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Si entra nella settimana decisiva per l’atteso passaggio della Pallacanestro Varese dalla famiglia Castiglioni al consorzio "Varese nel Cuore" costituito "ad hoc" lo scorso luglio per subentrare nella gestione del club all’attuale proprietà. Un atto dovuto per dare ufficialmente il via all’attività della nuova società consortile a responsabilità limitata che secondo l’accordo preliminare firmato nei mesi scorsi rileverò a titolo gratuito il 100 per cento delle quote della società "ripulita" da ogni passività pregressa. Due premesse indispensabili per l’effettivo trasferimento dei poteri tra la famiglia Castiglioni e la nuova dirigenza biancorossa, che sta lavorando su due situazioni "parallele" tra la piena attività in ottica futura e l’attesa di poter effettivamente prendere in mano le redini della Pallacanestro Varese.

Da una parte infatti la Fim Credit - col suo AD Michele Lo Nero - e Cecco Vescovi stanno proseguendo nel loro "giro" di appuntamenti e contatti sul territorio per aumentare ulteriormente il numero delle adesioni al consorzio (tra ufficialità e promesse siamo attorno a quota 25, ma le previsioni sono di un netto aumento nelle prossime settimane) oltre alla normale opera di raccolta risorse attraverso il tradizionale formato "sponsorile". Dall’altra parte però la scadenza del 10 settembre - dopo che gli "step" precedenti erano stimati prima al 30 giugno e poi al 30 luglio - è ormai imminente, e la concomitanza non casuale con l’apertura della campagna-abbonamenti rende tassativo ed inderogabile il rispetto dell’accordo preliminare affinchè vada a buon fine l’operazione di passaggio di proprietà.

Nei prossimi giorni la palla sarà in mano ai professionisti delle due parti in causa per le rispettive verifiche contabili che dovrebbero esaurirsi entro metà settimana per arrivare pronti all’appuntamento dal notaio fissato per il 10 settembre. Se però vi fossero intoppi o ritardi di qualsiasi genere potrebbero aprirsi scenari più intricati, anche se la sensazione è che l’operazione "consortile" dovrebbe essere al riparo da clamorosi colpi di scena viste le alternative potenzialmente "apocalittiche" (visto che la virtuale totalità dei contratti di sponsorizzazione extra-consorzio sono stati rinnovati soltanto a condizione che si verificasse la svolta ai vertici del club).

Nei giorni scorsi comunque sono stati segnalati movimenti a livello "contabile" che fanno ritenere probabile un esito positivo della vicenda: qualora tutto dovesse andare per il meglio il consorzio "Varese nel cuore" potrà successivamente iniziare ad operare in qualità di nuova proprietà, dovendo comunque procedere ad una serie di adempimenti pratici ed amministrativi - ad esempio la riunione del CDA con la nomina del nuovo presidente: Michele Lo Nero è ai vertici del consorzio ma non dovrebbe ricoprire la stessa carica in seno alla Pallacanestro Varese, per questo ruolo avanza la candidatura di Vittorio Gandini - che renderanno effettivo il trasferimento dei poteri ai vertici del club.

E da questo passaggio definitivo il consorzio si aspetta una ulteriore "spinta in avanti" in termini di adesioni: d’altra parte per far tornare i conti e raggiungere il budget "previsionale" di 4 milioni di euro serve aumentare il nucleo dei soci attuali affinchè coprano la differenza dell’apporto della famiglia Castiglioni, che manterrà comunque una quota del club (ovviamente minoritaria rispetto all’attuale 100 per cento) garantendo un apporto ancora significativo sia pur più che dimezzato rispetto allo scorso anno, quando lo "sbilancio" tra ricavi e costi venne stimato su una cifra attorno ai 2 milioni di euro. Rispetto all’anno passato ci sarà un aumento delle entrate garantite dalle sponsorizzazioni tra conferme di vecchi partner e nuovi ingressi (attese dopo il "trapasso" societario gli annunci dei due nuovi accordi per gli sponsor di maglia: uno sarà con Air One, circola anche il nome del gruppo Orlandi); in attesa dei riscontri della campagna-abbonamenti (lo scorso anno incasso lordo di quasi 470mila euro) l’incremento dei "consorziati" seguendo la tabella degli obiettivi tracciata da Michele Lo Nero (40 soci a metà ottobre, 100 a fine stagione e 250 entro la fine del mandato triennale conferitogli dalla proprietà uscente) darà l’effettiva misura del successo pratico ed economico della nuova iniziativa.

Anche perchè l’altro piatto della bilancia - quello legato all’apporto della famiglia Castiglioni - peserà sempre meno nel 2011/2012 e nel 2012/2013; dunque se la Pallacanestro Varese vuole riuscire a voltare effettivamente pagina e a rilanciarsi nei piani alti delle gerarchie del basket italiano secondo gli ambiziosi progetti annunciati da Cecco Vescovi in occasione del "lancio" di "Varese nel cuore", servono forze fresche in termini di nuovi soci, poco importa se pochi e "pesanti" oppure molti e "frazionati". Ovviamente a patto che venerdì accada quanto previsto da mesi...

Giuseppe Sciascia

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