Jump to content

Thomas striglia la Cimberio: «Devi essere più dura»


Lucaweb

Recommended Posts

di

Massimo Turconi

Nell’epica che di solito si accompagna ai racconti sportivi, la figura di Jobey, dopo il match giocato contro la Virtus, ne esce ingigantita Il suo sforzo, ad un certo punto, è parso quasi commovente. Così come il tentativo di rianimare, con l’esempio, con le parole, con una lunga serie di atteggiamenti positivi, una squadra ormai boccheggiante.

Jobey Thomas, guardia della Cimberio, domenica scorsa al FuturShow di Casalecchio, è stato uno dei pochi a non mollare anche a fronte di un pronostico chiuso e di una partita che, due minuti dopo l’intervallo, aveva già imboccato la direzione Bologna Centro.

"E’ vero - conferma Thomas - la partita ci è definitivamente scivolata dalla mani quando, a cavallo tra la fine del secondo e l’inizio del terzo quarto, abbiamo subito il break (11-2, da 40-36 al 18’ a 51-38 al 23’) che ci ha spazzato via dal campo. Però, se devo analizzare la nostra gara in modo onesto, non posso fare a meno di sottolineare che, fin dal salto a due iniziale, abbiamo fatto ben poco per cercare di vincerla.

Il nostro approccio difensivo è stato brutto e scadente e aver lasciato ai bolognesi 29 punti nel primo quarto con 10/12 al tiro è stato come avergli steso un tappeto rosso. A questo grave errore di mentalità abbiamo poi aggiunto le manchevolezze tecniche: vedi i tre palloni persi di fila che, nel secondo periodo, hanno permesso alla Virtus di scavare il primo solco. Sono uscito da Casalecchio totalmente insoddisfatto e con la sensazione che potevamo fare e dare molto di più».

- Tuttavia coach Pillastrini ha dichiarato che la Cimberio, nelle condizioni fisiche attuali, non può dare di più.

«Rilievo corretto ma, anche in emergenza, tutti quelli che vanno sul parquet hanno il dovere di spremere il 110% di se stessi. Invece, ripeto, a Bologna siamo stati troppo soft e in generale abbiamo giocato con pochi "maroni" (espressione non esattamente giornalistica, ma Jobey si esprime, in italiano, proprio così, n.d.r.)».

- Il problema della vostra salute cagionevole rimane...

«E’ una situazione che si trascina da tempo e purtroppo non trova soluzione. Però, non potendo contare sulla quantità, dovremmo puntare su una maggior qualità del lavoro. Non riusciamo a tenere le classiche due ore, due ore e mezzo di allenamento? Accorciamo i tempi e alzare il livello di intensità. Di fatto, la gara disputata a Casalecchio è stata la fotografia fedele delle ultime cattive settimane di allenamento».

- Il suo non sembra uno spot dell’ottimismo...

«L’ottimismo di maniera non mi piace. Il mio vuole essere, più semplicemente, un discorso realistico: Varese deve reagire e ha tutte le possibilità per riuscire a tirarsi fuori, in fretta e bene, da questa situazione. Come? Riversando carattere e aggressività da "fighter", senza piangersi troppo addosso».

- Per vincere la volata finale, dovrete ritrovare il miglior Childress...

«Randy è importantissimo per questa Cimberio e il suo essere fondamentale lo si nota soprattutto quando, come a Bologna, incappa in una giornata negativa. Noi dipendiamo a filo doppio dalle sue prestazioni, se lui gioca bene, tutta Varese gioca bene. Farei la firma per rivedere, domenica contro la Benetton, lo stesso Childress (15 punti deliziosi, ma Thomas, innescato bene, addirittura 27 n.d.r.) che avevo apprezzato nella gara d’andata a Treviso. Ora come allora è una gara da vincere a tutti i costi e Varese ci sarà. Dovrà esserci: pronta, tonica, al massimo delle motivazioni ma soprattutto dura».

Link to comment
Share on other sites

×
×
  • Create New...