Jump to content

Conforta la contabilità delle speranze


Lucaweb

Recommended Posts

di GIANCARLO PIGIONATTI

Una squadra che fa venire il batticuore. Lo è questa Cimberio per i suoi tifosi, assediati da una classifica angosciosa, come giammai l'avrebbero immaginata a due giornate dalla conclusione, al di là di tante "ultime chiamate" di sicurezza, sprecate in un mese.

I cattivi pensieri affollano le teste pur con tanta speranza nei cuori all'indomani di un turno tragico e con la prospettiva di un finale che toglie il respiro.

Preoccupa, innanzitutto, l'inconcludenza della squadra in confronti abbordabili come lo erano quelli con Caserta e il derby di Cantù, a differenza delle sue avversarie le quali, a parte Biella (la cui fragilità è diventata da tempo una costante), le sono piombate addosso superandola persino nella contabilità dei canestri.

Varese non ha nemmeno saputo approfittare di un gentile omaggio del destino che le aveva tolto di mezzo Mazzarino, cioè il leader di Cantù che vantava una dote di 14 punti di media a gara.

Venerdì sera, quando abbiamo saputo del forfait dell'italo-uruguagio, oltre che a sottolinearlo su queste colonne, abbiamo avvertito Pillastrini, pure con il timore di provocare un contraccolpo psicologico, magari provocato dallo spiazzamento di tattiche e aspettative già concentrate su una gara che aveva in Mazzarino un temuto punto di riferimento avversario. Il coach biancorosso, all'oscuro, ringraziava per l'informazione, avendo tempo per ipotizzare ben altre e provvide concertazioni di gioco.

Risultato? Pessimo, anzi nullo. Sul campo l'assenza di Mazzarino è parsa, in verità, come acqua sul marmo, scivolando la Cimberio, invece e senza ritegno, verso la sua deriva.

Che delusione! Pure atroce a risultati in archivio con Cremona vittoriosa (prevedibilmente) su Teramo e Ferrara corsara a Treviso.

In realtà Vanoli e Carife, per nome e blasone, ingannano, avendo corretto abilmente e opportunamente i propri organici che lo stesso Pillastrini, tempo fa, in confidenza, aveva giudicato molto competitivi.

Semmai Cremona e Ferrara, partendo da lontano e dovendo inseguire dal principio, abituate per mestiere a lottare dichiaratamente per la salvezza, come accade alle provinciali nel calcio, una volta restaurate per forza tecnica e atletica, hanno cominciato a viaggiare con maggior convinzione e con ben altri esiti.

Già, il loro potenziamento è risultato effettivo, mentre Varese - nonostante il recupero di Slay (foto Blitz) che aveva illuso parecchio - ha continuato nella sua marcia, da tran tran equivoco, avendo di che, nelle sue presunzioni, per puntare sulla propria distanza di guardia dalla soglia della paura.

Così è andata avanti trascinandosi i limiti di un'intera stagione, acuiti da un po' di sfortuna ma anche da situazioni che, per scelte di mercato avanzate, dovute alla sostituzione di Slay e alla speranza di recuperarlo, l'hanno abbastanza incartata...

La mancanza di un pivot vero, a dir poco madornale, ma evidentemente poco compresa da allenatore e dirigenti, anche ad avvenimenti in corso (che insegnano, basti pensare a Sharrod Ford in una Carife rigenerata) è risultata, alla lunga, un'aggravante per una squadra un po' borghese nel suo contegno pur senza un corrispettivo dignitario nei risultati.

A Cantù s'è avuta una riprova dei suoi noti deficit come dimostrano i rimbalzi e le percentuali di tiro dei biancorossi (46,2 %) e dei suoi avversari (61,1 %). Galanda e Slay garantiscono centimetri ma non muscoli, a parte un po' l'americamo, mentre Tusek e Cotani il contrario: in un basket fisico la coperta diventa pericolosamente corta.

Adesso però guardiamo avanti per una salvezza orgogliosa e istruttiva, avendo la Cimberio grandi possibilità di evitare un crac sportivo.

Sabato a Masnago ci aspetterà una notte di passione: battere Cremona potrebbe bastare se Biella ad Avellino e Ferrara in casa contro Caserta perdessero, solo una delle due raggiungerebbe poi i 20 punti per effetto dell'ultimo fatale match che le vedrà di fronte. E' qui che vogliamo Caserta che, se metterà sotto anche gli emiliani, pur vincendo i piemontesi, Varese sarebbe certa della salvezza perché Ferrara, per totalizzare i 20 punti, dovrà poi battere Biella, in quel caso vanterebbe un 2-0 nei confronti della squadra laniera.

In verità Pesaro, che vanta un 2-0 nei confronti di Ferrara e Biella, già oggi, si può considerare salva, sicchè nelle Marche la Cimberio potrebbe trovare, anche per altre ragioni (l'assenza di Sakota, all'ospedale, e un Green di traverso...), la consacrazione in serie A. La contabilità delle speranze conforta tantissimo Varese cui, però, sarà vietato sbagliare, dovendo prima crederci e poi sperare...

Link to comment
Share on other sites

×
×
  • Create New...