Jump to content

Ferraiuolo: «Nessun dramma»


Lucaweb

Recommended Posts

Davvero una brutta sconfitta nei modi, nei tempi e nelle proporzioni per la Cimberio che a Ferrara ha sprecato il primo “match-ball” in chiave-salvezza subendo stabilmente la carica agonistica dei padroni di casa in una gara diametralmente opposta per qualità di gioco alla brillante esibizione anti-Treviso. A fare il punto della situazione prova il dirigente biancorosso Massimo Ferraiuolo:

«C’è poco da dire, se non che speravamo in un esito diverso. Nel primo tempo abbiamo ricucito due volte gli strappi della Carife, il terzo allungo ci è stato fatale ma segnando solo 60 punti non potevamo mai vincere. La realtà è che Ferrara è scesa in campo col sangue agli occhi e ha sempre avuto il pallino del match in mano; noi abbiamo subito la loro intensità senza mai riuscire a imporre le nostre qualità».

Difficoltà costanti sul piano atletico per la formazione di Pillastrini, “schiacciata” sotto i tabelloni dai balzi dello scatenato Ford (ben 9 stoppate subite per i lunghi ospiti) e con Childress e Thomas mandati “fuori ritmo” dalla pressione difensiva estense, ribadendo comunque le difficoltà di Varese quando le avversarie aumentano l’aggressività in retroguardia:

«Abbiamo subìto tantissimo le doti atletiche di Ford che con i suoi balzi ha messo in difficoltà i nostri lunghi, mentre gli esterni hanno messo grande pressione su Childress e il quintetto alto di inizio partita ci ha messo in difficoltà perché non siamo stati bravi a punire i loro cambi difensivi. Sicuramente si tratta di un limite strutturale e non certo di un problema di voglia o di scarsa applicazione: certe volte riusciamo a nascondere questi problemi con una maggior carica agonistica, ma in generale questa squadra ha caratteristiche ben delineate e fatica quando non riesce a metterle in campo con continuità.

E’ logico che in trasferta possa essere più difficile fare il nostro basket, basato sulle esecuzioni ed il controllo del ritmo, senza dimenticare che col ritorno di Slay abbiamo nuovamente cambiato faccia ed assetto...».

Ferraiuolo predica comunque serenità nell’analizzare la situazione generale senza troppi patemi per una classifica sempre più corta: «La sconfitta è stata netta ma bisogna valutare la situazione con equilibrio: così come la vittoria con Treviso non aveva risolto d’incanto tutti i problemi, questo passo falso non è un dramma irrimediabile. Certo, sapevamo che vincendo a Ferrara avremmo potuto chiudere il discorso salvezza ma la Carife ha interpretato il match con lo spirito della partita da ultima spiaggia costringendoci a giocare male. Bisogna comunque mantenere la calma senza farci prendere dal panico e guardare avanti ai successivi impegni, pur sapendo che le prossime due partite hanno un pronostico sulla carta già segnato».

E il dirigente varesino indica quota 24 come il traguardo finale cui puntare per la Cimberio chiamata a battersi al meglio anche contro la capolista Siena (da valutare le condizioni fisiche di McIntyre - assente sabato con Avellino - e Domercant): «Dando per scontato il successo contro Napoli, ci servono due vittorie per tagliare il traguardo. A quota 24 c’è la certezza matematica della salvezza, la cosa migliore sarebbe quella di chiudere il discorso prima degli scontri diretti finali con Cremona e Pesaro. E’ chiaro che affrontando prima Siena e poi Napoli il rischio è che le prossime due gare diano riscontri poco affidabili; la cosa importante è evitare di staccare la spina in due gare apparentemente scontate e faticare poi a tornare “sul pezzo”.

In ogni caso, noi proveremo a mettere in crisi il Montepaschi come già capitato nella gara di andata, e come nella gara casalinga con Treviso auspichiamo che la sicurezza del fattore-campo e il calore del pubblico di Masnago possano darci una spinta importante».

Giuseppe Sciascia

Link to comment
Share on other sites

×
×
  • Create New...