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La Cimberio è già al lavoro


Lucaweb

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C’è già più di metà squadra al lavoro nella Cimberio che al raduno di lunedì pomeriggio avrà già diversi giocatori senza la “ruggine” delle vacanze. In attesa dello sbarco degli americani, attesi a Malpensa domattina, la truppa biancorossa svolgerà un lunghissimo cammino precampionato (8 settimane tra il semaforo verde e l’inizio della stagione previsto il 17 ottobre contro Pesaro). Pur con l’arrivo tardivo dei nazionali Kangur e Rannikko, il coach Recalcati avrà tutto il tempo per mettere a punto i meccanismi della nuova squadra.

Con la ripresa degli allenamenti riprenderà anche la ricerca di nuovi “consorzisti” da parte della Fim Credit: nelle prossime settimane sono attesi ulteriori ingressi nella compagine societaria che entro il 10 settembre subentrerà alla famiglia Castiglioni nella gestione del club. Logico, comunque, che i risultati del campo saranno una “cartina di tornasole” fondamentale per aumentare i consensi attorno al consorzio “Varese nel cuore”: «Risultati sportivi e nuove risorse sono situazioni legate a filo doppio: servono i primi per far avvicinare forze fresche, e allo stesso tempo la garanzia di ulteriori disponibilità potrà consentirci una programmazione più efficace - spiega il dirigente biancorosso Max Ferraiuolo -. Al di là dell’apporto dei tifosi tramite gli abbonamenti, siamo fiduciosi che a settembre ci saranno altre entrate importanti tra i nuovi soci. Il concetto del consorzio va al di là del valore dell’organico e delle aspettative per la stagione che verrà: l’idea è quella di lavorare per crescere in proiezione futura».

Se dunque l’aumento degli azionisti rappresenta un potenziale volano per garantire un futuro più importante alla società biancorossa (il “target” indicato dal neo-presidente Michele Lo Nero era quello dei 40 “consorzisti” entro metà ottobre, puntando addirittura a quota 250 soci nel giro di tre anni), il mercato estivo è partito da premesse economiche nelle quali il peso del consorzio è stato ovviamente relativo. Ma pur mantenendo la politica del rigore nella gestione delle risorse, la politica delle scelte è stata diversa rispetto a quella dell’estate scorsa: «Il budget col quale abbiamo operato è probabilmente uno dei più poveri della serie A. Ma a dispetto di questo, siamo convinti di aver lavorato bene per proporre una squadra stimolante che possa dare belle soddisfazioni ai tifosi - afferma Ferraiuolo - Rispetto alla scorsa annata abbiamo puntato meno sull’«usato sicuro», giocando d’azzardo su qualche situazione. D’altra parte, nel 2009 eravamo neopromossi e abbiamo preferito garantirci una salvezza tranquilla con giocatori dal rendimento sicuro. Stavolta ci siamo presi qualche rischio in più, ma l’idea è quella di provare ad alzare l’asticella degli obiettivi».

Giuseppe Sciascia

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