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"Banditi dall' Europa. Piove dentro."


Lucaweb

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di Francesco Caielli

Varese vuole il

nuovo palazzetto.

Perché la città del

basket per eccellenza

non può permettersi

il lusso di farsi

bastare il vetusto

Lino Oldrini, fatiscente

e tenuto in piedi solo dalla sua

storia, perché con il palazzo attuale è

vietato pensare in grande visto che per

poter giocare in Eurolega ci vorrà un

impianto da ottomila posti, perché il

PalaWhirlpool è pieno di acciacchi e

mantenerlo costa un sacco di soldi.

«Il palazzetto di Masnago - racconta

Marco Zamberletti, responsabile

marketing della Pallacanestro Varese -

nasce da un progetto degli anni sessanta,

ma fin dall'inizio è stata un'opera

incompiuta visto che rispetto al disegno

iniziale è stato costruito con un

pezzo in meno. Per non parlare poi dell'ampliamento

degli anni novanta, fatto a metà, che è lì da vedere».

Perché serve un palazzetto nuovo?

Direi che l'attuale impianto presenta

una serie di problemi che possono essere

raggruppati in tre categorie distinte.

Sentiamo.

Innanzitutto ci sono grossi problemi di

spazi. Ci sono solo due spogliatoi, per

esempio, quindi è impossibile ospitare

un torneo con più squadre o un quadrangolare,

tipo la Final Four della

Coppa Italia di LegaDue dell'anno scorso,

che ci sarebbe piaciuto provare a

organizzare. Mancanza di spazi significa

l'impossibilità di sfruttare commercialmente

il palazzetto e di mettere in

pratica le idee di marketing che ci vengono.

Non abbiamo una sala vip dove

ospitare i nostri sponsor, non abbiamo

lo spazio per un negozio dove vendere

il nostro merchandising.

Il secondo gruppo di problemi?

Sono problemi di tipo strutturale, che

impediscono di utilizzare il palazzetto

per manifestazioni diverse dalle partite

di pallacanestro. L'acustica è pietosa

e diventa un problema fare dei

concerti, il parterre è fisso e non si può

spostare, mentre in tutti gli altri impianti

(compreso quello di Busto), è

sufficiente schiacciare un bottone per

ritirare le sedie.

E per finire?

Per finire, basti dire che piove dentro:

al primo temporale i corridoi e le biglietterie

si allagano, il tetto non tiene

più e si bagnano alcune zone delle tribune.

E poi i costi di gestione sono

enormi, a partire dalle spese per il riscaldamento

fino alla manutenzione

ordinaria. Un palazzetto nuovo, un impianto

moderno, ci permetterebbe di

lavorare bene e di pensare in grande: a

Biella l'hanno appena inaugurato, cos'hanno

loro più di noi?

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