulteriori sanzioni disciplinari.

La decisione del Tas dovrebbe essere emessa nel giro di tre o quattro settimane (comunque non oltre un mese): in attesa del pronunciamento del tribunale il giocatore potrà continuare a scendere in campo con la Cimberio che per tutelarsi dal rischio di uno stop aveva bloccato lo sloveno Marko Tusek.

Lo slittamento del verdetto fa pertanto decadere l’opzione sul 34enne ex di Roma e Pesaro: di eventuali sostituti di Slay si riparlerà verosimilmente dopo il 15 novembre, con il lungo statunitense che potrà continuare a dare il suo apporto alla causa biancorossa nelle gare casalinghe contro Biella, Avellino e Virtus Bologna (intervallate dalla trasferta di domenica 1 novembre a Montegranaro).

«Da un certo punto di vista possiamo essere tranquilli in vista delle prossime partite e concentrarci sulla preparazione dell’importante sfida di domenica contro Biella - spiega Max Ferraiuolo -. Certo, resta sul capo una bella spada di Damocle, però non cambia nulla rispetto a quando abbiamo firmato Slay. Ovviamente si riparlerà di mercato solo nell’eventualità di una squalifica: finchè Ron potrà giocare non ci servono rinforzi, anche perché l’ipotesi Tusek era legata alla necessità di trovare un sostituto a tempo per l’americano e non ad una effettiva esigenza della squadra».

Da oggi Slay - rientrato in città nella serata di ieri assieme al g.m. biancorosso Cecco Vescovi - tornerà a disposizione di Stefano Pillastrini: in attesa della decisione del Tas, la Cimberio potrà mantenere lo scacchiere tattico scelto dal coach romagnolo nel corso dell’estate, senza la necessità di stravolgimenti in corsa che avrebbero reso problematica la preparazione del match contro Biella. E sia pure con la possibilità che il rischio scongiurato oggi si riproponga negli stessi termini fra un mese (con la necessità di tenersi pronti per un nuovo cambio in corsa), il clan biancorosso resta fiducioso sull’assoluzione del giocatore del 1981, tenendo conto dell’esito positivo di precedenti simili legati al mondo del calcio. Alla vicenda s’è interessata pure la Giba (il sindacato dei giocatori professionisti), presente a Losanna con un suo rappresentante per difendere le ragioni degli atleti contro una richiesta della Wada considerata spropositata rispetto all’entità dell’infrazione commessa.

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