Lucaweb Posted March 2, 2010 Posted March 2, 2010 II giorno dopo la più bella delle partite. Orgoglio e soddisfazione, negli occhi una squadra che gira come un orologio svizzero e gli sguardi della gente, sguardi di chi va via dal palazzetto contento. E non esageriamo se mettiamo la serata di domenica come una delle tre o quattro più belle, da quando Claudio Castiglioni si è seduto sulla poltrona di presidente. Vero? "Vero - conferma lui - domenica è stata una serata speciale, una serata super". Perché? "Avete scritto benissimo voi: contento perché abbiamo vinto, ma soprattutto perché non abbiamo perso. Una sconfitta ci avrebbe messo nelle canne, per non dire di peggio: pigliate la classifica e immaginatevi Varese ancora a dieci punti. Vengono i brividi." E invece si è vinto... "Si è vinto, e si è vinto giocando alla grande contro una signora squadra. Ma come diavolo fa Pesaro ad avere solo dieci punti? Domenica non pareva di assistere ad una sfida tra due squadre sul fondo della classifica, per niente: e io credo che nel girone di ritorno i valori si sistemeranno." Quanto è stata bella, vittoria a parte, la partita con la Scavolini? "Una delle più belle che ricordi: non ero più abituato a serate così, e nemmeno andando indietro agli anni di Magnano mi vengono in mente partite di questa intensità, così ben giocate da entrambe le squadre. La vittoria, poi, ha impreziosito il tutto. Eravamo chiamati ad un riscatto dopo la sconfitta di Cremona, dopo quella vittoria che avevamo in tasca e che abbiamo buttato via. Arrivavamo da una settimana difficile, condita dalle ovvie polemiche e con i soliti problemi di infortuni. Volevamo vincere, dovevamo vincere. Varese si è riscattata. E si è riscattato anche Childress, che è stato sublime. Randy è stato semplicemente sontuoso. Dopo Cremona lui più di tutti è salito sul banco degli imputati, con l'indice puntato contro di tutti quelli che hanno la memoria corta e si sono dimenticati quello che Childress ha dato a Varese. Una bella risposta, non c'è che dire." L'oscar del migliore in campo, dunque, lo consegna al Prof? "Senza dubbio. Però voglio anche parlare della gestione di Pilastrini, che secondo me è stata perfetta. E lo dico perché tutti i giocatori hanno dato il loro contributo, e quando questo accade significa che l'allenatore ha lavorato bene." Il futuro fa meno paura? "Diciamo che iniziamo la settimana del derby un po' più tranquilli e più leggeri. Guardiamo avanti con fiducia, perché la squadra ha fatto vedere quello che può fare." E dove può arrivare, la squadra, secondo lei? "Non lo so. Io dico solo che tra quindici giorni un certo Slay tornerà a Varese non sappiamo quali siano le sue condizioni, non sappiamo se e quando potrà rientrare. Ma se dovessimo metterlo in sesto e schierarlo in campo, diventeremmo davvero pericolosi per tutti." Torniamo indietro di qualche giorno, alle notizie rimbalzate di ipotetici acquirenti della società. C'era qualcosa di vero? "No: quando ci saranno proposte vere e concrete, lo saprete da noi." Avete dunque intenzione di vendere? "Abbiamo fatto il nostro tempo. Abbiamo fatto tanto e dato tanto a questa città, e abbiamo pure passato qualche stagione divertente: ma da soli, non ci stiamo più." Quindi? "Quindi abbiamo dato mandato a dei professionisti di nostra fiducia che stanno a Milano, i quali si occuperanno di ricevere tutte le offerte di potenziali acquirenti. Loro effettueranno una prima scrematura, le prime verifiche: solo le proposte vere, quelle che passeranno il loro esame, finiranno sulla nostra scrivania." E sulla vostra scrivania non c'è ancora finito nulla? "No. E quando arriverà qualcosa di concreto, vi assicuro che lo verrete a sapere: credetemi, il giorno in cui cederò la società, mi leverò un grosso peso dallo stomaco. Ma finché non c'è niente di serio, noi andiamo avanti." Francesco Caielli
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