Jump to content

«Saremo più persone a decidere per Varese»


Lucaweb

Recommended Posts

Il piatto piange? Per niente stando alle premesse, anzi alle promesse fatte, in moneta sonante, dai potenziali soci dell’ipotetico consorzio che sosterrà o che, per dirla come il presidente, controllerà la Pallacanestro Varese.

La perlustrazione di Cecco Vescovi è da considerare pressochè compiuta: si è partiti, anche attraverso un’agenzia di marketing, per rastrellare soldoni veri, possibilmente tanti e di pochi (possibili soci forti), si è arrivati a più adesioni incassate, anche se attraverso risorse individuali molto meno considerevoli.

Piuttosto che niente, meglio... piuttosto, si potrebbe osservare, in verità la risposta della "piazza" incoraggia una continuità sicura.

«In fondo è quel che cercavamo, trovandoci sin d’ora, stando a un certo calcolo, lo stesso budget della scorsa stagione», osserva pago Claudio Maria Castiglioni (in alto con il papà e patron Gianfranco - foto Blitz) pur senza calcare i toni di un’operazione che, in verità, aveva tutta l’aria di una convinta "corsa agli armamenti" di capitale, disillusa dai primi tentennanti segnali.

Il presidente biancorosso non ha molta voglia di parlare dell’allenatore che verrà o della squadra che sarà: vuoi per il finale non proprio idilliaco con Stefano Pillastrini, che avrebbe dovuto essere l’uomo di un ciclo, vuoi per certe stizzite puntualizzazioni e vuoi ancora per il periodo di estrema calma piatta, l’unico argomento ammesso alla chiacchierata riguarda il risultato di un’operazione che, in realtà, potrebbe cambiare i "connotati" della gestione societaria, non più in mano a un’unica famiglia, com’è accaduto sin qui dalla notte dei tempi.

«Già, la proprietà farà la sua parte - spiega Claudio Maria Castiglioni - ma non sarà più sola a fare e disfare, avendo il consorzio una sua funzione di controllante, quindi con responsabilità di partecipazione ai destini del club. Questa è la grande novità che avanza...».

Resta da sapere come verrà concepita questa specie di società di "controllo" della Pallacanestro Varese per capire, innanzitutto, quale valenza decisionale spetterà a ciascun componente, non avendo tutti lo stesso peso finanziario.

Lo stesso Castiglioni riferisce di persone che vi metteranno ventimila euro e di altre che scuciranno cinquantamila o qualche cosa di più, da non confondere con i tanti sponsor (quelli dei cartelloni pubblicitari) che già assicurano più o meno somme simili.

Nel consorzio entra chi sgancia per essere fattivamente vicino alla società, può anche darsi che qualcuno sia già sponsor, raddoppiando, in questo caso, i suoi sforzi e il suo contributo.

«Stiamo studiando - precisa il presidente - un meccanismo attraverso il quale stabilire un peso d’opinione in base alla propria forza di adesione; in altri termini si tratterà di attribuire percentualmente voti di rappresentatività, per eventuali atti decisionali, in base alle somme sottoscritte».

Una volta trovata la formula più percorribile per il consorzio, si dovrà capire se le somme dei suoi componenti diventeranno, automaticamente, rinnovabili per più anni (quanti in questo caso?) o se invece varranno una sola stagione.

E ancora se ciascun "socio", alla fine dell’esercizio, sarà chiamato a ripianare i conti di un eventuale debito di gestione.

Sono tutti argomenti seri da approfondire per il presidente e le parti non prima, si diceva, d’aver fissato precisi parametri di funzionamento del consorzio in questione.

«Una cosa è certa, per la prima volta - tiene a ribadire Castiglioni - saremo più persone attorno a un tavolo per parlare della squadra e delle nostre aspettative e - perché no? - per arrabbiarci o gioire, sperando soprattutto di poter sognare. Da qui, attraverso rapporti giusti, si potrà poi ricreare e sviluppare, con più soggetti, la società stessa. Ora toccherà al consorzio dare la prima vera svolta».

Ci chiediamo, infine, come si potrebbe collocare in questa realtà, caratterizzata da più mani ma a somme non clamorose, quel tal imprenditore che, persuaso tardi, avesse deciso di investire, e sul serio, i famosi quattrocentomila euro.

Staremo a vedere.

Giancarlo Pigionatti

Link to comment
Share on other sites

×
×
  • Create New...