Lucaweb Posted October 13, 2010 Share Posted October 13, 2010 Luci ed ombre nel "cantiere-Cimberio" come lecito attendersi dopo tre settimane di lavoro nel lungo percorso di un precampionato giunto neppure a metà del cammino vista l’ampia distanza che separa la truppa di Recalcati dal semaforo verde del 17 ottobre. Al di là delle valutazioni tecniche espresse dal "trittico" Lugano-Casale-Biella, il coach varesino concentra la sua attenzione sulla necessità di verificare lo spessore di Dwayne Collins, che oggi sosterrà finalmente il primo allenamento completo con il gruppo dopo 3 settimane di programma "differenziato". D’altra parte i principali limiti sui quali lavorare che la Cimberio "in erba" ha espresso nelle prime uscite sono legate alle difficoltà "aeree" nella lotta sotto i tabelloni e alle rotazioni limitate: due problemi che l’inserimento del 22enne pivot sul telaio biancorosso dovrà risolvere in maniera fattiva. «Anche contro Biella si è riscontrata la costante dei tanti rimbalzi concessi agli avversari - conferma Recalcati - Inoltre l’assenza di Collins in una rotazione già corta porta alcuni giocatori comunque in cerca della condizione a stare in campo più di quello che dovrebbe essere il loro minutaggio. Ad esempio Galanda dovrà fare un certo tipo di lavoro di qualità in tratti della partita che vorremmo scegliere noi; avendo un’alternativa lo potrà fare svolgendo un compito assai importante, ora invece è costretto a stare in campo e questo non ci permette di lavorare come vorremmo. Comunque i riscontri di queste amichevoli sono utili per capire su quali manchevolezze concentrarci maggiormente...». A questo punto però l’esigenza di "riattivare" Collins diventa strategica, anche per capire in condizioni agonistiche "di partita" l’effettivo stato di forma e la tenuta del giocatore del 1988: se il lungo della Florida potrà iniziare a "tastare" il parquet da giovedì a Bormio si potranno fare delle valutazioni effettive speficifiche e generali, in caso contrario bisognerà ragionare più a fondo sulla situazione capendo se le 5 settimane mancanti all’inizio del campionato saranno sufficienti per il pieno recupero del giocatore. «Valuteremo con grande attenzione le condizioni di Dwayne tra allenamenti e partite: certamente siamo ottimisti sul suo conto, ma bisogna fare in modo di non arivare impreparati qualora i tempi di recupero non saranno quelli previsti. L’unico modo di scoprirlo è quello di verificarlo all’interno della squadra: l’importante è che dimostri di essere in grado di giocare quei 10-15 minuti di autonomia che crediamo abbia attualmente a disposizione, senza accusare condizionamenti mentali o preoccupazioni. Speriamo che possa giocare giovedì e da lì fare il punto della situazione; certo se sarà utilizzabile ci sarà comunque bisogno di tempo prima che possa arrivare al tip, nel caso in cui non sarà ancora pronto bisognerà capire il perchè e fare valutazioni ad ampio raggio». Al di là del discorso-Collins intanto la Cimberio vista a Castellanza ha accusato qualche affanno contro un’avversaria più "reattiva" rispetto alle precedenti uscite: di fronte ad una difesa aggressiva come quella dell’Angelico la qualità delle esecuzioni biancorosse è calata vistosamente. Altro aspetto sul quale lavorare in vista di un nuovo ciclo di preparazione nel quale Varese giocherà "a ciclo continuo" (tra Bormio, il "Pirazzi" casalingo del 21 settembre e il trofeo Lombardia di Desio saranno 6 partite in 12 giorni): «Nei momenti di difficoltà e stanchezza abbiamo commesso l’errore di cercare troppo il tiro perimetrale tenendo ferma la palla; è una lezione di cui far tesoro, ricordando che quando le cose vanno male dobbiamo aggrapparci alla difesa e giocare ancor più di squadra muovendo di più il pallone. E comunque Collins potrà esserci utile anche sul piano offensivo: al di là del riferimento interno la sua presenza a rimbalzo sarà importante per aumentare i giri in contropiede. In ogni caso Dwayne andrà valutato con attenzione nelle prossime due settimane, non potendo permetterci di aspettare che arrivi il terzo ciclo: le prossime 6 gare serviranno per migliorare la condizione atletica e il gioco di insieme, ma ci forniranno anche indicazioni preziose per capire dove lavorare per crescere nelle ultime tre settimane, quando le amichevoli in programma saranno soltanto tre». Giuseppe Sciascia Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts