Lucaweb Posted October 13, 2011 Posted October 13, 2011 Ci vogliono carattere di ferro e volontà indistruttibile per uscire dalla "banlieue" parigina di Tremblay e, cestisticamente parlando, issarsi sul tetto del mondo. Servono mentalità e determinazione di primo livello per transitare dai campetti della periferia parigina al rilucente parquet della AAA Arena, casa dei Miami Heat, una delle squadre, probabilmente la più famosa, in cui ha giocato "Kuba" Diawara. L'ala francese, nel corso della nostra chiacchierata, pesta ripetutamente i "tasti" delle doti morali che ritiene giustamente indispensabili per mettere insieme una gradevole armonia di squadra. <<Mi piace questa Varese perchè è una formazione con attributi ed è un gruppo che, al di là dei valori tecnici, ha dentro qualcosa di interessante. Chiaro, questo "qualcosa" dev'essere ancora sviluppato e oggi, ovviamente, ci sono diversi aspetti da migliorare, piccole imperfezioni da sistemare. Però, allenamento dopo allenamento, stiamo imparando a diventare una squadra. Va migliorando la conoscenza reciproca e va perfezionandosi l'inserimento dei giocatori che per impegni con le rispettive Nazionali sono arrivati tardi. Di fatto, tutto procede bene e, non a caso, anche i risultati recenti dicono che siamo sulla strada giusta>>. Eppure, stando ai pronostici stilati dagli "esperti", par di capire che Varese non goda di grande considerazione... <<Non sono molto interessato ai pareri altrui e mi bastano le mie sensazioni le quali, ripeto, sono molto positive. Tuttavia, alla faccia di chi non "vede" Varese tra le possibili protagoniste, dico che sarà ancora più bello dare il 110 per cento, dimostrare che valiamo più di quel che dicono i giudizi preconfezionati e fare meglio della scorsa annata perchè questo gruppo, completo e con un buon mix tra giocatori esperti e giovani, non ha punti deboli e ha le carte in regola per fare bene>>. Con Diawara "stella" designata della squadra: pronto per recitare questo ruolo? <<Sono pronto e determinato ad offrire il meglio di me e certamente non mi farò schiacciare né dalla pressione, né dalle responsabilità. Al contrario, la pressione mi esalta e le responsabilità rappresentano un motivo d'orgoglio per uno che, come me, è contento e non chiede di meglio che di essere il leader>>. Lei, per Justin Hurtt, è una sorta di "Big Brother"... <<Justin è un'ottima persona e un eccellente giocatore ma la prima volta in Europa da professionista è dura per tutti. Sto aiutandolo a muovere i primi passi con suggerimenti, consigli e indicazioni di vario genere. Però, allo stesso tempo, non ho dubbi sul fatto che ce la possa fare: Hurtt ha talento, sa fare tante cose e in allenamento lavora con una bella "testa". Sì, dal mio punto di vista, quella della Cimberio è stata proprio una buona scelta>>. Che Diawara si devono aspettare i tifosi dopo la stagione, non fortunata, di Brindisi? <<Vedranno un giocatore più forte, con tanta "fame" e voglioso di riscattare l'annata passata, perchè una retrocessione è difficile da accettare per qualsiasi giocatore, in particolare per uno orgoglioso come il sottoscritto. Insomma: spero e voglio dare il meglio per questa Varese che mi ha accolto molto bene>>. "Kuba" torna in fretta a casa. La piccola Ariana, 40 giorni, lo sta aspettando, via Skype, da Miami, dove il nostro, beato lui, ha casa e Diawara, padre felice, ci dice: <<Non piange quasi mai ed è una dura, proprio come me>>. E le dita, sui tasti, sempre lì vanno a finire... Massimo Turconi
Recommended Posts