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James Thomas a Varese


Lucaweb

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Una visita-lampo per sottoporsi a una serie di controlli medici e test fisici che daranno un responso decisivo per il suo eventuale ingaggio da parte della Pallacanestro Varese.

Sbarcherà già domani in città James Thomas, il giocatore sul quale la società di via Sanvito vorrebbe puntare nel ruolo di pivot titolare: scartata definitivamente l’ipotesi Slay, dirigenza e staff tecnico hanno mutato diametralmente l’identikit tecnico e fisico del lungo americano per completare il reparto formato da Kangur, Cotani e Galanda.

La stazza del giocatore prodotto dell’Università del Texas (non altissimo ma decisamente massiccio: 203 centimetri per 117 chili) fa il paio con le sue caratteristiche da “animale da rimbalzo”: calamitare palloni vaganti sotto canestro è la specialità del centro del 1980 che nelle sue esperienze europee ha viaggiato tra gli 11,4 e i 9,5 di media nelle due stagioni disputate alla Fortitudo Bologna, e i 10,8 di due anni fa in Turchia con l’Erdemirspor.

Ma prima di chiudere la trattativa con Thomas, la società biancorossa vuole avere certezze assolute circa lo stato di salute del suo ginocchio, le cui condizioni imperfette hanno interrotto anzitempo nella stagione passata la sua avventura a Teramo (8,2 punti e 7,4 rimbalzi in 6 partite di campionato - nelle foto in alto).

Il giocatore americano ha accettato di attraversare l’oceano Atlantico per sostenere un ciclo di visite (con risonanza magnetica e vari sondaggi) e test fisici da parte del preparatore Marco Armenise: se i responsi medici saranno soddisfacenti, la società confermerà la proposta contrattuale già stilata con le necessarie cautele in caso di riacutizzarsi dei problemi all’articolazione (legati comunque a un problema di infiammazioni e non a un infortunio traumatico).

«Thomas è un pivot vero per stazza e caratteristiche tecniche, oltre ad essere un grande rimbalzista; una tipologia di giocatore che non abbiamo avuto negli ultimi anni, ma ritengo che possa essere la pedina giusta nel contesto della squadra che stiamo allestendo - spiega il g.m. biancorosso Cecco Vescovi -. Le informazioni che abbiamo preso sul suo conto sono quelle di un giocatore pronto e allineato, ma per essere sicuri del suo stato di salute lo sottoporremo a una serie di esami: se medici e preparatore daranno parere favorevole, andremo a fondo.

Comunque, abbiamo tempo fino al 22 luglio per confermare l’offerta contrattuale già formalizzata nella quale ci siamo tutelati in tutte le ipotesi».

Molti sono gli indizi tali da far pensare che Thomas sia “arruolabile”: dopo il divorzio da Teramo (legato non soltanto a motivi fisici) l’atleta è tornato negli Stati Uniti per curarsi e rimettersi in forma e il suo medico - che ha già inviato alcuni incartamenti - gli aveva dato una prognosi di qualche settimana, tanto che il pivot ex Fortitudo si sta tenendo in forma al Siena College.

E se con il lungo del 1980 l’accordo potrebbe essere imminente, l’ultima pedina del puzzle sarà probabilmente Teemu Rannikko, 30enne regista di nazionalità finlandese visto in Italia dal 2000 al 2005 (Treviso, Reggio Emilia, Roseto e Pesaro), poi passato ad alto livello internazionale con Olimpia Lubiana e Khimki Mosca, ma reduce da una stagione non brillante in Spagna (4,8 punti e 1,5 assist in 15,7 minuti a Granada). Il regista attualmente impegnato con la sua Nazionale - con cui sfiderà l’Italia nelle qualificazioni agli Europei - sarebbe la prima (ma non l’unica) scelta della società nel ruolo di cambio del playmaker:

«Cerchiamo un regista comunitario che abbia tiro ed esperienza, in grado di complementarsi bene con Goss - conferma Vescovi -. Se arriverà l’elemento che stiamo cercando, avremo allestito una squadra molto valida, composta da giocatori intercambiabili e tante soluzioni da mettere a disposizione a Recalcati. L’obiettivo? Ritengo ci siano tutte le possibilità per puntare decisamente ai playoff».

Giuseppe Sciascia

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