Lucaweb Posted January 26, 2010 Share Posted January 26, 2010 di GIANCARLO PIGIONATTI Senza due punti sacrosanti, persi per strada dagli amministratori biancorossi, Pillastrini e i suoi uomini affrontano subito una grande prova psicologica per tornare laddove già c'erano, con merito e cuore. Ci vuole un bello sforzo, dopo il danno combinato sotto lo stesso tetto, ma bisogna riprendere subito quel mattone, finito in briciole, per puntellare la posizione. In ogni caso non è la stessa cosa: battendo Roma, la Cimberio si ritroverebbe con gli stessi punti che aveva prima del mancato impegno contributivo in scadenza e non in una posizione più nobile. Già, farsi del male con le proprie mani non è da tutti: evidentemente Varese è un club particolare, sino e magari a ritenere, da parte degli uffici del Gruppo che gestiscono anche l'attività cestistica, più accettabile la penalizzazione in classifica piuttosto che una multa salata. Ormai è andata così, aspettando il ricorso e un nuovo giudizio, per capire se questo beffardo ammanco farà la differenza in fatto di qualificazione ai play off. Potrebbe essere, invece, diverso il discorso per la qualificazione alle finali di Coppa Italia: il prossimo 24 gennaio conosceremo il destino di Varese con o senza potenti recriminazioni. Rabbia a parte, non possono mancare fiducia e stima per la famiglia Castiglioni che, sola o con pochi amici, garantisce le maggiori risorse finanziarie, quindi una continuità che appaga le passioni d'una grande piazza. Questo principio dev'essere chiaro. Come hanno reagito squadra e allenatore? Se sono esatte certe notizie e percezioni, abbastanza bene, facendosi serenamente una ragione delle conseguenze patite. Come dire che Pillastrini e i suoi uomini pensano a fare la propria parte, se poi sono altri a metter loro i bastoni tra le ruote, si assumano ogni responsabilità. La Lottomatica, domani a Masnago, in un mezzogiorno di fuoco, viene da una crisi di identità di gruppo, nonostante i tanti valori sparsi o persi nelle sue file. Il presidente Toti che Unicredit vorrebbe in scalata verso l'altra Roma, quella di calcio, massima per prestigio, probabilmente ha sbagliato qualche mossa nell'affidare la nuova edizione della Lottomatica a certezze solo pretese, come quella di una conduzione, peraltro già liquidata, nelle mani di un inesperto Nando Gentile. Ed ora ricomincia il suo campionato proprio da Varese e con l'energico Boniciolli, dopo aver fatto fiasco, in Eurolega, contro il Maroussi di un Billy Keys super. L'ex biancorosso, che personalmente avremmo confermato, mentre Varese lo "segò" per preferirgli Capin il cui seguito è noto, ha fatto, non a caso, la differenza contro una Lottomatica nella quale i play sembrano segnare il passo di alcuni limiti di squadra. Vitali, bravo fin che si vuole, ma non un vero regista, ci riporta alla mente Gigio Mentasti e Dino Boselli cui stroncammo una carriera da regista. Il primo ci tolse il saluto, nel secondo caso era la moglie a pizzicarci. Gigio e Dino erano guardie fantastiche ma avere una squadra in mano è un'arte che non s'inventa. Roma, si diceva, è ricca di talenti ma ancora non è riuscita a esprimere una sua collocazione nelle gerarchie del campionato, anzi si trova a rincorrere e con affanno, mentre Varese sembra l'esatto opposto, almeno sino a prova contraria, possedendo una dimensione precisa, che le dà forza morale, al di là del potenziale dei suoi giocatori, cresciuto peraltro con il certificato di guarigione per Thomas, Morandais, Galanda e con l'ingaggio di un Tusek, da tempo presente all'appello e di un Reynolds, ancora attendibile. Dev'essere elevata l'attenzione ai lunghi coltelli giallorossi, soprattutto per evitare un'impennata di Crosariol il quale, si sa, a volte, si "disperde" da solo. E' un match da interpretare subito, per farlo proprio. E questa Cimberio, in una gara così speciale, per quel che è accaduto, pretende l'uno fisso. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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