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Marchionne... Fiat, Chrysler, Lancia, Alfa Romeo


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Mito che , comunque, in qualche modo resiste per la serietà, onestà e dispiacere con cui affronta l' evento.

E taglierà le teste da tagliare.

Aggiungo che, se ho capito bene, Lexus non è coinvolta.

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  • 2 weeks later...
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è bizzarro, perché sto, proprio in queste settimane, leggendo pregiati testi in lingua inglese che raccontano come la toyota sia diventata la toyota e perché tutti dovrebbero imparare...

però il presidente lo ha detto chiaro: si sono fatti ingolosire dai numeri e hanno abbandonato il loro tradizionale approccio, facendo vaccate, evidentemente...

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Per completezza :

I difetti all'origine dei richiami Toyota

Diversi problemi tecnici iniziati nell'autunno del 2009 hanno costretto la Toyota a richiamare milioni di veicoli: di seguito i principali difetti riscontrati dalla casa giapponese.

Freni: riguardano l'ultima serie della Prius - la vettura ibrida di maggior successo sul mercato mondiale - uscita l'anno sorso; in caso di temperature particolarmente basse il sistema idraulico potrebbe avere una risposta tardiva.

Tappetini: quello in corrispondenza del posto guida potrebbe incastrarsi sull'acceleratore, bloccandolo a fine corsa; il richiamo ha riguardato oltre 5 milioni di veicoli sia Toyota che Lexus, costruiti a partire dal 2004 e tutti venduti sui mercati statunitense e canadese.

Acceleratore: il difetto riguarda la progettazione del pedale, fabbricato dalla statunitense Cts; in caso di condensa all'interno dell'abitacolo il pedale può infatti rimanere bloccato a fine corsa. Il richiamo corrispondente riguarda 4,6 milioni di vetture in tutto il mondo, la metà delle quali negli Stati Uniti e 1,8 milioni in Europa; nessun problema per le auto giapponesi, equipaggiate da altri fornitori.

_____________________________

Cintinuo a stimare infinitamente Toyota !

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Per completezza :

I difetti all'origine dei richiami Toyota

Diversi problemi tecnici iniziati nell'autunno del 2009 hanno costretto la Toyota a richiamare milioni di veicoli: di seguito i principali difetti riscontrati dalla casa giapponese.

Freni: riguardano l'ultima serie della Prius - la vettura ibrida di maggior successo sul mercato mondiale - uscita l'anno sorso; in caso di temperature particolarmente basse il sistema idraulico potrebbe avere una risposta tardiva.

Tappetini: quello in corrispondenza del posto guida potrebbe incastrarsi sull'acceleratore, bloccandolo a fine corsa; il richiamo ha riguardato oltre 5 milioni di veicoli sia Toyota che Lexus, costruiti a partire dal 2004 e tutti venduti sui mercati statunitense e canadese.

Acceleratore: il difetto riguarda la progettazione del pedale, fabbricato dalla statunitense Cts; in caso di condensa all'interno dell'abitacolo il pedale può infatti rimanere bloccato a fine corsa. Il richiamo corrispondente riguarda 4,6 milioni di vetture in tutto il mondo, la metà delle quali negli Stati Uniti e 1,8 milioni in Europa; nessun problema per le auto giapponesi, equipaggiate da altri fornitori.

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Cintinuo a stimare infinitamente Toyota !

Penso che se facessero gli stessi test su tutte le auto di altre marche in circolazione ..... :D

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Richiami ne fanno tutti alcuni pubblicizzati altri meno....diciamo che quando c'è di mezzo il mercato americano ci sono regole più stringenti che obbligano ad una certa pubblicità del difetto...

...in Europa capita che si aspetti il cliente arrivare per altri motivi in concessionaria, per controllare/sistemare il tal difetto. Questo genera un clamore infinitamente minore.

Toyota rimane uno dei costruttori migliori al mondo.

Edited by Lucaweb
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Certo ragazzi che proprio parlare male di Toyota qua dentro e' peggio che toccare i Roosters del 99, e che cacchio!

Anni fa una delegazione della mia azienda si reco' in pellegrinaggio presso una fabbrica di Toyota negli USA per cercare di studiarne le magie. E' noto che una delle figure tipiche del mondo dei frigoriferi e' quella del battilamiera, un omino esperto che con il martelletto magicamente tira fuori i bozzi che a volte risultano dal processo di produzione.

Ebbene tutti i nostri ebbero modi di vedere che a fine linea della Toyota, si trovavano gli stessissimi battilamiera intenti a tirar fuori i bozzi dalle portiere, come avviene anche in FIAT.

Tutti noi abbiamo studiato a lungo il modello Toyota e certamente, unitamente ad un bel po' di sana mitologia, c'e' moltissimo di buon senso in quello che (dicono) fanno.

Toyota ha delle ottime cifre di qualita' e per questo e' giustamente ammirata. Questo e' un fatto.

Pero' adesso ditemi: se una FIAT o una Renault avesse annunciato un richiamo nello stesso modo, con il presidente che dice "Si, in effetti abbiamo deciso di guardare ai margini ed abbiamo smesso di usare il nostro famoso metodo" cosa avreste detto? "BRAVO PIRLA!" ed invece siete li' ad osannare, a stimare infinitamente.

Ora ovviamente io penso che la verita' sia nel mezzo: Toyota era e rimane una delle migliori aziende automobilistiche mondiali, ma ha commesso un clamoroso errore manageriale di valutazione, una di quelle cose per cui tutti credevamo al "Modello Toyota". Toyota si e' accontentata di essere la migliore "Relativamente" ovvero sfruttando la debolezza strutturale degli altri, per fare un po' di cash sminchiando un po' i suoi prodotti sicuri del fatto che comunque essere un superlativo relativo fosse tanto buono che essere un superlativo assoluto. In termini di business ci puo' anche stare.

Roosters pare essere certo e quasi felice che "taglieranno teste" come se gli stessi ingegneri o uomini di marketing che fino a ieri erano dei geni e quasi degli idoli si fossero rincoglioniti di colpo e meritassero la punizione massima. La realta', io credo, e' semplicemente che si e' chiesto loro di lavorare in condizioni differenti di budget e di limitazioni. Hanno fatto il massimo, come sempre, ma questo e' il risultato. Un rischio calcolato, ma calcolato male.

Le teste che dovrebbero cadere, sempre che questa sia la risposta giusta, dovrebbero essere quelle del board a partire proprio dal presidente che tanto piace per dignita': e' lui che ha messo il suo team in condizione di fallire.

Comunque, a questi livelli, e' del tutto opinabile che tagliare teste sia una cosa di buon senso. Perche' dopo che hai tagliato ne devi comunque trovare di migliori, e quando ti chiami Toyota non e' mica detto che la cosa sia cosi' semplice.

Chiudo dicendo che sarebbe interessante capire, se possibile, se questi recall siano stati del tutto volontari e maturati a seguito di test interni o se prima di reagire (come per altro normale) Toyota sia stata citata da un po' di famigliole americane che hanno dovuto scrostare qualche parente da qualche platano. Nel primo caso, sarebbe un esempio di integrita', nel secondo di normalita'.

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Certo ragazzi che proprio parlare male di Toyota qua dentro e' peggio che toccare i Roosters del 99, e che cacchio!

Anni fa una delegazione della mia azienda si reco' in pellegrinaggio presso una fabbrica di Toyota negli USA per cercare di studiarne le magie. E' noto che una delle figure tipiche del mondo dei frigoriferi e' quella del battilamiera, un omino esperto che con il martelletto magicamente tira fuori i bozzi che a volte risultano dal processo di produzione.

Ebbene tutti i nostri ebbero modi di vedere che a fine linea della Toyota, si trovavano gli stessissimi battilamiera intenti a tirar fuori i bozzi dalle portiere, come avviene anche in FIAT.

Tutti noi abbiamo studiato a lungo il modello Toyota e certamente, unitamente ad un bel po' di sana mitologia, c'e' moltissimo di buon senso in quello che (dicono) fanno.

Toyota ha delle ottime cifre di qualita' e per questo e' giustamente ammirata. Questo e' un fatto.

Pero' adesso ditemi: se una FIAT o una Renault avesse annunciato un richiamo nello stesso modo, con il presidente che dice "Si, in effetti abbiamo deciso di guardare ai margini ed abbiamo smesso di usare il nostro famoso metodo" cosa avreste detto? "BRAVO PIRLA!" ed invece siete li' ad osannare, a stimare infinitamente.

Ora ovviamente io penso che la verita' sia nel mezzo: Toyota era e rimane una delle migliori aziende automobilistiche mondiali, ma ha commesso un clamoroso errore manageriale di valutazione, una di quelle cose per cui tutti credevamo al "Modello Toyota". Toyota si e' accontentata di essere la migliore "Relativamente" ovvero sfruttando la debolezza strutturale degli altri, per fare un po' di cash sminchiando un po' i suoi prodotti sicuri del fatto che comunque essere un superlativo relativo fosse tanto buono che essere un superlativo assoluto. In termini di business ci puo' anche stare.

Roosters pare essere certo e quasi felice che "taglieranno teste" come se gli stessi ingegneri o uomini di marketing che fino a ieri erano dei geni e quasi degli idoli si fossero rincoglioniti di colpo e meritassero la punizione massima. La realta', io credo, e' semplicemente che si e' chiesto loro di lavorare in condizioni differenti di budget e di limitazioni. Hanno fatto il massimo, come sempre, ma questo e' il risultato. Un rischio calcolato, ma calcolato male.

Le teste che dovrebbero cadere, sempre che questa sia la risposta giusta, dovrebbero essere quelle del board a partire proprio dal presidente che tanto piace per dignita': e' lui che ha messo il suo team in condizione di fallire.

Comunque, a questi livelli, e' del tutto opinabile che tagliare teste sia una cosa di buon senso. Perche' dopo che hai tagliato ne devi comunque trovare di migliori, e quando ti chiami Toyota non e' mica detto che la cosa sia cosi' semplice.

Chiudo dicendo che sarebbe interessante capire, se possibile, se questi recall siano stati del tutto volontari e maturati a seguito di test interni o se prima di reagire (come per altro normale) Toyota sia stata citata da un po' di famigliole americane che hanno dovuto scrostare qualche parente da qualche platano. Nel primo caso, sarebbe un esempio di integrita', nel secondo di normalita'.

Ammazzalo che post....

Dunque, nei miei 26 anni da automobilista ne ho visti molti, moltissimi di "difetti " di fabbricazione sulle auto italiane (un tempo un "must" nella mia famiglia), dai manicotti che saltano in autostrada, alle centraline elettroniche che ti spengono la vettura in galleria...

Tutti "difetti" che, giunti in concessionaria, risultavano già ben noti, numerosissimi e non sempre di facile soluzione.

Non ho mai sentito di richiami ufficiali.

Col passare del tempo si è cominciato a parlare di classifiche di affidabilità, dalle quali sembrava emergere che anche il mito dell' auto tedesca

si era , ormai, sgretolato. Ne usciva invece una industria automobilistica nipponica di primo livelllo.

Livello che non posso altro che confermare avendo direttamente verificato (soprattutto sul marchio Toyota, appunto) l' estrema bontà del prodotto;

dal mitico Rav 4, passando per Yaris ed Avensis ; centinaia di migliaia di Km di affidabilità assoluta ( e con garanzie da 3 a 5 anni......)

Toyota è diventato rapidamente il 2° costruttore mondiale; ovviamente ha rivisto il suo assetto produttivo e si è affidata a fornitori "esterni", come gli americani del pedale dell' acceleratore. Quelle saranno le prime teste tagliate.

Sono altresì convinto che proprio il board da te citato sia a più alto rischio decapitazione, molto più che non ingegneri o direttori marketing.

Decapitazione che, conoscendo lo spirito/orgoglio nipponico, potrebbe anche essere autoinflitta....

Chiudo dicendo che data la natura dei difetti, quasi risibile per l'automobilista italico, non credo proprio che il richiamo sia stato dettato dalla citazione di famiglie americane spalmatesi su platani.

Però magari mi sbaglio...

Edited by ROOSTERS99
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C'è poco da fare, lo sminchiamento dei prodotti e dei processi di sviluppo alla ricerca estrema del costo non possono che partorire mostri.

E se ci casca pure un mito come Toyota...c'è poco da stare allegri.

Pietro & Paolo :D:D:D

nella frase sopra c'è tutto , ma proprio tutto .

E vale pr le auto , per i frigo , per l'abbigliamento , per i pc , per TUTTO .

Ivi compreso , purtroppo , il cibo .

E non si vede la fine .

Mala tempora currunt .

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Non ho capito la risibilita' dei difetti.

Per quanto riguarda i fornitori, se avessi letto THE MACHINE THAT CHANGED THE WORLD ( :D ) sapresti che uno dei mega vanti di Toyota e' (era?) quello di avere coi propri fornitori di prima fascia (tier I) un rapporto privilegiato che li portava a pagarli il giusto in cambio di ottima collaborazione e qualita'.

Io penso che in periodi di difficolta', i Giap si siano trasformati in acquisitori ben meno filantropici, cercando il prezzo a tutti i costi spremendo tutti come limoni. Nel contempo avranno allargato le maglie del loro (leggendario) controllo qualita'.

Va che io continuo a dire che sono una gran ditta, dico solo che da oggi sono ai miei occhi MOLTO, MA MOLTO piu' terrestri.

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Come sempre, invece di cercare di allinearsi al vertice qualitativo è il vertice che si allinea verso il basso.

Fa specie che anche i giapponesi stiano seguendo questo andazzo, e non solo Toyota... in campo motociclistico Honda ha avuto un 2009 da incubo e non

solo per la crisi....

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Non ho capito la risibilita' dei difetti.

Per quanto riguarda i fornitori, se avessi letto THE MACHINE THAT CHANGED THE WORLD ( :D ) sapresti che uno dei mega vanti di Toyota e' (era?) quello di avere coi propri fornitori di prima fascia (tier I) un rapporto privilegiato che li portava a pagarli il giusto in cambio di ottima collaborazione e qualita'.

Io penso che in periodi di difficolta', i Giap si siano trasformati in acquisitori ben meno filantropici, cercando il prezzo a tutti i costi spremendo tutti come limoni. Nel contempo avranno allargato le maglie del loro (leggendario) controllo qualita'.

Va che io continuo a dire che sono una gran ditta, dico solo che da oggi sono ai miei occhi MOLTO, MA MOLTO piu' terrestri.

Oh, Paolo, a me :

Freni: riguardano l'ultima serie della Prius - la vettura ibrida di maggior successo sul mercato mondiale - uscita l'anno sorso; in caso di temperature particolarmente basse il sistema idraulico potrebbe avere una risposta tardiva.

Tappetini: quello in corrispondenza del posto guida potrebbe incastrarsi sull'acceleratore, bloccandolo a fine corsa; il richiamo ha riguardato oltre 5 milioni di veicoli sia Toyota che Lexus, costruiti a partire dal 2004 e tutti venduti sui mercati statunitense e canadese.

paiono difetti al limite del ridicolo.......

Poi, noi i dettagli non li sparemo mai riguardo al rapporto Toyota-fornitori, e se è cambiata la loro filosofia ; tendo comunque ancora a fidarmi di loro e del loro controllo qualità.

Bisognerebbe, infne , chiedersi chi sta forzando questa catastrofica corsa alla ricerca dei prezzi ??

Credo tu sia nel posto giusto per una risposta.... :D

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Sara', ma intanto in USA e' gia' stata istruita una class action, incidenti superiori a cento (fonte ANSA).

Adesso, sinceramente..tu pensi che il signor Toyoda metta li una miliardata e mezzo di dollari cosi' tanto per far vedere di essere superiore? Possibile, ma non probabile. Se lo facesse i suoi azionisti lo internerebbero all'istante (e a ragione).

Lo sminchiamento dei prezzi e' il risultato di una mostruosa sovra capacita' che le industrie occidentali hanno costruito e che ora, obtorto collo, sono costrette a saziare. La Cina si e' fatta trovare pronta, come gia' ltalia quarant'anni fa.

Attenzione che la catastrofica corsa e' alla ricerca DEI COSTI, perche' I PREZZI (sti bastardi) non e' che necessariamente seguano.

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Sara', ma intanto in USA e' gia' stata istruita una class action, incidenti superiori a cento (fonte ANSA).

Adesso, sinceramente..tu pensi che il signor Toyoda metta li una miliardata e mezzo di dollari cosi' tanto per far vedere di essere superiore? Possibile, ma non probabile. Se lo facesse i suoi azionisti lo internerebbero all'istante (e a ragione).

Lo sminchiamento dei prezzi e' il risultato di una mostruosa sovra capacita' che le industrie occidentali hanno costruito e che ora, obtorto collo, sono costrette a saziare. La Cina si e' fatta trovare pronta, come gia' ltalia quarant'anni fa.

Attenzione che la catastrofica corsa e' alla ricerca DEI COSTI, perche' I PREZZI (sti bastardi) non e' che necessariamente seguano.

Giustissima precisazione su costi e prezzi.....

Quando parli di " mostruosa sovra capacita' che le industrie occidentali hanno costruito ", parli di industria automobilistica o in generale ??

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Tappetini: quello in corrispondenza del posto guida potrebbe incastrarsi sull'acceleratore, bloccandolo a fine corsa; il richiamo ha riguardato oltre 5 milioni di veicoli sia Toyota che Lexus, costruiti a partire dal 2004 e tutti venduti sui mercati statunitense e canadese.

a me succede da sempre, su qualunque auto io abbia avuto (ford, opel, renault, fiat nell'ordine)

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Non ho capito la risibilita' dei difetti.

Per quanto riguarda i fornitori, se avessi letto THE MACHINE THAT CHANGED THE WORLD ( :D ) sapresti che uno dei mega vanti di Toyota e' (era?) quello di avere coi propri fornitori di prima fascia (tier I) un rapporto privilegiato che li portava a pagarli il giusto in cambio di ottima collaborazione e qualita'.

Io penso che in periodi di difficolta', i Giap si siano trasformati in acquisitori ben meno filantropici, cercando il prezzo a tutti i costi spremendo tutti come limoni. Nel contempo avranno allargato le maglie del loro (leggendario) controllo qualita'.

Va che io continuo a dire che sono una gran ditta, dico solo che da oggi sono ai miei occhi MOLTO, MA MOLTO piu' terrestri.

ho finito di leggerlo, nell'ultima edizione disponibile, 10 giorni fa.

in realtà il rapporto con i fornitori è molto più articolato di come lo descrivi, perché, spesso, sono responsabili in toto della progettazione e realizzazione del particolare fornito.

quindi, è possibilissimo che abbiano "sloaneizzato" il loro rapporto con i fornitori, come tu intendi, ma anche che sia stato il fornitore a promettere cose che non poteva mantenere in termini di controllo qualità che, in teoria, toyota non dovrebbe fare sui singoli componenti.

in ogni caso, se tutto questo è successo, il ritorno di un membro della famiglia alla presidenza, fatto relativamente recente, è probabile segnale che già avessero capito che qualcosa non quagliava.

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Certo ragazzi che proprio parlare male di Toyota qua dentro e' peggio che toccare i Roosters del 99, e che cacchio!

Anni fa una delegazione della mia azienda si reco' in pellegrinaggio presso una fabbrica di Toyota negli USA per cercare di studiarne le magie. E' noto che una delle figure tipiche del mondo dei frigoriferi e' quella del battilamiera, un omino esperto che con il martelletto magicamente tira fuori i bozzi che a volte risultano dal processo di produzione.

Ebbene tutti i nostri ebbero modi di vedere che a fine linea della Toyota, si trovavano gli stessissimi battilamiera intenti a tirar fuori i bozzi dalle portiere, come avviene anche in FIAT.

Tutti noi abbiamo studiato a lungo il modello Toyota e certamente, unitamente ad un bel po' di sana mitologia, c'e' moltissimo di buon senso in quello che (dicono) fanno.

Toyota ha delle ottime cifre di qualita' e per questo e' giustamente ammirata. Questo e' un fatto.

Pero' adesso ditemi: se una FIAT o una Renault avesse annunciato un richiamo nello stesso modo, con il presidente che dice "Si, in effetti abbiamo deciso di guardare ai margini ed abbiamo smesso di usare il nostro famoso metodo" cosa avreste detto? "BRAVO PIRLA!" ed invece siete li' ad osannare, a stimare infinitamente.

Ora ovviamente io penso che la verita' sia nel mezzo: Toyota era e rimane una delle migliori aziende automobilistiche mondiali, ma ha commesso un clamoroso errore manageriale di valutazione, una di quelle cose per cui tutti credevamo al "Modello Toyota". Toyota si e' accontentata di essere la migliore "Relativamente" ovvero sfruttando la debolezza strutturale degli altri, per fare un po' di cash sminchiando un po' i suoi prodotti sicuri del fatto che comunque essere un superlativo relativo fosse tanto buono che essere un superlativo assoluto. In termini di business ci puo' anche stare.

Roosters pare essere certo e quasi felice che "taglieranno teste" come se gli stessi ingegneri o uomini di marketing che fino a ieri erano dei geni e quasi degli idoli si fossero rincoglioniti di colpo e meritassero la punizione massima. La realta', io credo, e' semplicemente che si e' chiesto loro di lavorare in condizioni differenti di budget e di limitazioni. Hanno fatto il massimo, come sempre, ma questo e' il risultato. Un rischio calcolato, ma calcolato male.

Le teste che dovrebbero cadere, sempre che questa sia la risposta giusta, dovrebbero essere quelle del board a partire proprio dal presidente che tanto piace per dignita': e' lui che ha messo il suo team in condizione di fallire.

Comunque, a questi livelli, e' del tutto opinabile che tagliare teste sia una cosa di buon senso. Perche' dopo che hai tagliato ne devi comunque trovare di migliori, e quando ti chiami Toyota non e' mica detto che la cosa sia cosi' semplice.

Chiudo dicendo che sarebbe interessante capire, se possibile, se questi recall siano stati del tutto volontari e maturati a seguito di test interni o se prima di reagire (come per altro normale) Toyota sia stata citata da un po' di famigliole americane che hanno dovuto scrostare qualche parente da qualche platano. Nel primo caso, sarebbe un esempio di integrita', nel secondo di normalita'.

97 minuti d'applausi.

ps: mi pare che qualche platano sia stato scrostato, tra l'altro... :D (l'ho sentito dire a voce da qualcuno che commentava la notizia, non ve lo giuro)

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  • 2 weeks later...

23 febbraio 2010

Domani c’è il confronto tra il Presidente Toyoda e il Congresso americano

Toyota di lotta e di governo

Dai documenti che emergono in queste ore, i giapponesi elogiano i regolatori che chiudono un occhio ma accusano Obama di “interventismo”

Fino a 24 ore fa, l’audizione di domani del presidente della Toyota di fronte ai congressmen americani si annunciava come un appuntamento da non perdere. Ora però, visti i documenti interni della Casa giapponese resi pubblici per l’occasione dal Congresso, il confronto diretto tra il maggiore produttore di automobili del pianeta e i parlamentari della democrazia più potente del globo promette scintille. Akio Toyoda, nipote di quel Kiichiro che nel 1937 fondò il gruppo, si è finalmente deciso a volare a Washington per offrire spiegazioni sulle ultime disavventure della società che negli Stati Uniti ha il suo mercato più importante. Il 21 gennaio scorso, infatti, la Toyota ha annunciato il richiamo di oltre otto milioni di veicoli in tutto il mondo, a causa di difetti ai freni e all’acceleratore; e per far fronte al calo delle vendite, ieri, è stata annunciata anche la chiusura temporanea di alcuni stabilimenti in Francia e Regno Unito.

Il presidente e amministratore delegato Akio, sin da subito, non ha brillato per tempestività di reazione, hanno notato gli osservatori. La prima apparizione in pubblico c’è stata soltanto due settimane dopo, il 5 febbraio, con annessa polemica sull’inchino a reti unificate, che secondo gli esperti di bon ton orientale era più simile a un semplice saluto che a un vero e proprio gesto di scuse. E che le risposte date ai reporter siano state evasive sembra averlo capito lo stesso Akio, che si è detto consapevole delle “critiche ricevute per non essersi presentato in pubblico prima” e, scommettendo sulla sua capacità di “kaizen” (miglioramento), ha chiesto: “Giudicatemi sulla base delle decisioni che prenderò d’ora in avanti”. Poi però sono venuti pure i tentennamenti sull’opportunità di una sua presenza a Washington.

Una commissione del Congresso ha deciso infatti che mercoledì mattina occorrerà sentire il rampollo dei Toyoda sul seguente tema: “I pedali dell’acceleratore di Toyota: il pubblico è a rischio?”. Il titolo dell’incontro non sarà sexy, ma intanto nei mercati – anche finanziari – cresce l’attesa. In molti si chiedono se la “qualità totale” di Toyota sarà in grado di riprendersi dal colpo subìto; certo che con consumatori, giornalisti e parlamentari scatenati a scavare nel passato della Casa giapponese, non sarà una passeggiata. Ieri, per esempio, sono emerse quelle che alcuni reputano essere le prove di un tentativo di Toyota di minimizzare problemi tecnici già emersi negli anni passati. In particolare, da un memo interno alla società acquisito dal Congresso, risulta che gli uffici di Washington di Toyota si sarebbero recentemente felicitati per aver risparmiato oltre 100 milioni di dollari nel 2007. Allora i giapponesi sarebbero infatti riusciti a convincere i regolatori americani a chiudere un’indagine su un problema di accelerazione dei modelli Camry e Lexus ES 350, spostando l’attenzione sulla semplice sostituzione di un tappetino.

“Toyota di governo”, dunque, almeno nel 2007. Perché invece con l’elezione di Barack Obama la musica cambia, stando alla lettura di alcune slide a circolazione interna redatte dagli uffici del gruppo e rese pubbliche ieri dalla rivista on line “The Politico”. Nel documento, che verosimilmente è stato utilizzato come briefing dai lobbisti della società presenti a Washington, sono contenuti giudizi tranchant sul nuovo corso democratico. Tra “le sfide per Toyota” è annoverato infatti “l’ambiente politico in trasformazione”, caratterizzato da “un’Amministrazione e da un Congresso interventisti”, autori di “un numero crescente di leggi e regolamentazioni”. Come se non bastasse, nello stesso rapporto non si manca di far notare “un atteggiamento non favorevole all’industria” da parte dell’agenzia per la Sicurezza stradale (Nhtsa) e “il sostegno massiccio del governo per i produttori di auto di Detroit”. Tutti concorrenti di Toyota, ovviamente. Compresa la Chrysler dell’ad Sergio Marchionne che, in un’intervista rilasciata nel fine settimana al Financial Times, utilizzava invece toni più accondiscendenti nei confronti dei democratici.

Le critiche di Toyota all’Amministrazione Obama potranno far piacere a qualcuno dei politici americani, ma certo non renderanno più facile l’audizione di domani. Tanto che Akio Toyoda, secondo alcune indiscrezioni, da giorni starebbe conducendole prove generali, con figuranti assunti per simulare il fuoco incrociato di domande che con molta probabilità arriverà dagli scranni parlamentari. Toyoda prepara le possibili risposte, ma ancora non ha nemmeno deciso se pronunciarle in giapponese o nel suo inglese incerto.

© 2009 - FOGLIO QUOTIDIANO

di Marco Valerio Lo Prete

____________________________________________

Bah....

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Integro, perche' seguendo per forza di cose la CNN non posso fare a meno di interessarmi di due cose che vengono bombardate ad ogni ora: Tiger Woods ed il suo pisello irrefrenabile e la Toyota.

Tralasciando il piccolo satiro abbronzato (patetico e in malafede, comunque), veniamo a Toyota.

Siamo in presenza veramente di una autentica operazione di deicidio. Toyota, per anni modello di qualsiasi cosa vogliate adesso e' totalmente carne di porco. Presa per il culo in ogni show possibile e immaginabile (Letterman, che mi piace seguire, la sputtana ogni sera), sottoposta ad un linciaggio a colpi di interviste strappalacrime a ex clienti spatasciatisi sui platani degli States (non tutti per la verita'), oramai e' sinonimo di incompetenza e soprattutto di pericolosita'.

Toyota ed il suo presidente sono ad un passo dalla distruzione mediatica.

Ora due considerazioni

a. Gli USA sono in PESSIMA FEDE. Loro ovviamente non hanno MAI amato le case giapponesi, se le sono sempre e solo fatte andare bene perche' incontrovertibilmente meglio delle americane. Ora siamo al redde rationem e pestano come fabbri, non essendo un popolo che ha "uso di mondi" o capacita' di discriminare le sfumature di grigio . Questo "Daje ar giapponese" infatti non fara' di GM, Chrysler o Ford aziende migliori o piu' competitive....ma questo non e' per loro cosi' chiaro.

b. Vedremo tutto questo tentativo, anche del guerrafondaio uomo immagine che siede alla casa bianca, di far secca Toyota quanto filtrera' nei numeri di vendita. Perche' se e' vero che hanno fatto molteplici cazzate, ogni giorno ne esce una nuova, non e' mica detto che non rimangano una delle piu' serie ed affidabili aziende da cui comprare un'auto. Soprattutto in un contesto competitivo non esattamente di eccellenza come quello automotive.

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