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Una conta per atleti e uomini veri


Lucaweb

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di GIANCARLO PIGIONATTI

Se è vero che il destino è nelle proprie mani, bisogna lavarsele spesso. Come saranno, alla bisogna, quelle biancorosse? Mani buone e redditizie: lo sperano ardentemente i tifosi che, domani, per ragioni di stretta classifica, si aspettano la partita della vita. Diventa un imperativo, invece, per Pillastrini che, nell'occasione, cerca di estrarre dalle viscere dei suoi atleti ogni risorsa risorsa fisica e nervosa come accade in una sfida secca e fatale..

E' vietato sbagliare, non vi sono altri avvertimenti a questo punto della stagione per uomini che si trovano poco distanti dal "promontorio della paura" cui bisogna stare alla larga, almeno fin che si può.

Varese - Benetton vale un'assicurazione sulla vita, naturalmente, in serie A: si tratta di una polizza non senza rischi ma con un premio alto per una squadra, da tempo, in preda all'amnesia, quindi vagante, se non vagabonda. La Cimberio, vincendo, manterrebbe 4 punti di margine su Ferrara (già col bottino in tasca nella terra di nessuno qual è Napoli) che poi affronterebbe con ben altro spirito nella città natìa di Pillastrini, quindi i 2 punti su Pesaro, sempre che, tirando una brutta aria sotto costa, riuscirà a sgomitare per battere, in casa, Montegranaro. Non sarà una passeggiata per Cremona che riceverà la visita di Caserta, ancorché confidare ciecamente sui risultati degli altri campi, si rischia di vedere un asino che vola e magari qualcuno ci crede pure...

Per questa ragione Varese penserà solo a se stessa e, se centrando il bersaglio, le arriveranno buone nuove, avrà vissuto una domenica di festa vera dopo tre di funerale.

A Pillastrini, da tempo, tra le sue file, sembra sfuggire qualche cosa per cognizione e affidamento: alcuni suoi uomini, in turni preoccupanti, sono mancati alle chiamate, chi scusato e chi no. S'è così smarrita la squadra nel suo stesso potenziale che, già, non è una cannonata ma che, nemmeno, è una schifezza, soprattutto lo spirito di gruppo è finito in cantina. Ora basta, si volta pagina assieme e appassionatamente: da domani guardino tutti avanti con testa fredda e rabbia negli occhi.

Cercasi innanzitutto l'acuto, l'annuncio è gratuito, il mittente è chiaro: Morandais. Le cui segnature, condite da un atletismo, da merce preziosa sulla bancarella biancorossa, sono un piccolo tesoro da recuperare presto, anzi da domani...

La gara è dura, ingrata e stressante. Manco a farlo apposta, la Benetton si è attrezzata fresca fresca di "Mo" Taylor, un "centrone", riportato nel nostro campionato da Pechino dove ha timbrato la gara d'addio con 35 punti: roba da ombre cinesi, come lo erano gli avversari. Tuttavia Taylor si fa temere: ex Milano, non ha bisogno di una "immersione" tutta da scoprire, in più gode di ottima forma fisica.

Ti pareva, un pivot vero da piazzare tra le maglie prealpine, come dire d'una mossa della torre su uno scacchiere abbastanza sguarnito e, spesso, sofferente. Ma non sia mai detto mancando alla Benetton un lungo manovriero, potente e duttile come Wallace, sicchè, contrariamente ad ogni logico ragionamento, stavolta, la Cimberio potrebbe anche costruirsi, in zona lunghi, il suo buon arsenale, sempre che dietro, in regia e paraggi, si trasmetta un furore... organizzato.

Treviso ha ceduto 4 punti a Cremona, che sia allora maledetta da Varese, già vittoriosa (per 8 punti) in Veneto, in compenso però i biancoverdi hanno espugnato Pesaro, quindi in trasferta sono passati a Cantù, Bologna e, ovviamente, a Napoli. Ci sanno fare lontano dal loro guscio ma, ora come ora, non possiamo dubitare di Pillastrini e dei suoi uomini, attesi da una prova straordinaria di coraggio e di carattere in una specie di conta per atleti e uomini veri.

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