Lucaweb Posted December 11, 2009 Share Posted December 11, 2009 di Giuseppe Sciascia Un esterno capace di produrre punti, ma anche di guidare la squadra in regia: queste le caratteristiche di J.R. Reynolds, il rinforzo perimetrale scelto dalla Cimberio per sbloccare l’impasse dell’attacco biancorosso. Due anni fa alla Vanoli il suo ruolo era quello di segnare (17,7 punti col 50% da 2 e il 36% da 3); lo scorso anno a Villeurbanne invece era il play titolare della squadra che vinse il campionato francese (10,9 punti e 3,9 assist di media). «Reynolds è un play-guardia in grado di giostrare con efficacia in entrambi i ruoli: far canestro è la cosa che gli viene meglio, sicuramente è in grado di produrre punti pur senza essere un mangiapalloni - così lo descrive il coach varesino Stefano Pillastrini - J.R. conosce già il sistema di gioco europeo ed è entusiasta della chiamata di Varese; era una delle alternative a Thomas nella fase iniziale del mercato e le sue motivazioni forti, unitamente al fatto che pur avendo già vinto un titolo in Francia riteniamo abbia ancora grandi potenzialità per esprimere il meglio della sua carriera, ci sono sembrate ragioni sufficienti per puntare su di lui». L’ingaggio dell’esterno del 1984 prodotto dell’università di Virginia modificherà profondamente il volto della Cimberio, spostando Thomas nel ruolo di ala piccola per una trazione posteriore integralmente "a stelle e strisce": «L’innesto di un giocatore con le caratteristiche di Reynolds cambia in maniera sostanziale l’assetto della squadra, però avevamo chiaramente bisogno di un elemento in grado di aumentare il nostro potenziale offensivo, non potendoci affidare interamente alle fiammate di Morandais e alla versione attuale fisicamente limitata di Thomas. L’innesto di J.R. ci permetterà di recuperare Jobey e dare fiato a Childress; chiaro che dovremo sistemarci sotto canestro auspicando la crescita di Tusek e il pieno recupero di Galanda; a questo punto Cotani entrerà stabilmente nella rotazione dei lunghi dai quali ci attendiamo un apporto di quantità, mentre gli esterni dovranno darci la qualità». Duplice dunque la funzione richiesta a Reynolds: sbloccare l’attacco (penultimo della serie A a 72,7 punti di media) e aumentare la pericolosità offensiva di Childress (5,3 punti col 30% da 2 e il 18% da 3 pur con 5,3 assist di media). «La scelta di un elemento capace di giostrare anche in regia ci permetterà di utilizzare Childress anche da guardia: recuperare la sua pericolosità offensiva è un altro obiettivo primario considerando la presenza di due elementi intercambiabili sul perimetro. Reynolds può creare dei tiri per Randy o comunque consentirgli di giocare in uscita dai blocchi e senza palla. Nel contempo andrà fatto il punto della situazione con Passera, spiegandogli il motivo della scelta e il suo ruolo da qui alla fine della stagione: è chiaro che se abbiamo puntato su un giocatore come Reynolds ci rendiamo conto di avere difficoltà in quel reparto. D’altra parte la squadra era stata pensata con Slay, Galanda e Thomas come punti di riferimento offensivi e in quel contesto il ruolo di Marco sarebbe stato diverso, come evidenziato nella gara contro Milano; in questa versione della squadra c’è bisogno di un apporto diverso e il riscontro del campo contro la Virtus ha evidenziato delle difficoltà». Pillastrini auspica infine che l’innesto di Reynolds all’interno del sistema di gioco della Cimberio avvenga in tempi rapidi, senza produrre problemi di "rigetto" nel contesto di una modifica così strutturale dell’assetto: «Il motivo per cui abbiamo puntato su un giocatore produttivo ma non egoista, evitando il classico terminale cui tutti gli altri debbono andare dietro, è proprio quello di non stravolgere eccessivamente il sistema di gioco: sono convinto che J.R. potrà incidere da subito adattandosi velocemente al nostro contesto». Link to comment Share on other sites More sharing options...
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