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La Cimberio ripensa a Slay


Lucaweb

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Addio Dwayne Collins, bentornato Ron Slay? Scenario possibile ma ancora in divenire per la Cimberio al lavoro su diversi fronti nel tentativo di sbloccare l’impasse sul fronte del pivot titolare dopo il responso medico che ha confermato l’impossibilità di riattivare in tempi brevi il giovane centro ex Miami Hurricanes. Il primo passo da parte della società biancorossa è di verificare la possibilità di chiudere anzitempo il rapporto con Collins: Cecco Vescovi ha già avviato un dialogo con l’agente americano del giocatore proponendo una transazione del contratto in cambio di una buonuscita.

L’ipotesi sulla quale lavora la società biancorossa è dunque quella di trovare un sostituto del "rookie" statunitense, non avendo garanzie certe sui tempi di recupero né certezze assolute sul suo valore al cambio del basket europeo. «Stiamo valutando tutte le possibilità in attesa di mettere a fuoco la situazione con il rappresentante statunitense di Collins - conferma il presidente biancorosso - Prima di capire se ci saranno i margini per un accordo ci vorrà qualche giorno, nel frattempo ci stiamo guardando intorno ma vogliamo evitare di farci prendere dal panico e ragionare con calma sul da farsi».

Al momento le trattative sono ancora in fase embrionale, confidando in un accordo economicamente non troppo gravoso per le casse della società affinchè le risorse recuperate dalla risoluzione del contratto di Collins possano essere reinvestite sul suo sostituto. Se invece società e agente non dovessero trovare un punto di incontro Varese sarebbe costretta ad optare per un "tampone" europeo a gettone, ma in ogni caso la società biancorossa vuole farsi trovare pronta qualora la "fumata bianca" con l’agente desse il via libera all’attività sul mercato americano.

E le possibilità di un ritorno in città di Ron Slay (foto Blitz) sembrano in netto rialzo nelle ultime ore, vista la povertà assoluta di elementi in grado di coniugare qualità individuali e costi limitati nel panorama dei lunghi statunitensi con caratteristiche simili a quelle di Collins.

Ieri su queste colonne era stato lo stesso Recalcati ad aprire uno spiraglio per l’ala del 1981, tenendo aperta qualsiasi possibilità senza preclusione alcuna alla ricerca del miglior giocatore disponibile qualora non si fosse reperito un elemento convincente tra i rimbalzisti-difensori-atleti "alla Collins".

Perché da oltreoceano arrivino elemento di valore bisognerà attendere i primi tagli dei camp Nba fra una quindicina di giorni, ma le risorse non certo infinite di Varese ridurrebbero di molto il campo della scelta. Al contrario Slay - attualmente in Grecia al Maroussi, società che si dibatte nelle spire di una grave crisi economica - avrebbe già manifestato il suo entusiasmo per l’eventuale ritorno sotto le Prealpi, mettendo da parte le "incomprensioni contrattuali" estive.

Certo sul piano tecnico l’eventuale cambio Collins-Slay solleverebbe qualche perplessità: proprio la mancata riconferma dell’atleta ex Montegranaro - grande attaccante ma non certo un saltatore-rimbalzista - aveva indotto la Cimberio a puntare su un "4 tiratore" come Kangur a supporto di Galanda e cercare un uomo d’area come l’ex Miami per completare il reparto lunghi. Ma a meno di tre settimane dall’inizio del campionato Varese non può permettersi altre scommesse: serve un giocatore rodato che si inserisca in fretta nei ranghi, e valutando tutti gli aspetti della situazione - dalla sua conoscenza dell’ambiente alle condizioni economiche, al di là dell’indiscusso valore tecnico del giocatore - sembra assai difficile trovare alternative più appetibili rispetto a Slay. Il canale con l’agente del giocatore statunitense è sempre aperto, la sensazione è che se la risoluzione con Collins non riserverà sorprese, il suo ritorno in biancorosso potrebbe essere imminente…

Giuseppe Sciascia

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