La Cimberio paga ancora dazio

[Lucaweb]

CASTELLANZA – Primo anticipo di campionato “rivedibile” per la Cimberio con poche risorse ed energie ridotte: davanti ai 700 spettatori del PalaBorsani i biancorossi lasciano il trofeo in palio nel Memorial Ruffo all’Angelico Biella, che impone le sue cadenze più briose in una gara condotta quasi sempre dai piemontesi. Nonostante il rientro nei ranghi di Goss, la formazione di Recalcati segna il passo rispetto alle gare contro Lugano e Casale: tra un pizzico di stanchezza per il secondo impegno agonistico in 48 ore e il vigore atletico dei "pesi leggeri" di Biella, il team biancorosso paga dazio in termini di qualità di gioco soprattutto sul piano della pericolosità perimetrale (6/23 da 3).

Anche contro l’Angelico la Cimberio subisce l’urto avversario a rimbalzo, in attesa che l’inserimento di Collins garantisca un presidio difensivo dell’area in termini di fisicità e atletismo. Ma pur con qualche progresso nella difesa sul pick&roll (anche se Recalcati è stato "costretto" ad utilizzare la zona per girare l’inerzia come già accaduto contro la Fastweb), stavolta le esecuzioni offensive biancorosse pagano dividendi meno elevati, con un Thomas dalle polveri bagnate e un Goss a tratti produttivo in attacco ma non sempre "tra le righe" della coralità. In tal senso è fondamentale il lavoro oscuro svolto da Rannikko, già prezioso "metronomo" in regia a dispetto della mira scentrata dall’arco; conferme in termini di spessore tecnico per Kangur e agonistico per Cotani, che però spara ripetutamente a salve da fuori.

Di sicuro Varese rischia di soffrire "fisiologicamente" squadre in "formato cavalleggero" come Biella, anche se per esprimere un giudizio definitivo bisognerà attendere il rientro di Collins, indispensabile pilastro dell’impianto difensivo per consentire alla squadra di Recalcati di utilizzare maggiormente il gioco in transizione per sfruttare ulteriormente le qualità balistiche dei suoi esterni. Certo contro un’Angelico stabilmente aggressiva nella difesa sulla palla la Cimberio ha faticato a produrre gioco con la linearità delle due uscite precedenti (eloquente il dato delle 12 palle perse nei primi 20’ contro le 7 complessive di venerdì a Casale). Così i biancorossi soffrono in avvio la verve dei piemontesi che speculando sul costante predominio aereo e sulla brillantezza del "molleggiato" Salyers (16 punti all’intervallo, alla fine MVP dell’incontro) volano sul 5-12 del 5’.

La "stampella" Rannikko affiancata a Goss dà più ordine alla manovra e permette all’esterno ex Scafati di scatenare il suo talento realizzativo; la zona chiamata da Recalcati chiude meglio gli spazi in difesa, mentre 10 punti in 6’ del play-guardia statunitense conducono Varese al sorpasso (21-17 al 12’). Ma quando Biella gioca a sua volta la carta della zona le armi dei tiratori biancorossi sono scariche (2/10 da 3 a metà gara) e il team di Cancellieri riapre il gas in campo aperto con due dardi in fila di Slaughter che schiodano l’arrocco della Cimberio (27-34 al 18’). Nella ripresa l’Angelico sembra poter dilagare (34-45 al 23’) grazie ai balzi di Viggiano, ma quando il ritmo si abbassa e Thomas raddrizza la mira la manovra biancorossa inizia a macinare gioco sfruttando i giochi a due sull’asse Rannikko-Kangur (51-56 al 28’).

Nel quarto periodo Varese ricuce fino al 60-62 del 34’ sfruttando la sostanza difensiva dell’assetto "naniforme" con Cotani finto pivot, ma Biella sfrutta appieno il creativo talento in regia del frizzante dominicano Sosa (7 assist per l’ex Kentucky) e con l’attacco del team di Recalcati di nuovo boccheggiante senza pericolosità perimetrale l’Angelico piazza l’affondo decisivo con le iniziative del suo giovane playmaker (61-68 al 38’).

Partita "in ghiaccio" per i piemontesi, con la Cimberio che archivia la terza settimana di precampionato in vista del mini-ritiro di Bormio nel quale sono previste tre partite in quattro giorni: occasione più che ghiotta per inserire nei giochi un Collins atteso con grande curiosità all’esordio.

Giuseppe Sciascia