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Meno spettatori in tribuna ma più soldi in cassa, a parità dei prezzi di biglietti e abbonamenti rispetto alla stagione 2009/2010. Ormai consolidato il trend relativo a presenze e incassi di una Pallacanestro Varese che per ora soddisfa più che altro il cassiere: al termine del girone d’andata il dato degli spettatori presenti al PalaWhirlpool (foto Blitz in alto) si attesta a quota 3319 (col picco massimo dei 3900 paganti per il match di Cantù, gara che tra quota abbonati e ricavi dai biglietti venduti ha portato circa 60mila euro).

Rispetto allo scorso anno si registra un calo di 487 spettatori a partita, sostanzialmente riscontrabile già in sede di campagna-abbonamenti con il passaggio da 2652 a 2159 tessere (con relativo ricavo da 469 a 542 mila euro) aveva fatto “staccare” 497 tessere stagionali in meno. Effetto pratico del robusto “taglio” agli omaggi deciso dalla società per rendere concreta anche la partecipazione dei tifosi biancorossi alla raccolta di risorse nell’ottica dell’iniziativa “Varese nel Cuore”. E i dati provenienti dai botteghini confermano la tendenza positiva: l’incasso totale del girone di andata è stato di 111mila euro rispetto agli 82.900 del 2009/2010, con una media di 1.122 biglietti “staccati” contro i 1.040 dell’anno passato ed un “rateo” totale a partita (compresa la quota abbonati) di 49.980 euro contro 43.525.

Proseguendo su questo trend nelle 7 partite del girone di ritorno si arriverebbe ad incremento attorno ai 140mila euro dei “proventi” generati dai tifosi (pur tenendo conto che i dati del 2009/2010 ammontavano a 14 e non 15 partite vista la cancellazione dall’archivio di Lega Basket della gara con Napoli che aveva comunque generato un incasso di 1400 euro).

Numeri positivi che compensano il “passo indietro” dal punto di vista delle presenze in tribuna (al momento Varese è tredicesima per media spettatori), anche se in società si pensa già al fututo pure in quest’ottica: «La scelta estiva è stata chiara e sinora sta pagando in termini di incassi: anche i biglietti venduti per partita sono passati da 350 a 450 e ci aspettiamo che le promozioni avviate tra scuole, società amiche ed atleti del vivaio ci portino nuove generazioni tra gli abbonati come accaduto negli scorsi anni – conferma il responsabile marketing biancorosso Marco Zamberletti –. Se a prima vista può sembrare che il basket abbia perso appeal i conti al botteghino danno un responso diverso. Certo a tutti piacerebbe riempire il palazzetto e allo stesso tempo le casse della società, ma una volta consolidati gli incassi stiamo ragionando su diverse strategie per aumentare le presenze..».

Numerose le iniziative allo studio sia per gli abbonati che per i tifosi “occasionali”: «Già la settimana prossima - prosegue - è prevista una riunione per impostare la campagna abbonamenti 2011/2012, cosa che negli anni scorsi avveniva a maggio: avere una struttura societaria legata ad un piano triennale permette una programmazione più efficace. Una delle idee? Effettuare un’apertura anticipata già a giugno prevedendo sconti ed agevolazioni a chi compirà un atto di fede prima che sia allestita la squadra in campagna-acquisti. Inoltre vorremmo legare alcuni settori a dei profili precisi pensando a famiglie e bambini come accaduto per la Galleria che è caratterizzata per i giovani».

Giuseppe Sciascia

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