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Dalmonte: «È uno spareggio»


Lucaweb

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Sono serviti quasi due mesi alla Scavolini Pesaro per festeggiare il primo successo stagionale; ma dopo aver rotto il ghiaccio la formazione di Luca Dalmonte (foto in alto) ci ha preso gusto, conquistando 5 vittorie nelle ultime 6 partite (unico passo falso la beffa in volata sul campo della Virtus Bologna).

A spiegare come sia stato superato il momento critico è lo stesso tecnico imolese (primo candidato per l’incarico da assistant coach in Nazionale a fianco di Simone Pianigiani), che sottolinea l’importanza del pieno recupero di Eric Williams e dell’arrivo del tiratore serbo Cvetkovic per restituire all’organico la fisionomia completa:

«C’è un passaggio fondamentale che ci ha portato ad iniziare a vincere: dopo tanti problemi iniziali, la squadra ha finalmente assunto la fisionomia che avevamo pensato in estate, non solo per il rientro e il raggiungimento della piena condizione di Williams, ma anche per l’aggiunta di un esterno di valore come Cvetkovic. In realtà anche in molte delle otto sconfitte iniziali a detta di molti la qualità del gioco espresso era stata positiva, e spesso - contro Milano e Treviso, ma anche a Caserta - al di là del volume prodotto siamo stati condannati negli ultimi possessi. Ora però siamo al completo e possiamo sviluppare quel progetto tecnico ideato in estate, con i risultati delle ultime partite come conseguenza».

Così dallo "zero al quoto" dopo 8 giornate la Scavolini ha rapidamente risalito la china fino all’attuale quota 10 che la vede appaiata al quart’ultimo posto con Varese in vista di una partita delicata per entrambe: «La classifica non è ancora completamente raddrizzata ma certo la situazione inizia ad essere confortante; certo bisogna essere ragionevolmente realisti e continuare a guardarci alle spalle, visto che sono accadute tante situazioni fuori dal nostro controllo di cui prendere atto senza vittimismi. D’altra parte le stagioni non sono figlie delle proiezioni estive, per cui scopri effettivamente le tue prospettive quando si inizia a giocare; sì, la sfida di domani sarà uno spareggio per ottenere maggior serenità, e come tutte le partite che chiudono un arco temporale avrà un significato particolare potendo comunque segnare gli umori per iniziare la fase discendente».

Domani a Masnago la Scavolini farà la conoscenza con l’esterno sloveno Nebojsa Joksimovic, sostituto pro-tempore dell’infortunato Van Rossom (out per un paio di mesi per un problema ad un polpaccio), ingaggiato la settimana scorsa ma assente contro Napoli a causa del ritardato arrivo del transfert internazionale dal Lokomotiv Kuban (la formazione russa nelle cui file ha militato fino allo scorso dicembre).

«Sono convinto che Joksimovic possa darci una bella mano in assenza di Van Rossom; certo quella di Sam è stata una perdita pesante perché con lui avevamo appena trovato un bell’equilibrio, la nostra crescita è dipesa principalmente dagli innesti di Williams e Cvetkovic ma anche l’ottimo momento del belga ci aveva aiutato molto. Rispetto all’ex Ostenda, Nebojsa è un po’ più guardia, ma conosce ottimamente la pallacanestro ed è mentalmente molto solido. Da scoprire è quanto riuscirà a darci una mano già domani dopo 10 giorni che è qui».

In vista del match di domani Dalmonte teme la voglia di riscatto della Cimberio dopo il passo falso sul parquet della Vanoli: «Dopo aver visto la partita di Cremona per tanti motivi mi aspetto una prova d’orgoglio da parte di Varese: nel suo organico ci sono giocatori di esperienza e temperamento come Childress, Thomas e Galanda, dunque sono certo che ci sarà una reazione importante. Noi dovremo essere capaci di interpretare tatticamente nel modo giusto tutte le situazioni diverse che può porci il gioco di pick&roll, vista la differente strutturazione dei reparti lunghi tra le caratteristiche interne dei nostri rispetto a quelle frontali del reparto varesino».

Giuseppe Sciascia

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