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Attesa nella giornata odierna l'ufficialità dell'accordo tra Diego Fajardo e la Cimberio Varese. Le parti stanno ancora definendo gli ultimi dettagli del contratto annuale che legherà il 34enne lungo italo-spagnolo alla formazione biancorossa, ma il vantaggio acquisito dalla società di via Sanvito nei confronti dell'alternativa Estudiantes Madrid (che dovrebbe ripiegare sull'ex romano Rodrigo de La Fuente) sembra ormai decisivo. Se la "fumata bianca" arriverà come previsto l'atleta ex Milano e Virtus Bologna - da un mese attivo in allenamento al CB Canarias di Leb Oro - sbarcherà in città a metà settimana e dovrebbe esordire con la maglia della Cimberio in occasione del Trofeo Lombardia di Desio. Più che di "correzione in corsa" si tratta di un'aggiunta, visto che lo status regolamentare da "passaportato" di Fajardo consentirà a Varese di inserirlo sul telaio attuale, allungando le rotazioni - parse piuttosto "scarne" nelle prime uscite - e dando sostanza ad un reparto lunghi "carente" a rimbalzo in attesa del pieno recupero di Dwayne Collins:

«In estate avevamo volutamente tenuto libero il posto del "passaportato" riservandoci alcune verifiche tecniche nelle prime settimane - spiega Carlo Recalcati - Da una parte Collins ha bisogno di tempo per arrivare al top della forma mentre Kangur ha dimostrato di poter tenere brillantemente il campo anche da ala piccola. Adesso che la squadra si conosce meglio e si sono presentati i presupposti giusti abbiamo colto al volo l'occasione di aggiungere un giocatore di indiscussa qualità come Fajardo: il suo innesto ci permetterà di avere maggior profondità nelle rotazioni e più impatto a rimbalzo, due limiti emersi nelle prime uscite che con un giocatore della sua esperienza e solidità saranno sicuramente ridotti».

Le garanzie di esperienza ed affidabilità presentate da Fajardo hanno dunque indotto la Cimberio a "bruciare le tappe", puntando sull'atleta del 1976 proprio per le "specifiche" regolamentari legate al tricolore sul suo passaporto:

«Sapevamo dell'offerta dell'Estudiantes ma abbiamo deciso di cogliere al volo questa opportunità bruciando i tempi dell'utilizzo del posto libero per il passaportato. Nei giorni scorsi ci era stato proposto anche Mihalis Kakiouzis, giocatore cui sono molto legato dai tempi di Siena e che sarebbe venuto di corsa anche alle nostre condizioni; ma trattandosi di un europeo avremmo dovuto sostituire qualcuno, mentre nel caso di Fajardo si tratta di un'aggiunta e non di una correzione in corsa».

Dunque il giocatore nativo di Tenerife si aggiungerà alla rotazione dei lunghi biancorossi mettendo a disposizione la sua duttilità ("nato" come ala forte, ma lo scorso anno alla Virtus ha giocato prevalentemente da pivot):

«Diego è un giocatore di grande generosità e disponibilità alla causa: lo scorso anno ha giocato prevalentemente da pivot, ma nel nostro reparto lunghi può alternarsi con Galanda visto il suo mix tra doti frontali e movimenti interni, ma anche giocare da "4" con Collins e da "5" con Kangur. La scelta di Fajardo non rappresenta comunque una bocciatura nei confronti di Dwayne: nella situazione attuale la soluzione più facile sarebbe quella di sostituirlo, ma noi siamo fortemente convinti delle sue qualità e della sua voglia di crescere, al punto da proporgli una estensione contrattuale perché riteniamo possa avere margini notevolissimi da sviluppare con tempo e lavoro. Inoltre l'arrivo di Diego ci mette in condizione anche di affrontare il discorso Cotani senza necessità di chiedergli di fare l'eroe nonostante gli acciacchi e la forma ridotta come accaduto in Valtellina: adesso insieme a Simone si potrà ragionare su un recupero completo delle sue problematiche fisiche e sul raggiungimento della miglior condizione».

Giuseppe Sciascia

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