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Varese sfoglia la margherita sotto canestro


Lucaweb

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Prosegue senza soluzione di continuità la "caccia al centrone" per una Cimberio Varese che sembra ormai prossima a lasciar cadere l’ipotesi Heytvelt. Il lungo ex Gonzaga ed Oyak Renault pare infatti destinato a far parte del roster della Lottomatica Roma, con la quale è già sotto contratto per la stagione 2010/2011. I capitolini dovrebbero dare risposta definitiva alla società biancorossa nella giornata odierna, ma le possibilità che il 24enne pivot di "ascendenza" olandese - con passaporto comunitario in arrivo nell’estate 2011? - possa rimanere alla corte di Matteo Boniciolli (che comunque lo ha convocato per domani nell’ambito di un "pre-raduno" con Hutson, Tourè e diversi giovani da visionare) sembrano in netta ascesa. In realtà però nei giorni scorsi Varese sembrava aver abbassato la soglia di attenzione nei confronti del lungo del 1986, anche in virtù del fatto che le caratteristiche del giocatore statunitense - buona stazza ma verticalità solo discreta e prospettive offensive frontali - non sono esattamente quelle richieste da Carlo Recalcati.

«Quella di Heytvelt è una opzione che teniamo sotto controllo, ma le tempistiche diverse potrebbero renderla decisamente complessa; se fosse disponibile entro breve la valuteremo come possibilà concreta, ma non essendo esattamente la tipologia del giocatore che stiamo cercando potremo comunque optare per siutazioni differenti. Cosa stiamo cercando? La prima opzione è quella legata alle caratteristiche del giocatore che vorremmo inserire sul telaio già consolidato; vorrei un elemento che ci possa garantire stazza, presenza a rimbalzo ed intimidazione, se trovassinmo un elemento del genere potremmo anche prenderci un rischio su un collegiale, se invece il profilo dovesse essere diverso a questo punto sarebbe meglio puntare su un elemento "sicuro" per il basket europeo».

Dunque si cerca un pivot che abbia il giusto mix tra statura, atletismo e fisicità scavando nel "mare magnum" del sottobosco americano tra reduci dalle Summer Leagues e giocatori ai bordi della NBA: situazioni nelle quali non è facile "districarsi" tra le prospettive di "fare la squadra" (è il momento dei Veteran Camp che hanno già escluso elementi interessanti come Chris Richard e Magnus Rolle) o giocarsi le proprie carte ad ottobre. Un giocatore che piaceva molto era il giamaicano Samardo Samuels, firmato però con un garantito pluriennale da Sacramento; tra un Dvd e l’altro il coach varesino ribadisce comunque la volontà di cercare un lungo che sia prima di tutto un rimbalzista ed un intimidatore difensivo, ribadendo la sua fiducia nella batteria dei tiratori perimetrali alla voce "punti nelle mani":

«Dal pivot che stiamo cercando mi aspetto difesa, impatto sotto i tabelloni, verticalità ed un po’ di atletismo, aspetto nel quale già non siamo sovrabbondanti; di sicuro non stiamo cercando un giocatore con punti nelle mani, anche perchè pensiamo di avere una squadra con tanti attaccanti in grado di fare bottino e vogliamo privilegiare altri aspetti nella ricerca del centro. Diciamo che ci aspettiamo un elemento in grado di garantirci una decina di punti ma soprattutto dieci rimbalzi fissi ed una costante presenza difensiva».

Insomma al momento attuale manca ancora il profilo "ad hoc" del pivot della Cimberio2010/2011; l’azzardo su un "rookie" dotato di buone atout fisiche potrebbe essere giocato sul saltatore giamaicano Jerome Jordan (seconda scelta di Milwaukee poi girato ai Knicks) o sul senegalese Ndiaye (scelto da Washington col numero 56). Se invece il profilo dovesse essere adeguato in mancanza di candidati validi si inizierà a sfogliare l’elenco dei lunghi già visti in Europa: tra gli elementi offerti sul mercato ci sono diversi volti noti per il basket italiano come Brandon Hunter (ex Livorno, Biella e Montegranaro, lo scorso anno all’Hapoel Gerusalemme), Marco Killingsworth (ex Scafati e Brindisi, vicino però alla firma col Maccabi Haifa) e Torin Francis (ex Capo d’Orlando e Cantù, reduce da due buone stagioni in Grecia tra Larissa ed Aek Atene).

Sembra ormai completamente sparito dal radar varesino invece Ron Slay: evidente che l’ala di Nashville non abbia molto a che spartire col profilo tecnico indicato da Recalcati per la scelta del pivot, anche se probabilmente - in termini di talento puro - l’ex Montegranaro sarebbe preferibile a tutti i nomi che girano attualmente sul mercato nel ruolo di "omone d’area". Ma se Varese avesse voluto confermare Slay le "architravi" della campagna-acquisti sarebbero probabilmente state diverse dalle scelte iniziali (su Kangur e Goss, prima di tutto). Quel che è certo è che Cecco Vescovi partirà lunedì prossimo per le vacanze, e negli auspici del GM biancorosso in cima alla lista c’è la volontà che sulla sua agenda - dopo quattro mesi a sdoppiarsi tra consorzio e mercato - dovrebbe esserci spazio per almeno due settimane senza appuntamenti di lavoro...

Giuseppe Sciascia

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