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Varese attende risposte da Righetti e Goss


Lucaweb

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Parte da Kangur e Cotani, ma è pronta a proseguire a passi "lunghi e ben distesi" la campagna-acquisti di una Pallacanestro Varese che dopo l’arrivo dell’ala estone e il prolungamento biennale dell’accordo con l’atleta romano attende altre risposte in tempi brevi. Ma andiamo con ordine analizzando con Carlo Recalcati la situazione delle certezze acquisite:

«Sono contento dell’arrivo di Kristjan, giocatore interessante e dall’elevato tasso di esperienza internazionale, abituato ad adeguarsi alle necessità della squadra in cui si trova a giocare. Nei playoff con la Virtus è andato anche troppo bene a livello statistico ma il canestro lo ha nel sangue ed è abituato a prendersi responsabilità importanti pur non essendo un super realizzatore. Rispetto al suo scorcio alla Virtus dovrà adeguarsi agli arbitraggi italiani visto che spesso ha avuto problemi di falli, ma si tratta di un ragazzo intelligente che si abituerà in fretta. Simone invece sarà il cambio delle ali: personalmente lo vedo come "4 tattico", cercheremo di trovargli una collocazione con i presupposti necessari per un impiego consono alle sue aspettative».

Le risposte in tempi brevi che Varese attende sembrano però orientate su canali diversi da quelli di Ron Slay, sempre più lontano dal radar biancorosso alla luce delle strategie adottate dalla società di via Sanvito sul mercato dei lunghi. La firma di un "4" perimetrale come Kangur è un segnale chiaro, così come lo sono le considerazioni di Recalcati sulla tipologia del lungo americano da abbinare ad un reparto formato dall’estone, Cotani e capitan Galanda:

«Avevamo bisogno di un "numero 4" capace di aprire il campo sfruttando al meglio le doti offensive del lungo interno che stiamo cercando. Slay? Non necessariamente sarà lui, specie poi se continuerà ad essere "uccel di bosco" porteremo avanti le strategie alternative che Vescovi ha messo a punto nei giorni scorsi. Ron ci garantiva determinate qualità di cui avevamo conoscenza diretta; se non fosse lui l’obiettivo punteremmo su un uomo d’area che possa garantire intensità agonistica e soprattutto una forte presenza a rimbalzo, considerando che Galanda ha altre qualità e gli altri "4" sono giocatori frontali. James Thomas (il lungo ex Fortitudo e Teramo su cui Varese aveva chiesto informazioni qualche giorno fa NdR)? E’ un giocatore che ha caratteristiche compatibili al profilo che stiamo cercando ma è una posizione che stiamo sondando ad ampio raggio...».

Ed allora le risposte attese in tempi rapidi sono quelle da Alex Righetti e Phil Goss, ai quali la società di via Sanvito ha sottoposto offerte ufficiali entrando in dettagli pratici ed economici; se l’ala ex azzurra e il play ex Rimini e Scafati rispedissero firmate le proposte contrattuali inviate da Varese gli acquisti biancorossi salirebbero a quota 3 in tempi rapidi, portando a 4 gli elementi da quintetto-base (contando Jobey Thomas e Kangur) della stagione 2010/2011.

«Con Alex ci conosciamo molto bene: lui sa cosa pretendo e io so cosa è in grado di dare. A noi interessa un giocatore con le sue caratteristiche al di là del passaporto, ci siamo sentiti e sa che noi ci siamo: se accetta le nostre proposte saremo scelti a chiudere, Di sicuro io cerco giocatori che abbiano motivazioni forti, e dopo una stagione non felice vissuta ai margini del campo Rigo ne ha da vendere: accettare la nostra offerta sarebbe anche un bel segnale nell’idea di riscattare un anno povero di soddisfazioni. Goss è un altro elemento che interessa, vedremo se sarà possibile andare a fondo della trattativa; la sua spinta sarebbe legata alla possibilità di confrontarsi con una categoria superiore ed avere maggiore visibilità rispetto a Rimini e Scafati».

Se infine l’accoppiata Righetti-Goss andasse a buon fine ci sarebbe spazio per un ultimo ritocco comunitario da inserire in regia, lasciando cadere l’opzione Bolzonella che era stata valutata nei giorni scorsi:

«Il passaporto italiano di Alex ci pemetterebbe di puntare su un esterno europeo, magari giovane ma comunque di ruolo, che avrebbe caratteristiche da play puro per consentire a Goss di giostrare sia in regia che da guardia. E’ chiaro che alcune scelte saranno legate al gioco dei visti e dei passaporti, ma la cosa importante è avere in testa varie soluzioni ed essere pronti a cogliere le occasioni che offre il mercato. Il lavoro a 360 gradi svolto da Vescovi nei giorni scorsi mi dà grande tranquillità: davanti a sè Cecco ha una serie di opzioni ben precise, in ogni casella basta solo mettere il nome e la nazionalità per chiudere il cerchio...».

Giuseppe Sciascia

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