Lucaweb Posted August 21, 2010 Share Posted August 21, 2010 Giornata di valutazioni profonde in casa Cimberio con i riscontri medici dei test cui è stato sottoposto James Thomas che saranno valutati con massima attenzione da società e staff tecnico nell’ottica di decidere se confermare la "prelazione" sul pivot statunitense oppure cambiare obiettivo per motivi squisitamente "clinici". Scelta assai delicata per una Pallacanestro Varese che sfoglia la margherita sul conto del centrone del 1980, valutato "al microscopio" tra risonanze magnetiche e test atletici per capire se il problema al ginocchio che lo ha costretto a dare forfait lo scorso anno a Teramo è completamente risolto oppure quantomeno "gestibile" con qualche precauzione. Di sicuro al momento ci sono alcune certezze: la prima è che Varese vorrebbe fortemente Thomas, considerato come perfetto "omone d’area" che con la sua fisicità potrebbe garantire costante presenza interna a rimbalzo e dare un riferimento offensivo in post basso fondamentale alla luce delle nuove regole. La società biancorossa vuole l’americano non soltanto per motivi tecnici, ma anche economici: i dubbi sullo stato di salute dell’atleta rendono ovviamente allettante l’operazione nella valutazione del rapporto costo-rendimento, e alla dirigenza di via Sanvito fa sicuramente gola poter contare su un lungo del valore di Thomas su cifre di mercato ben lontane da quelle a cui firmò tre anni fa alla Fortitudo Bologna. D’altro canto però c’è da considerare il rischio che le difficoltà fisiche dell’atleta lo rendano soggetto a nuovi problemi (il centro del 1980 non è reduce da un infortunio di gioco ma da un’infiammazione che gli rendeva problematico tenere ritmi elevati in allenamento). E sia pur a costi di mercato interessanti per Varese, l’operazione Thomas sarebbe la più onerosa di tutta la campagna acquisti 2010/2011 compiuta comunque all’insegna del risparmio (vista l’esigenza di fare il meglio possibile con un budget ancora "ristretto", auspicando che il varo del consorzio alzi l’asticella). Da qui la volontà del club di metterlo sotto la "lente di ingrandimento" con tutti i suoi specialisti attivati nella veloce visita varesina del giocatore, ripartito ieri mattina per New York. Altro dato importante riguarda la disponibilità di Thomas e la forte volontà del giocatore di sfruttare l’occasione proposta dalla Cimberio per rimettersi in gioco: «Anche ieri mattina quando l’ho accompagnato all’aeroporto James mi ha ribadito che vuole essere dei nostri e tornare qui per il raduno - conferma il dirigente Max Ferraiuolo - Il primo impatto è stato estremamente positivo, però adesso tocca a noi fare le nostre considerazioni e decidere se affondare il colpo». Oggi dunque lo staff medico ed il preparatore atletico Marco Armenise presenteranno la loro relazione sulla scorta dei dati raccolti e comunicheranno alle società le loro impressioni sulla possibilità che James Thomas possa reggere per 9 mesi (dal 30 agosto a fine maggio) il ritmo costante di lavoro che la Pallacanestro Varese richiede a tutti i suoi atleti. Se gli specialisti daranno "via libera", allora il contratto già firmato - con le relative tutele in caso di infortunio - sarà confermato a tutti gli effetti; in caso contrario la società di via Sanvito ha tempo fino a giovedì sera per esercitare la "clausola di recesso" e rinunciare al giocatore, aprendo nuove consultazioni di mercato per l’eventuale seconda scelta. Cosa che invece non dovrebbe avvenire sul fronte del play di riserva: sembra infatti imminente l’accordo tra la società biancorossa e Teemu Rannikko, il 30enne regista leader assoluto della nazionale finlandese (ripetutamente tra i 15 e i 20 punti segnati nei tornei di preparazione alle qualificazioni europee in cui affrotnerà anche l’Italia) cui manca soltanto la firma in calce al contratto vista la volontà del giocatore scandinavo di tornare in Italia (dove ha già giocato dal 2000 al 2005 tra Treviso, Reggio Emilia, Pesaro e Roseto) lasciando cadere la possibilità di una conferma a Granada, dove non si è trovato benissimo sul piano tecnico (solo 4,8 punti e 1,5 assist in 15 minuti nel 2009/2010 venendo da 4 anni positivi - due stellari all’Olimpia Lubiana, due a buon livello al Khimky Mosca). Anche per Rannikko - così come per Righetti e Thomas - Varese sarebbe un trampolino di lancio per il riscatto, mentre Goss e Kangur sono chiamati alla prima "ribalta" italiana di alto livello: tante le scommesse comunque intriganti nel rapporto costo-rendimento auspicato, la speranza è che molte (se non tutte) siano vinte, ma d’altra parte se nel pool di sponsor c’è la Sisal la passione per l’azzardo diventa quasi obbligatorio... Giuseppe Sciascia Link to comment Share on other sites More sharing options...
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