Lucaweb Posted September 28, 2010 Share Posted September 28, 2010 Idee chiare, grande fiducia in se stesso e tanta voglia di sfondare in serie A con la maglia di Varese. Phil Goss (foto Blitz) è consapevole che la possibilità di mettersi in luce nella massima categoria italiana è uno di quei treni che possono passare una volta sola in una carriera che finora è stata in lenta ma costante ascesa (da campionati relativamente "oscuri" come Olanda e Polonia passando per Israele, poi le esperienze nel Belpaese a Rimini e Scafati): «Ho lavorato duro per due anni con l’intento di guadagnarmi l’opportunità di giocare in serie A, ora voglio dare il massimo ogni giorno per dimostrare di valere questo livello e magari puntare ancora più in alto verso l’Eurolega. Sono deciso a farmi trovare pronto per questa opportunità, consapevole che se non riuscirò a produrre secondo le aspettative della società potrebbe non esserci una seconda chance così importante per me…». Di sicuro Goss ha stimoli forti per mettersi in luce anche nella massima categoria di un movimento cestistico che ha imparato ad apprezzare nelle due precedenti esperienze: «Se mi sento una scommessa? Direi di no: in due stagioni di LegAdue ho mostrato le mie qualità e le mie caratteristiche, se una società con grandi tradizioni come Varese mi ha scelto dopo avermi visto all’opera ritiene che io possa essere l’uomo giusto. L’Italia mi piace molto, rispetto alle mie precedenti esperienze europee non c’è confronto in positivo: la qualità della vita è migliore, le società sono più organizzate e la preparazione delle partite è più scrupolosa, mi piacerebbe giocare il più a lungo possibile nel vostro paese». Il salto dalla LegAdue con l’esigenza di calarsi maggiormente in compiti da costruttore di gioco rispetto a quanto accadeva a Rimini e soprattutto a Scafati (secondo marcatore del torneo a 21,2 punti di media-gara) è uno stimolo ulteriore per il nuovo play della Cimberio: «Giocare con compagni più forti renderà semplicemente molto più facile il mio lavoro: a fianco a me ci saranno giocatori di grande esperienza e qualità, dovendo limitare il numero dei tiri rispetto agli anni scorsi per coinvolgere altri elementi dalle importanti doti offensive mi toglierà di dosso la pressione delle difese. Voglio essere leader della squadra nel ruolo di playmaker e fare il meglio possibile per sfruttare le mie capacità sia in fase di realizzazione che di costruzione del gioco dando la palla all’uomo giusto al momento giusto». Il pezzo forte del gioco di Goss resta comunque la capacità di produrre punti sia dalla media che dalla lunga distanza (44% da 3 lo scorso anno a Scafati), senza alcun timore per l’arretramento di 50 centimetri dell’arco: «La mia qualità migliore sono il tiro e in generale la capacità di produrre punti, anche se guardando le statistiche degli ultimi anni è evidente che so fare la mia parte anche in difesa (lo scorso anno quarto nei recuperi a 3,2 di media-partita, n.d.r.); la cosa importante comunque è portare la squadra alla vittoria, dunque farò tutto quello che serve. Il tiro da 3 punti più lontano? Nessun problema: a Washington sono abituato ad allenarmi sul campo dei Wizards con la distanza Nba di 7 metri e 20…». In attesa dei primi riscontri del campo, l’ambiente e l’atmosfera della nuova Cimberio strappa giudizi positivi a Goss: «Le prime sensazioni sono molto positive: l’atmosfera in spogliatoio è ottima, aspettiamo l’arrivo dei due nazionali ma in organico ci sono giocatori validi ed esperti, molti dei quali avevo visto all’opera in LegAdue con Varese o in televisione, ed ognuno di noi è già consapevole del suo ruolo. Di sicuro l’intensità e il livello della preparazione sono molto più dure rispetto alla LegAdue…». Giuseppe Sciascia Link to comment Share on other sites More sharing options...
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