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VESCOVI «Recalcati? Scelgo io»


Lucaweb

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Potrebbe arrivare oggi l’attesa fumata bianca nella trattativa ormai in dirittura d’arrivo tra Varese e Carlo Recalcati (in alto con Sandro Galleani - foto Blitz). Rientrato in sede dopo un viaggio in Turchia che potrebbe avere riscontri economicamente importanti («Abbiamo gettato un seme, vedremo se fiorirà qualcosa ma il discorso sarà lungo»), il g.m. Cecco Vescovi fa il punto della situazione in vista del nuovo “rendez-vous” con l’ex c.t. azzurro che oggi sarà in via Sanvito per approfondire i discorsi abbozzati nel primo contatto di domenica:

«L’accordo con Recalcati deve ancora essere chiuso. Rivedrò oggi Carlo e, se mi convincerà appieno, punteremo su di lui. Di sicuro la responsabilità della scelta spetta a me: ho parlato io con gli agenti e con i tecnici incontrati prima di Charly, sono io a fare le valutazioni sulle decisioni dell’area tecnica, come è sempre accaduto negli ultimi due anni. Logico che ho sempre riferito alla proprietà le mie intenzioni, e anche stavolta ho informato il presidente delle impressioni ricevute dai colloqui, ma su questa situazione c’è massima libertà e piena facoltà di scelta».

La sensazione che le parti siano molto vicine è confermata dallo stesso Vescovi, almeno stando al feeling emerso già al primo incontro: «Il giorno dopo l’ufficialità del divorzio da Pillastrini è stato lo stesso Recalcati a chiamarmi, attendendo correttamente la chiusura del rapporto precedente prima di verificare la possibilità di esser preso in considerazione. Tra tutti coloro che ho incontrato, Charly è quello che ha espresso le idee più concrete e vicine alle mie. Il problema dell’età è relativo: conta soprattutto quel che hai dentro e l’impressione è stata quella di trovarmi di fronte a una persona che ha il “fuoco” giusto per guidare il nostro progetto. La cosa più importante, comunque, resta il contesto giusto da creare a livello societario: al di là dell’allenatore e dei giocatori, ci sono tante idee per far crescere un progetto nuovo».

Sul capo opposto della trattativa arrivano conferme di un’intesa di massima su tutti i punti da parte dello stesso Recalcati: «Ciò che mi ha affascinato più di tutto - dice l’ex c.t. - è stata la prospettiva di aprire un ciclo nuovo con Varese. Rispetto a quando arrivai qui nel 1997, la situazione è diametralmente opposta: allora c’era un percorso tracciato con la possibilità di utilizzare il grande lavoro già svolto in precedenza per raccogliere i frutti nell’atto conclusivo; invece ora c’è la possibilità di inaugurare un nuovo programma e questo è un aspetto molto stimolante. In Vescovi e Ferraiuolo ho trovato due persone che hanno grande voglia di far bene; se lo riterranno opportuno sono pienamente disponibile a mettere a disposizione la mia esperienza, nel massimo rispetto dei ruoli che considero fondamentale. L’organico? Di questo non si è parlato, se non accennando la necessità di partire dalle scelte di play e pivot, scoperti alla luce dei contratti in essere».

L’altro stimolo forte per l’ex coach di Siena sarà quello di cancellare l’immagine di “allenatore finito”, appiccicatagli addosso dopo gli ultimi risultati negativi con la Nazionale: «Il piacere di lavorare in palestra mi ha portato a rifiutare altri incarichi, da general manager o da presidente federale. Sento di avere ancora tanto da dare come allenatore e le motivazioni personali saranno fortissime: se non ci fosse stata l’offerta di Varese, avrei accettato la proposta di Barcellona Pozzo di Gotto».

Giuseppe Sciascia

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