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«Banks, Polonara e DeNik. Vogliamo partire da loro»


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[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Si comincia, inevitabilmente, da lì: i danée. Un’intera stagione si programma, nelle strategie e negli obiettivi, parlando dal portafoglio. Inizia così anche il 2014/15 della Pallacanestro Varese: «I nostri responsabili del marketing sono al lavoro per darci al più presto un quadro preciso del budget a disposizione», spiega il direttore sportivo biancorosso, Simone Giofré.[/size][/font][/color]
[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3][b]La panchina innanzitutto[/b][/size][/font][/color]

[color=rgb(0,0,0)][font=Verdana][size=3]Per investire, bisogna sapere con certezza quanto si avrà in cassa. La società di piazza Monte Grappa non fa mai, per scelta rigorosa, passi più lunghi della gamba. Il caso Banks ne è un esempio: «Noi ci siamo messi l’anima in pace, abbiamo offerto quello che era nelle nostre possibilità, e non è neanche poco. Ora tocca a lui dare una risposta: non gli abbiamo messo eccessiva fretta». Già perché nel frattempo anche altre tessere del mosaico dovranno andare a posto. C’è la poltrona di presidente che deve trovare un nuovo occupante, dopo le dimissioni di Cecco Vescovi. E c’è da scegliere la guida tecnica, fra le voci che vorrebbero Gianmarco Pozzecco in panchinae la certezza del buon lavoro
svolto da Stefano Bizzozi. Il puzzle prende forma partendo anche da lì. Prendete, per esempio, la vicenda Stoglin: «Avevamo necessità di un inserimento e tesserare l’americano è stata una mossa intelligente - sottolinea Giofré - Abbiamo valutato le sue potenzialità e abbiamo un’opzione per tenerlo con noi che scade il 30 giugno. Ecco perché possiamo aspettare ancora qualche settimana per prendere una decisione definitiva, in attesa di capire se ci sarà un nuovo allenatore, ed eventualmente di esaminare con lui il giocatore».
[b]«Monitoriamo i college»[/b]
Più che positive invece le risultanze tecniche per quanto riguarda Polonara e De Nicolao, legati a Varese ancora per una stagione, ma con la possibilità, da entrambe le parti, di esercitare il diritto di svincolo. «Si tratta di due giocatori che abbiamo valorizzato e che hanno fatto bene - dice il ds - La società è ben contenta di quanto possono ancora darci: poi è chiaro che le valutazioni di natura economica spetteranno a loro, sulla base, ancora una volta, del budget che avremo». Intanto, ci si darà la consueta occhiata intorno, a caccia di opportunità. Cominciando dalla realtà dei college americani, da dove è sempre possibile pescare talenti. «Abbiamo già i nostri report sul campionato Ncaa, lo seguiamo tutti gli anni analizzando i giocatori che mette in mostra». L’estate scorsa però si preferì puntare su chi già aveva conosciuto la realtà europea, come Hassell, Coleman e Clark: «Venivamo da una stagione esaltante, potevamo investire e abbiamo ritenuto che fosse la strategia migliore. Abbiamo sbagliato, ma dagli errori si impara sempre qualcosa». [/size][/font][/color]
 


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