Jump to content

Recalcati su di giri tra "scelte giuste"


Lucaweb

Recommended Posts

Non gioca d'azzardo pur avendo avuto la mania del poker sino a diciassette anni e ha di che per sentirsi garantito come ex titolare di un'agenzia di assicurazioni, roba di tanti anni fa. Carlo Recalcati (foto Blitz in alto), oggi come oggi, non cambierebbe le scelte sue e di Cecco Vescovi per nessun baratto al mondo, a pari costo. L'allenatore della Stella è entusiasta di Goss ("un tipo sveglio, attratto qui da una nuova esperienza"), compiaciuto di Righetti e Rannikko ("due usati sicuri"), sorpreso ma non troppo dalla possenza di Kangur (" che mostra qualità nelle sue iniziative") e soddisfatto dell'impegno di Collins, ancora a parte, costretto dalle terapie. Il potenziale della vecchia guardia è noto, la panchina non è lunga ma basta sapere quel che si vuole e con un briciolo di cognizione della realtà.

Come ne ha Recalcati cui è tornato il piacere di passare ore in palestra dopo l'ultimo pesante periodo azzurro. La Nazionale? Dovrà qualificarsi agli Europei attraverso i ripescaggi, merito di un "due con", più da canottaggio che da basket, in ogni caso se Bargnani e Belinelli funzionano, qualche merito l'avrà pure Pianigiani, il suo successore. La Cimberio lo sta gratificando, non c'è dubbio, quali traguardi possa raggiungere nessuno, ora come ora, può saperlo mancando gli avversari in campo, ancora poco definibili in concreto, al di là di una mutata teoria sulla leadership, passata da Siena a Milano, almeno a sentire Minucci che, ad arte, va in giro a dire che la squadra da battere non è più la sua Montepaschi. A Varese tocca ben altro campionato, alla scoperta d'una squadra che piace ai suoi artefici. Una cosa è certa: la testa di Recalcati sembra in forma, basta sentirlo nel descrivere i nuovi biancorossi, "tutti eccellenti", come persone e atleti impegnati.

«Quando io e Vescovi li abbiamo scelti, non potevamo conoscere le loro vere inclinazioni, pur avendo bene in mente determinate caratteristiche per un certo progetto di squadra, ora crediamo d'aver visto giusto, trovandoci tra belle sorprese», osserva il coach biancorosso che sembra attratto dal modo di porsi di Goss, un americano che punta all'affermazione nel nostro massimo campionato, naturalmente da leader, sicchè il suo modo di pensare e di vivere si intona allo scopo. Un esempio, che la dice lunga sulla sua calata nella parte di buon varesino, riguarda il proprio adattamento ambientale, non importandogli parabole né satelliti per "immersioni" americane, avendo invece molto interesse per la nostra concezione della vita e del tempo libero.

Nessuna richiesta d'un altro mondo o modo di vivere, nemmeno da parte di Collins che, pur giovane, mostra d'essere un emigrante senza nostalgie, ben piantato con i piedi a terra nella nuova realtà.

Oggi è atteso Rannikko al quale basterebbe incontrare Pianigiani tutte le domeniche per segnare venti punti e passa, quanti ne ha imbucati agli azzurri nell'andata e nel ritorno,mentre Kangur, si diceva, sembra avere confidenza con il canestro. L'estone dovrà dimostrare personalità, magari per diventare una "vedette" tra i lunghi, compito che toccherà a Recalcati.

Dunque, la Cimberio dà l'impressione d'essere equilibrata nel suo assieme, con già un leader in Goss per ruolo e temperamento,mentre Recalcati sta studiando a tavolino ogni assetto possibile, per esempio con Rannikko play e Goss guardia oppure con Kangur ala piccola, Galanda ala grande e Collins centro.

«Vorrei capire chi più soffrisse nel partire dalla panchina, al di là di alcuni uomini del quintetto base», osserva il tecnico canturino che sembra percorrere molta più strada di quanta lo separi dal campionato, ancora di là da venire, ma l'allenatore della Stella, ansioso di rimettersi in discussione, sta abbozzando ogni mossa in una squadra che non pare malaccio.

In realtà qualche cosa si può eccepire di fronte a un organico un po' scarno nella sua rosa, almeno per la sostenibilità degli allenamenti, mancando giovani di livello nelle retrovie, ecco la ragione di un croato grosso e di buon comando nell'attesa di un ragazzone albanese, sin qui rintanato in patria, persino ignoto ai nutriti "postal market" degli agenti in circolazione ma "notato" anni fa dall'ex cittì, quindi buono per crescere...

Quale Varese sarà? Nessuno lo può dire, anche se l'appassionato signor Cimberio avrebbe preferito dichiarazioni più ambiziose da parte dell'allenatore il quale non ha fatto alcun cenno dei play off come traguardo.

«Non sono il tipo dei pronostici di maniera e così lontani, sicuramente si sta lavorando per una svolta», Recalcati sembra tranquillizzare lo sponsor la cui ansia da risultato è però capibile.

Giancarlo Pigionatti

Link to comment
Share on other sites

×
×
  • Create New...