Lucaweb Posted September 26, 2010 Share Posted September 26, 2010 Oggi Varese, domani uno spazio nella Nba. Queste le sfide da vincere per Dwayne Collins (foto Blitz in alto), il nuovo “centrone” biancorosso voluto fortemente da Carlo Recalcati per le sue doti da uomo d’area che nello scacchiere tattico della Cimberio fungerà da “complemento” ottimale a elementi dotati di ottime qualità balistiche come Kangur e Galanda. «Le mie caratteristiche? Sono un uomo d’area che ama giocare duro in entrambe le aree colorate. Amo saltare più in alto possibile e schiacciare ma, soprattutto, dare tutto quel che ho per il bene della squadra»: così si descrive il pivot biancorosso che, al di là di una statura di poco superiore ai 2 metri, sfoggia cifre impressionanti tra braccia (quasi 230 centimetri di “apertura alare”) e mani («Dicono che siano più grandi di quelle di Shaq O’Neal, di sicuro lo erano di tutto il draft Nba», confessa Collins). Con palmi così “mastodontici”, avere dimestichezza con il tiro (lo scorso anno 56% ai liberi) è un’impresa, ma nell’elenco delle priorità individuali per la stagione 2010/’11 il centro statunitense inserisce proprio quel fondamentale: «Voglio migliorare il raggio di tiro allungandolo a poco a poco fino all’area dei 3 punti; questo è l’aspetto principale su cui voglio crescere. Un altro aspetto su cui lavorare sarà la velocità di piedi: so che in Europa si gioca un basket diverso rispetto agli Stati Uniti e mi verrà richiesto di marcare giocatori più veloci di me, cercherò di adattarmi in fretta». Dopo quattro anni di college a Miami, nei quali ha sfruttato al massimo le sue doti fisiche e la capacità di giocare vicino a canestro (lo scorso anno 12,1 punti e 7,8 rimbalzi col 60% da 2), la volontà di Collins è quella di utilizzare la stagione di Varese come una sorta di “master post-laurea” per poi giocarsi di nuovo la carta Nba. Il sogno di Collins è dunque quello di seguire le orme del suo “consigliere” Udonis Haslem, il quale iniziò la carriera in Francia, a Chalon-sur-Saone, per poi trovare posto nella Nba, a Miami, dov’è diventato un simbolo (7 stagioni consecutive e rinnovo quinquennale appena firmato). Prima di sposare la causa della Cimberio, il nuovo acquisto biancorosso s’è consultato proprio con il giocatore degli Heat che lo ha spinto ad accettare il trasferimento in Italia: «Come tutti i ragazzi americani, arrivare a giocare tra i professionisti è il mio sogno; considero questa esperienza a Varese come una grande occasione per migliorarmi e provare a ritagliarmi il mio spazio nella Nba. Fare esperienza in Europa è un’opportunità importante per crescere. Il mio amico Udonis Haslem mi ha parlato molto bene di tale opportunità e la prima impressione è stata ottima. In questi primi giorni ho avuto la conferma di tutto quel che mi era stato prospettato, spero che si possa vivere insieme una stagione eccitante. Per il momento inizio a conoscere la città, molto diversa e più tranquilla rispetto alla mia Miami; il cibo è decisamente migliore, però le strade sono molto strette...». Cimberio come “trampolino di lancio”, dunque, per Collins, sfortunato la scorsa estate con un problema al ginocchio che gli ha impedito di mettersi in mostra alle Summer Leagues, nonostante la chiamata dei Phoenix Suns come ultimo scelto nel draft Nba di giugno: «L’infortunio al menisco mi ha tolto la possibilità di effettuare provini pre-draft o disputare i tornei di Orlando e Las Vegas; Varese dovrà essere la mia occasione per mettermi in vetrina e riprovare il prossimo anno in condizioni diverse. E a spingermi sarà la volontà di cancellare il ruolo di “Mr.Irrelevant” (il soprannome “signor irrilevante” che accompagna l’ultimo scelto nei draft: Collins se lo è fatto tatuare sulla mano sinistra - ndr): il tatuaggio serve come spinta motivazionale». Giuseppe Sciascia Link to comment Share on other sites More sharing options...
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