Lucaweb Posted June 18, 2010 Share Posted June 18, 2010 di GIANCARLO PIGIONATTI Un'altra stagione se ne va prima del tempo. I play off, a quanto pare, sono un frutto proibito, questa è la realtà della Pall. Varese, basta adeguarsi perché ribellarsi sarebbe come guidare a fari spenti nella notte. Oggi a Pesaro cala il sipario su un'opera non proprio da "quattro soldi" ma nemmeno da "mille e una notte" regnando la normalità, lontana dall'infamia e dalla lode. In verità Pillastrini, in settimana, s'è calato nella parte che ha reso famoso Perry Mason per ribattere al presidente, deluso dalla condotta della squadra, non assatanata, a suo dire, in tanti finali di partita. A nostro parere, semmai, si può disquisire sugli inizi gara, raramente "assassini" come quello contro Cremona, mentre i finali incriminati, più semplicemente, hanno mostrato una Cimberio fiaccata alla distanza dai propri limiti. Alla requisitoria pubblica del "padrone" è così seguita l'arringa del "capo del personale", cioè dell'allenatore che, su queste colonne, ha ricordato le rinunce a Slay e a mezzo Thomas per quasi tutta una stagione, condizioni queste che hanno pesato sul rendimento e sui risultati della Cimberio, salva da una settimana. Per completare il riepilogo delle puntate precedenti bisogna dire di un Pillastrini ferito nell'amor proprio ma sereno nella replica, sennò si dovrebbe già considerarlo un ex nonostante un contratto garantito per un anno ancora. Di mezzo v'è pure una penale da pagare, che spetta alla parte che rinuncia all'altra. Staremo a vedere. Il tecnico ha evidenziato, come prova delle sue tesi difensive e rivendicative (a favore della squadra, di cui è orgoglioso), il sostegno del pubblico che, a suo dire, ha capito i problemi suoi e dei suoi uomini, tant'è che, a differenza di altre stagioni, anche quelle in cui Varese se la passava abbastanza bene, mai ha contestato, nemmeno dopo sfide perse malamente. "Probabilmente c'è chi vuol vedere la bava alla bocca per essere persuaso da tanta combattività", il concetto di Pillastrini chiude, senza polemiche, un confronto pubblico con la proprietà che, comunque, rispetta tantissimo, visti gli sforzi compiuti, anche nella puntualità dei pagamenti degli stipendi, non comune a tante squadre. Quale squadra troveremo? Ma, soprattutto, quali dimensioni avrà la società? La quale, se ne parla da giorni, è impegnata in una "caccia grossa". Per esperienza non crediamo a una corsa agli "armamenti" dei Castiglioni attraverso più partnership danarose e potenti, lo speriamo, è vero, nell'interesse della proprietà che va sollevata da troppi oneri e per il bene della squadra affinché esprima potenzialmente maggiori ambizioni ma la storia più recente suggerisce di dubitare o, comunque, di rimanere con i piedi per terra. Anche qui staremo a vedere, sperando sin d'ora in un maggior coinvolgimento societario di Renzo Cimberio, sportivone vero, da prima linea. A Pesaro gli uomini di Pillastrini timbrano l'ultimo cartellino, v'è da chiedersi se con la fiacca addosso o con un ultimo generoso respiro dopo le impennate di Roma, contro Caserta (al di là della sconfitta) e Cremona, a parte l'umiliante derby di Cantù. Senza motivazioni che cosa si può pretendere? Già, ma questa condizione riguarda anche Pesaro, quindi una vera formalità, ancorché la miglior graduatoria possibile - dopo i pizzicotti dirigenziali -significherebbe una bella dimostrazione d'orgoglio degli uomini di Pillastrini. Questa è però la gara di congedo per più figure biancorosse, quindi di apertura ai giovani, com'è nelle intenzioni del tecnico che, comunque, vuol vincere. Già, tiene a precisarlo a scanso di equivoci. Link to comment Share on other sites More sharing options...
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